
Forse un titolo migliore per questo articolo sarebbe stato: Iniziare a studiare il pianoforte da adulti.
Perché in fondo studiare è sempre possibile, ma iniziare è dura. Un vecchio proverbio recita “Chi ben comincia è a metà dell’opera”, questo proverbio in realtà affonda le sue radici nella saggezza degli antichi, in particolare da Orazio che nelle sue Epistole scrisse: Dimidium facti, qui coepit, habet, letteralmente “chi comincia è a metà del lavoro” ed è da qui che vorrei partire per spiegarti perché si può iniziare a studiare pianoforte da adulti.
Chi inizia a studiare pianoforte da adulto?
Cominciamo con l’individuare il tipico soggetto che inizia in età adulta ad avvicinarsi alla musica e al pianoforte nello specifico, premettendo doverosamente che queste considerazioni sono esclusivamente frutto dell’esperienza di Pianosolo, un’esperienza basata su anni di richieste e contatti con chi segue il portale e da un attento monitoraggio condotto con questionari di valutazione.
In genere si avvicina allo strumento in età adulta una persona di età media o avanzata che ha coltivato il sogno e nutrito il desiderio sin dall’infanzia di suonare, ma che non ha potuto farlo per svariate ragioni che vanno da ostacoli e sfiducia posti dai componenti del nucleo familiare di origine, da sfiducia nelle proprie capacità, da impedimenti di tipo economico, da impegni scolastici o sportivi.
Ma tra gli aspiranti e mancati pianisti ci sono anche coloro che da bambini hanno iniziato il percorso musicale per poi abbandonarlo. E’ cosa nota che lo studio della musica richieda una costante applicazione e forti motivazioni per ottenere dei risultati. Talvolta queste due cose non rientrano nella priorità di un bambino e di un adolescente, che, se non ben sostenuto, o non sufficientemente interessato, al primo ostacolo o alla prima sovrapposizione con altri impegni irrimediabilmente molla la presa.
Eppure, soprattutto chi ha avuto modo di avvicinarsi a un pianoforte non riesce mai completamente a cancellarlo dalla propria vita, proprio come una relazione d’amore che nonostante sia stata troncata continua a vivere a livello interiore nella purezza del sentimento che la alimenta. Bene, siamo fortunati! A differenza di quanto accade nelle storie d’amore, qui il secondo soggetto coinvolto, il pianoforte, non ci respingerà mai, anzi, attende solo di essere suonato!
Cosa occorre per iniziare a studiare il pianoforte da adulti?
Pochi elementi, ma indispensabili:
- Amore per la musica;
- Volontà di imparare;
- Desiderio di suonare;
- Costanza nello studio;
- Determinazione nel non abbandonare alla prima difficoltà;
- Fiducia nella propria capacità di farcela;
- Uno strumento acustico o digitale entry level
Come iniziare
Gli inizi sono sempre difficili, in tutte le cose, e così è per lo studio della musica. Ci avviciniamo alla disciplina con entusiasmo, desiderio ardente di mettere le mani sullo strumento, ma anche con un certo timore di non essere all’altezza delle personali aspettative, di scoprire che alla nostra passione non corrisponde un’attitudine e che questo rende le cose particolarmente ostiche. Tranquilli! Come prima cosa bisogna capire qual è il nostro obiettivo principale nell’approccio alla musica.
In parole povere: perché vogliamo suonare? Per chi vogliamo suonare? Rispondendo a queste semplici domande capiremo anche come e quando iniziare.
Possiamo voler suonare perché quando sentiamo un bel pezzo ci piacerebbe riprodurlo al pianoforte, o perché l’emozione che la musica ci procura è talmente incontenibile che vogliamo arrivare a crearla tra le nostre mura domestiche con il nostro strumento, o ancora vogliamo suonare per i nostri amici, per conquistare qualcuno, per coronare un vecchio sogno rimasto tale, per completare un percorso abbandonato nel tempo e sentirci realizzati.
Le motivazioni possono essere davvero moltissime e da adulti la nostra maturità, la nostra capacità di introspezione ci inducono a riflessioni profonde, sempre utili purché non ci distolgano dal nostro intento in senso negativo.
Se una delle motivazioni corrisponde a quelle elencate allora è possibile iniziare a studiare da adulti.
