
Stefano Battaglia, Pelagos (2017 ECM)
Lo chiamavano in tanti modi il mare gli antichi. Il mare dei Greci era talassa, pontos, als e, appunto, pelagos. Non è casuale la parola scelta da Stefano Battaglia per titolare questo doppio cd in piano solo pubblicato da ECM.
“Pelagos” era il mare vasto e infinito, il luogo non luogo dai contorni smarginati perché troppo vasti, oscuro, sconosciuto arcano, misterioso, qualcosa per cui l’ipotesi del non ritorno era più che una supposizione. Pelagos era come una frontiera, in cui si passa o da cui si è respinti, entità dalla natura imprevedibile tra burrasche e calma piatta, da attraversare per quel “folle volo” di Ulisse di dantesca memoria che mai può cessare, o per mera necessità di salvezza.
Attuale dunque la tematica che il pianista e compositore traduce in musica in un’empatica narrazione dell’odierno processo migratorio che la disperazione della storia attuale mette in atto quotidianamente e di cui siamo spettatori.
Stefano Battaglia si mette in viaggio con i migranti e porta con sé i loro canti, le loro musiche, ne racconta il dolore dell’esilio, la forza della speranza, la volontà di conservazione della memoria, in un canto ininterrotto di cui Occidente, Oriente, Africa sono le voci, il punto di intersezione e incontro di culture. La lingua comune è quella della musica, del pianoforte e del piano preparato in particolare, idioma in cui Stefano Battaglia esprime pienamente la propria poetica densa di riferimenti culturali eterogenei ma sempre opportunamente approfonditi creando un linguaggio di rara purezza stilistica.
Composizioni autografe, improvvisazioni spontanee e una duplice versione della tradizionale canzone araba “Lamma Bada Yatathanna” sono il testo di questa narrazione in cui si alternano momenti di profonda meditazione lirica a istanti di forte tensione ritmica, armonie complesse e minimalismo, influenze di una solida formazione classica e lemmi del linguaggio musicale di tutto il mondo, in una evoluzione drammaturgica che è poi caratteristica consolidata delle produzioni ECM e del sapiente lavoro di Manfred Eicher.
Su tutto si eleva la naturale propensione di Stefano Battaglia per la creazione melodica che non è possibile definire soltanto sublime per coglierne l’immenso portato espressivo.
Abbiamo avuto il privilegio e l’onore di assistere alla presentazione di “Pelagos” che si è svolta presso l’Accademia Musicale Chigiana sabato 11 novembre a cura di Stefano Jacoviello e con la speciale partecipazione di Manfred Eicher. Stefano Battaglia ha suonato brani da questo lavoro ricreando anche nella versione live la magia dell’ascolto, con una sostanza emotiva che soltanto quando un artista si trova solo davanti a un pianoforte e ha una storia da raccontarci può generarsi.
Il Pelagos che Stefano Battaglia ci restituisce somiglia tanto per noi al Mediterraneo raccontato da Fernand Braudel, mare che unisce e non divide, mare dalle numerose e diverse sponde, crocevia di scambi e integrazioni su cui le differenze si stemperano, radice, matrice comune, reciproco riconoscimento.
Tracklist
CD 1: Destino; Pelagos; Migralia; Lamma Bada Yatathanna; Processional; Halap; Dogon; Life.
CD 2: Lampedusa; Hora Mundi; Lamma Bada Yatathanna (var.); Exilium; Migration Mantra; Horgos e Roszke; Ufratu; Heron; Brenner Toccata.