Ecco la seconda lezione dei Solfeggi cantati, molto attesa da alcuni :).
In questa lezione oltre che a vedere il secondo esercizio del Pozzoli, vedremo come è importante memorizzare e soprattutto, riuscire a trovare le note giuste senza l’ ausilio del pianoforte. Queste due caratteristiche sono fondamentali, ed ora vediamo come affrontarle.
Lezione n.2
Ovviamente anche in questa lezione, come in quella precedente, i passaggi da seguire per intraprendere lo studio di un solfeggio cantato sono sempre gli stessi. Ecco il secondo esercizio.

Come memorizzare
Memorizzare dei solfeggi cantati è molto più difficile che memorizzare un pezzo per pianoforte. Questo perchè in questo caso non viene in aiuto l’ utilissima memoria di mano. Ma i metodi per memorizzare sono in grosso modo simili a quelli per memorizzare un qualsiasi pezzo di pianoforte.
La cosa importante è cantare ad alta voce il pezzo, in modo tale che le note ci rimangano bene in mente; poi bisogna suonare battuta per battuta e verificare se le note che abbiamo cantato corrispondano o no con quelle scritte, e così via per tutti i giorni necessari finchè non si ha memorizzato con sicurezza il solfeggio.
Mantenere
Il mantenimento è senza dubbio la parte più importante. Infatti se memorizziamo e non mantenimo il pezzo, questo è facile che svanirà dalla nostra mente e tutto il lavoro svolto andrà perso. Perciò è bene riprendere almeno una volta ogni due settimane tutti i solfeggi cantati imparati a memoria fino ad adesso e ripeterli (lo stesso procedimento può essere effettuato con i pezzi per pianoforte).
Ma le lezioni di solfeggi cantati sono solo due? Io ne ho trovati solo due. Mi fai sapere?
Ciao Maria! Si, purtroppo sì. Abbiamo preferito dare spazio ad altri progetti per il momento. Spero che questo potrà essere continuato!
Christian