
Don’t stop the music. Stop climate change!
La community dei musicisti di tutto il mondo interviene a dire la sua sul delicato ed attualissimo tema dei cambiamenti climatici, e lo fa naturalmente con il linguaggio che le è più congeniale, quello della musica.
“Don’t stop the music. Stop climate change!” è lo slogan fatto proprio dagli oltre 4000 tra musicisti e appassionati che il pianista e compositore Greg Burk ha riunito in un gruppo Facebook denominato appunto “Musicians for climate action”.
L’iniziativa nasce con un intento di sensibilizzazione rispetto all’odierno dibattito sul riscaldamento globale causa dei cambiamenti climatici, una tematica che oggi più che mai richiede l’attenzione della popolazione mondiale e una modifica del nostro stile di vita per limitare le emissioni globali di gas a effetto serra che provengono dalle attività umane.
Abbiamo chiesto a Greg Burk di raccontarci come e perché ha deciso di dare vita a questa iniziativa e ci ha risposto così:
“Da anni mi tengo al corrente, attraverso letture varie, della severità dei cambiamenti climatici e dei loro effetti deleteri presenti e futuri. Inoltre ho due figlie e questo mi ha fatto pensare in modo più urgente alla questione. Non fare niente non era più una scelta per me. Ho notato che nella mia comunità di musicisti c’è una sensibilità e preoccupazione per questa crisi, ma allo stesso tempo anche una forma paralisi a reagire in modo unito e concreto.”
“La comunità di musicisti abbraccia tutte le generazioni, tutte le tradizioni, e tutte le culture” , prosegue il pianista, “La musica è anche il mezzo più potente per raggiungere i giovani. La musica ci circonda: al lavoro, a casa, in macchina, al cinema, in televisione, ai matrimoni, ai servizi religiosi, alle feste, ai concerti, ai club ecc. ma la cosa più importante è che la musica ha un effetto sul pensiero e sui sentimenti della gente che va oltre il linguaggio. I fatti sui cambiamenti climatici sono spesso tecnici e difficili da comprendere. La comprensione dell’impatto negativo dei cambiamenti climatici sulla vita delle persone rimane astratto ancora per la maggioranza. L’idea è quindi di usare la musica come una metafora che rappresenti la qualità della vita cosi come la conosciamo oggi, e la sua interruzione (o perdita) come esempio di impatto negativo che i cambiamenti climatici potrebbero procurarci quando ormai sarà troppo tardi per agire.”
La comunità musicale internazionale ha accolto con entusiasmo l’invito di Greg Burk all’impegno attivo in una campagna il cui messaggio è chiaro e condiviso.
Il nutrito gruppo Fb attiverà iniziative a supporto di questo messaggio e la prima è in programma il prossimo 28 maggio. I “Musicians for climate action” in questi giorni infatti si stanno mobilitando per realizzare un flash mob interamente social che si svolgerà sullo spazio virtuale di Fb.
Come? Il 28 maggio ogni musicista dovrà postare sul proprio profilo/pagina personale un video della durata di massimo 20 secondi su un tema musicale libero che, all’improvviso, dovrà interrompersi per dare spazio al messaggio della campagna “Don’t stop the music. Stop climate change! Il messaggio potrà essere pronunciato a voce, scritto su dei fogli o qualunque supporto o ancora inserito nel video come sottotitolo. Ogni artista posterà dunque il proprio video sul proprio profilo Facebook il 28 maggio, non prima, con gli hashtag #m4ca #musiciansforclimateaction
Importante: non postare il video prima del 28 maggio! Il flashmob per avere un forte impatto dovrà avvenire contemporaneamente nella stessa giornata.
Ecco le istruzioni ed un esempio in questi video dell’ideatore dell’iniziativa, Greg Burk.
I video potranno essere postati in anteprima solamente sul gruppo Fb “Musicians for climate action”!, cosa che sta avvenendo in questi giorni e che ci dà la misura della forte partecipazione da parte di artisti da tutto il mondo.
L’invito a partecipare è rivolto comunque anche ai semplici appassionati di musica, a tutti coloro che vorranno essere parte di questa iniziativa, e che potranno creare e postare i loro video adottando soluzioni creative.
Qui la pagina Facebook su cui ricevere ulteriori informazioni:
https://www.facebook.com/musiciansforclimateaction/
L’universale linguaggio della musica porterà dunque questo importante messaggio ovunque. Partecipare significa contribuire alla sua diffusione.