Ecco uno dei modi più comune di suonare, che è spesso quello degli autodidatti.
Sentono una musica e poi “scoprono le note”.
Può essere estremamente divertente per chi lo sa fare, ma estremamente noiso per chi proprio non ci riesce. Come fare per migliorare?
la risposta è:
- facendo i dettati
- improvvisando
Col primo metodo si incrementa la capacità di capire le note, e, se sbagliate, potete vedere la correzione e cercare di non sbagliare più in seguito.
I dettati sono molto utili perché sono melodie semplici che si incontrano frequentemente nei brani di musica leggera.
COS’ E’ UN DETTATO
Un dettato è una melodia che viene suonata da un’altra persona, mentre voi siete con carta e penna che cercate di scrivere su carta quello che vi stanno suonando. La pecca più grande dei dettati è che non possono essere fatti da soli (perciò se a casa vostra siete gli unici a capirne di musica, per fare i dettati, dovete per forza rivolgervi ad un professore o a qualcuno che ha dei rudimenti sugli strumenti a tastiera). C’è per forza bisogno di qualcun altro che li suoni.
Ho provato a comprare dei dettati su CD, in modo tale da ascoltare il CD mentre io scrivevo ma è troppo scomodo. Se vuoi riascoltare ancora una volta devi tornare indietro manualmente e cliccare play, se per sbaglio mandi avanti, senti già le note delle battute seguenti, il tempo di pausa per scrivere le note è troppo corto ecc.. ci sono troppi problemi, lo sconsiglio! Piuttosto pagate un vostro amico per farveli fare!
COME FUNZIONA
Il pianista suona all’ inizio l’intero brano, poi parte dall’inizio a suonare 2 battute alla volta (solitamente vengono ripetute 3-4 volte), poi altre 2, e così via. Un dettato ha in media una lunghezza di 8 battute). In un dettato bisogna scoprire tutto: tonalità, ritmo, note, tempo.
IMPROVVISARE
Improvvisando si migliora l’ orecchio. Perché noi, quando improvvisiamo, riproduciamo istantaneamente il pensiero musicale creato dalla nostra mente. Affinando questo meccanismo notiamo che azzecchiamo sempre di più ciò che pensiamo, diminuendo i tentativi. Così ciò che pensiamo, la melodia, e ciò che realmente suoniamo diventano sempre più la stessa cosa. Così potremmo applicare un procedimento analogo ai dettati musicali. Non sarà più la nostra mente a suggerirci il motivo, ma sarà il pezzo ascoltato. E noi troveremo facilmente le note.
Per riuscire ad improvvisare bene, è necessario creare improvvisazioni su quasi tutte le tonalità. Se si resta sempre ad esempio su Do minore, La maggiore, e Fa maggiore, e ci capita un dettato in Sib, non saremo in grado di percepire correttamente le note e ci verrà estremamente difficile trascriverle. Se ci capita invece un dettato in Fa maggiore, allora indovineremo subito le note della melodia perché gli intervalli che sentiamo sono spesso formulati dalla nostra mente.
Improvvisate su tutte le tonalità!