Una delle sonate più celebri e amate di Beethoven è senza dubbio la Sonata per pianoforte n. 23 in fa minore, op. 57 “Appassionata”.
La Sonata vide la luce tra l’estate del 1804 e i primi mesi dell’anno successivo, fu poi rivista da Beethoven nel 1806, in un periodo in cui il compositore si trovava nella tenuta ungherese dei Brunsvik a Martonvàsar. La Sonata reca infatti la dedica al conte Franz von Brunsvik. Il conte aveva due sorelle, Therese e Josephine, una delle quali si è ipotizzato potesse essere l’amata immortale.
Il titolo Appassionata non fu coniato da Beethoven, venne bensì attribuito alla Sonata dopo la sua morte in un’edizione per pianoforte a quattro mani e resta tuttora n mistero questa attribuzione che sembra non avere nulla a che fare con la passione per un’ipotetica amata, quanto semmai alla dialettica eterna tra opposti principi in contrasto.
Lo slancio passionale della composizione è effettivamente di rilevante portata, con un climax ascendente continuo che si concentra nei tre movimenti tradizionali, ma che internamente presenta una differenziazione notevole, con quel movimento centrale che non rasserena, ma in realtà prelude all’irruenza del finale.
In questo video il Maestro Vincenzo Balzani ci racconta un po’ della storia di Beethoven e possiamo ascoltare la bella esecuzione di questa Sonata di Monica Zhang.
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