
Un anno di musica!
L’anno è ormai finito amici. Chissà quanta musica avete suonato e ascoltato quest’anno! Noi vi auguriamo un fantastico 2012 e vi dedichiamo questi 12 pensieri, uno per ogni mese dell’anno, estrapolati dalle interviste che abbiamo realizzato con i nostri amati artisti.
Auguri da tutto la staff di Pianosolo!
1. Non ho idea da dove venga la mia musica. Dal Paradiso! (Tigran Hamasyan)
2. L’importante è solo arrivare alle persone, cercare una comunicazione, cercare di creare un ponte fra te e l’ascoltatore in modo tale che qualcuno possa portarsi quell’emozione nel cuore per sempre. (Gloria Campaner)
3. La musica non è lì disponibile perché tu hai fatto 1500 concerti e 700 dischi, non è lì. Ogni volta la devi ricercare. Questa è la fatica. È più fatica che sofferenza. Non c’è un dolore, c’è semplicemente una ricerca fisica e psicofisica del suono e delle sue relazioni, per andare in quella dimensione che è del suono e sotto al suono, che poi risuona dentro di te, quindi in realtà è un viaggio dentro se stessi e in questo senso c’è una fatica, è una discesa all’interno di se stessi attraverso le note che suoni. (Enrico Pieranunzi)
4. Bisogna imparare ad amare veramente quello che si fa per poter combattere, perché la paura c’è sempre, a tutti i livelli. (Mariangela Vacatello)
5. Io non amo il pianoforte, io non amo i “pianisti” che usano il pianoforte per far vedere che hanno le zampe. La musica attraverso il pianoforte vuol dire comunicazione, non vuol dire sfoggio di bravura o di tecnica. La musica di Bach direi che più di ogni altra musica ci insegna l’umiltà, la disciplina e la libertà a 360°.(Ramin Bahrami)
6. La musica per me è emozione. Ed espressione. Nel tempo ho capito che sono una persona che ricerca ed ha bisogno di emozioni forti, non estreme, ma intense e vere: cerco una vita che non sia un tenue acquerello, ma una tela piena di accesi colori che si sovrappongono e sfumano l’uno nell’altro. (Irene Veneziano)
7. Emozione e comunicazione, al contrario che senso avrebbe? Suoniamo per trasmettere ciò che ci emoziona a chi viene ad ascoltarci.Non c’è cosa più bella che l’arrivo di un ascoltatore che ti dice: grazie per le emozioni che questa sera mi hai dato. È lo scopo della musica, l’emozione, e la musica è in grado di arrivare a comunicarla più di ogni altra cosa. (Danilo Rea)
8. La Bellezza dura… e dura nel Tempo! La banalità stanca alla prima “ripetizione”… o al massimo alla seconda. Bisogna educare i ragazzi ad alimentare giornalmente la propria sensibilità e,attraverso i valori,le bellezze artistiche, i passi storici che hanno contribuito alla nostra evoluzione sociale, formarli. Formarli acculturandoli gradualmente affinché si possa creare in ognuno…la forma della “brava persona”. (Remo Vinciguerra)
9. Io penso che le emozioni non abbiano tempo. Chopin è vissuto due secoli fa e la nostra epoca è completamente diversa, certo, ma sentimenti come l’amore, la nostalgia per qualcosa, il dolore, la gioia sono rimasti gli stessi. Basta cercare di “mettersi nei panni” dell’autore e provare a capire cosa voleva dire con quelle note, con quella frase… (Leonora Armellini)
10. Io penso che il piano sia un’estensione della mia anima… Io dico sempre che c’è differenza tra un musicista e un artista: un musicista suona solo le note, l’artista suona emozioni. (Michel Camilo)
11. I miei maestri sono stati, sono e saranno sempre quegli artisti che non hanno mai perso la loro umanità e umiltà. La musica, l’arte in generale, si nutre di questo e il consiglio che darei è di cercare sempre una dimensione profonda, intima, vera in sé stessi e di cercarla nei propri “maestri”… una dimensione che penso vada anche al di là della musica e che a volte insegna molto di più. (Stefania Tallini)
12. Dirò forse una banalità, ma ho imparato quello che diceva Duke Ellington, e cioè che la musica si divide in “bella e brutta”, e quindi suonare con Veloso, con Rava alla fine ti fa capire che i grandi musicisti si assomigliano tutti nell’approccio alla musica. Sono stati educati in maniera diversa e scelgono strade differenti per arrivare però a risultati simili. Chi improvvisa tutto, chi legge tutto, chi segue una via di mezzo, chi si affida all’istinto, chi fa le prove, però alla fine fai o musica bella o musica brutta…veramente. Quello che li accomuna è la passione. (Stefano Bollani)
Finalmente sono riuscito a leggere in questo bel sito questi 12 auguri per il 2012 me gli aveva consigliati il mio amico Remo Vinciguerra.
Il Vostro augurio in ogni mese porta in sé un seme, un "La" che non si perde nel tempo ma rieccheggia nell'Eternità…………..veramente un Buon augurio che ricambio a tutti Voi.Grazie di cuore.
Sergio Figar
Grazie di cuore a te Sergio. Ci fa piacere condividere con tutti voi che ci seguite i nostri incontri musicali, che per noi sono costante fonte di apprendimento e crescita.
Ancora auguri!