
Theo Allegretti, Memorie del Principio (2016, Dodicilune/IRD)
Il “principio” a cui ci riportano le memorie del pianista e compositore Theo Allegretti sono lontane nel tempo, affondano le radici nel pensiero filosofico delle origini dove la connessione tra esplorazione dell’essere e quella del cosmo procede congiuntamente, dove la conoscenza si muove nella direzione della ricerca di verità e di comprensione della natura essenziale del mondo.
“Memorie del Principio” è un lavoro in piano solo edito da Dodicilune e distribuito da IRD.
Theo Allegretti crea un concept album dedicato ai primordi del pensiero occidentale. Talete, Anassimandro, Senofane, Eraclito, Parmenide, Anassagora, Democrito e Aristofane sono i pensatori/poeti chiamati in causa. Frammenti del pensiero presocratico risalenti al VI e V secolo a.C. trovano espressione nei 9 brani che Theo Allegretti compone. Un disco che non ha tardato, com’era naturale accadesse, a tradursi in uno spettacolo che mette insieme musica e lettura sceniche dei frammenti filosofici, in un equilibrio espressivo che sfrutta a pieno le peculiarità linguistiche delle due modalità espressive e le evidenzia concedendo equo spazio a entrambe.
Per questo viaggio nel sapere antico Theo Allegretti mette nero su bianco del suo pentagramma una scrittura musicale ibrida, in cui confluiscono suggestioni e influenze provenienti da differenti contesti a creare un linguaggio comunque unitario improntato a un criterio di razionale impiego degli elementi espressivi, quasi a scandire la razionalità stessa del pensiero. Questa essenzialità non sacrifica l’efficacia comunicativa delle singole composizioni, legandole a doppio filo a ciascuno dei testi e connotandole pertanto fortemente come tappe di un percorso conoscitivo che racchiude in sé diversità di attitudine. Il brano che apre “Memorie del Principio” si intitola “Verso Mileto” ed è fatto di suoni ancestrali, reca l’inquietudine soggiacente al concetto stesso di ricerca, una complessità che si scioglie nella successiva “Scegli una sola cosa”. Qui la melodia esplode di risonanze grazie a un fraseggio articolato in più direzioni e il suono si fa chiaro per cantare la scelta del bene come fonte di giustizia e di una vita felice narrata nei frammenti di Talete. Echi di sospensioni nella successiva “Da dove gli esseri hanno origine” attraverso un sapiente uso del pedale che lascia aperti gli interrogativi posti dalle frasi musicali che altro non sono che la grande domanda posta nel titolo. Non è difficile rintracciare in questi brani i linguaggi e i maestri, reali e ideali, a cui fa riferimento Theo Allegretti. La lezione di Enrico Pieranunzi, con la commistione tra blues e andamento lirico-narrativo fa capolino ad esempio in un brano come“Così profondo è il suo logos”, mentre lo spirito delle improvvisazioni in piano solo di Jarrett aleggia in molte di queste composizioni.
“Memorie del Principio” è in sintesi una registrazione da ascoltare con attenzione, uno di quei dischi dove le sfumature nascoste emergono all’improvviso dopo numerosi ascolti e stupiscono positivamente. Musica per fermarsi un momento a pensare e trovare risposte, sempre aperte comunque, ai grandi interrogativi che sono intrinseci alla storia stessa dell’uomo.

Tracklist: 1.Verso Mileto (Callimaco, “Giambi”); 2. Scegli una sola cosa (Talete); 3. Da dove gli esseri hanno l’origine (Anassimandro); 4. Tutto scuote (Senofane); 5. Così profondo è il suo logos (Eraclito); 6. Là mi portarono i molti saggi corsieri (Parmenide); 7. Tanto più è anche adesso (Anassagora); 8. La tranquillità dell’animo (Democrito); 9 – Il caos vi era… (Aristofane)