Sheik Yer Zappa: Stefano Bollani meets Frank Zappa. Intervista.
a cura di Giulio Cinelli e Paola Parri
Ci sono artisti per i quali una costante ricerca dettata da un desiderio di approfondimento e da una sana curiosità induce a progetti arditi e originali. È il caso di Stefano Bollani, che con questo nuovo progetto intitolato “Sheik Yer Zappa” ha creato interessanti linee di intersezione fra la musica di Zappa e la propria creatività. Il concerto a cui abbiamo assistito al Teatro Politeama di Poggibonsi, lo scorso 23 marzo, porta l’inconfondibile firma di Bollani in quanto a eclettismo e accuratezza nel far coincidere gli stimoli musicali e culturali forniti dal compositore americano con il proprio modo di organizzare i suoni e riscrivere in generale pagine note della musica di Zappa. Sul palco con Bollani, che in questo concerto, oltre a capolavori come “Let’s Move to Cleveland”, “Lumpy Gravy”, “Bobby Brown”, ci ha regalato due composizioni autografe ispirate a Frank Zappa, musicisti di spessore internazionale: Josh Roseman al trombone, Jason Adasiewicz al vibrafono, Larry Grenadier al contrabbasso e Jim Black alla batteria. Abbiamo fatto due chiacchiere con il pianista a fine concerto in questa breve intervista.
Che bella quest'intervista ! Molto brava la conduttrice che, a volte anticipa il pensiero dell'artista, quasi a sintetizzarlo. Brava, molto brava!
Valentina
Grazie per questi spaccati musicali, sempre nuovi ed avvincenti. Musica a tutto campo!!