Il pezzo che voglio presentarvi oggi prende il nome dall’omonimo Album “Una mattina”, il settimo album in studio del pianista italiano Ludovico Einaudi, pubblicato il 6 settembre 2004 dalla Decca Records.
Una mattina è il primo brano dell’album, un pezzo delicato, leggero, armonioso, ritmico. Avanza lentamente, avvolgendosi in un tessuto armonico privo di melodia. All’improvviso, a battuta 12, si apre in una meravigliosa melodia, inaspettata quanto desiderata. Il brano prende forma e sostanza, per poi tornare, nuovamente, ad uno stato onirico, in cui è solo l’armonia a fare da padrona.
In base alla versione del brano cambiano diverse battute ed in alcuni casi, come nel film quasi amici, il brano è stato esteso ed ampliato con arricchimenti armonici e melodici. Il compositore, infatti, ha aggiunto nuove linee melodiche per adattare le scene del film alla colonna sonora.
Lo spartito per pianoforte
Analisi del brano
Vorrei analizzare proprio questa versione per offrirti qualche dritta sullo studio.
Siamo in La minore. La prima cosa che ti consiglio di fare è quella di suddividere lo studio in blocchi. Puoi prendere spunto dalla mia suddivisione per battute:
- 1-10
- 10-18
- 19-34
- 35-42
- 43-49
- 50-57
- 58-86
- 87 fino alla fine
Dato che alcune parti si ripetono quasi identiche, fatta attenzione ad alcune piccole variazioni, potrai avanzare al blocco successivo.
Quali sono le difficoltà principali di questo brano?
Sicuramente il tempo. Il basso, infatti, non suona sempre sulla pulsazione, creando un effetto sincopato, che dà movimento al brano e lo muove in avanti.
Mentre da battuta 11 il ritmo diventa regolare
proprio quando entra in gioco la melodia, nelle altre sezioni, ad esempio di nuovo da battuta 19 si torna al……
L’esecuzione del basso ed in generale le note scritte alla chiave di basso, possono (e devono) essere affidate alla mano sinistra.
A mio modo di vedere, più che difficoltà tecniche, sono i piccoli dettagli ritmici a creare qualche problemino in fase di esecuzione. Ad esempio a battuta 36, dopo aver tenuto il SI per la legatura di valore, si suona nel secondo sedicesimo il LA. Ad orecchio potremmo cadere nell’errore di suonarlo precisamente ad inizio battuta, invece bisogna aspettare. Consiglio un’esecuzione lenta per imparare il movimento e l’effetto.
Per il resto del brano, a parte il potersi confondere per battute relativamente simili, non vedo grandi problematiche. L’esecuzione di Una Mattina può essere raggiunta anche da chi suona li pianoforte da poco tempo. L’importante è procedere lentamente e per blocchi.
Da un punto di vista interpretativo, soprattutto quando si hanno parti ripetitive e molto simili come in questo brano, il mio consiglio è quello di far sentire le dinamiche, crescendo e diminuendo possono apportare grandissimo valore al brano.
E tu che problemi hai riscontrato?
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