Tekla Badarzewska è una compositrice Polacca, di cui sappiamo molto poco. Secondo alcune fonti sarebbe vissuta dal 1838 al 1862, componendo nel 1856 un pezzo di media difficoltà per pianoforte intitolato Modlitwa dziewicy, più conosciuto con il titolo di La prière d’une vierge (La preghiera di una vergine). Probabilmente è uno dei pezzi più suonati per pianoforte, sopratutto in Polonia. Vi lascio all’ascolto e, se ne siete capaci all’esecuzione.
Ecco Modlitwa dziewicy (La priere d’una vierge, in en The maiden’s prayer)
Spartito
L’esecuzione:
Il brano e' considerato emblematico del kitch musicale. Forse presentarlo ai non addetti ai lavori come interessante e comunqaue degno di ascolto non mi sembra opera culturale.L'interprete non fa niente per trarre da quel niente un sia pur sottile spessore d'artistico. Aldo
Ho studiato il brano …perchè lo suonava mia madre: questo per onestà.
Sentiti sul web tanti interpreti: diversi per età, tecnica, cultura,ecc. Tra sincopi , dissonanze, e qualche frase abborracciata, lo trovo moderno, anche se il motivo è orecchiabile: ciò, oggi non lo si apprezza, però “vende”.Una sola osservazione: gli uomini lo eseguono con fraseggio nitido, espressivo e indulgendo alla melodia (pensa un po’); le donne (sia in lungo in concerto, sia in mini nel tinello di casa) invece, privilegiano un martellamento sonoro se non proprio ..una certa esaltazione. Che vorrà dire?