Se l’ambizione è quella di diventare pianista concertista allora qualche difficoltà oggettiva in più può palesarsi, ma nulla è veramente impossibile se c’è una forte volontà e dunque proviamoci lo stesso! (magari con una tabella di marcia più rigida).
Una volta stabilite le nostre motivazioni e i nostri obiettivi il miglior consiglio è iscriversi a una scuola di musica o prendere lezioni private da un maestro.
Spesso questa soluzione è incompatibile con impegni lavorativi e familiari, in questo caso ci sono molti servizi online come il nostro Pianosolo Maestro.
Il tempo dello studio
Come premesso, tra i requisiti fondamentali per riuscire a imparare qualcosa c’è senza ombra di dubbio la costanza.
Come prima cosa occorre darsi un tempo per lo studio. Questo tempo dovrà corrispondere a un momento della giornata che dedicheremo esclusivamente al pianoforte, un tempo tutto nostro da non cedere mai a niente e a nessuno.
Potranno essere ore o pochi minuti, l’importante è che sia un tempo quotidiano, un appuntamento al quale non possiamo mancare per nessun motivo.
Suonare anche solo pochi minuti quotidianamente infatti garantisce continuità e aiuta a mantenere l’impegno preso con se stessi, a non disperdere i progressi.
In secondo luogo è importante seguire attentamente i consigli dell’insegnante, dandogli fiducia, dialogando, segnalando perplessità, dubbi, magari un repertorio che non gradiamo particolarmente, ma sempre vedendo nel nostro maestro una guida esperta che ci accompagna lungo il cammino.
Gli esordi spesso sono difficoltosi perché i primi risultati tardano a venire. Vogliamo tutto e subito, vogliamo sentire uscire della musica dalle nostre dita sin dal primo giorno. Passiamo ore al pianoforte e non riusciamo a suonare nulla, oppure suoniamo male, ci sembra di avere delle dita di ferro. L’agilità e la scioltezza sono conquiste che richiedono studio, applicazione, ma c’è una piccola magia che avviene spesso. Dopo aver versato (metaforicamente) sangue su uno studio o un piccolo brano improvvisamente, dopo tanto sforzo, riusciamo a suonarlo! Una magia relativa, perché ci siamo impegnati duramente, ma pur sempre una magia per come ci fa sentire questo risultato!
Quindi altra virtù da coltivare se studiamo musica è la pazienza. Non mollare a metà, non scoraggiarsi, non desistere.
In questo da adulti abbiamo una maggiore capacità di autocontrollo e quando prendiamo un impegno lo facciamo seriamente.
Un buon metodo a cui attenerci faciliterà il nostro compito.
E’ possibile iniziare a studiare pianoforte da adulti?
E allora per rispondere al quesito implicito nel titolo di questo articolo la risposta è Sì! Ci vorrà magari più tempo e tanta pazienza, ma l’età adulta compenserà l’avventatezza dell’adolescenza e la scelta di studiare sarà una scelta ponderata di cui raramente ci si pente.
Abbiamo tutte le capacità intellettive per imparare qualsiasi cosa a qualsiasi età e abbiamo l’abilità di sintetizzare gli input che ci vengono dati per concentrarci sulle cose fondamentali tralasciando quelle accessorie. Quindi il processo di apprendimento sarà magari meno immediato rispetto a quello di un bambino, ma questa minore velocità sarà compensata da una spiccata capacità di attenzione e di sintesi.
Non importa nemmeno quale pianoforte avremo a disposizione, qualsiasi strumento sarà ottimo per metterci le mani e cominciare questa splendida avventura chiamata musica.
Tornando al nostro incipit: “Chi comincia è a metà del lavoro”!
Sintesi perfetta non fa una grinza.. Io ho iniziato a 40 anni 9 anni fa e ho realizzato un sogno adesso suono il mio strumento la fisarmonica a livello di tutto rispetto anche brani che richiedono notevoli virtuosismi e talvolta sono incredulo di essere arrivato a tanto tutto ciò lo devo alla costanza nello studio e alla passione che mi ha motivato così da continuare ad alimentare la voglia di crescere sempre di più musicalmente. Un ringraziamento va anche a Pianoslo che con i video su YouTube mi ha fornito parecchi consigli su come affrontare lo studio da autodidatta. Un caro saluto a tutto lo staff. Melo