
Scale blues in tutte le tonalità
La scala blues è una scala, cioè serie ordinata di suoni congiunti ascendenti o discendenti, di tipo esafonico. Essa si ottiene aggiungendo la quinta diminuita alla scala Pentatonica Minore. Terza minore, quinta diminuita e settima minore sono le blue note, che conferiscono alla scala quel carattere distintivo del blues.
Vorrei proporre uno schema delle scale blues in tutte le tonalità: nella tonalità di do, do# re, re# mi, fa, fa# sol, sol# la, sib e si.
Scala blues di do
Scala blues di do#
Scala blues di re
Scala blues di mi
Scala blues di mib
Scala blues di fa
Scala blues di sol
Scala blues di sol#
Scala blues di la
Scala blues di sib
Scala blues di si
Le scale blues possono essere utilizzate in moltissimi ambiti, ma in particolare nel blues tradizionale. Applicando queste scale al giro di blues (che potrete trovare nella lezione n.9) potrete iniziare a muovere i primi passi verso l’improvvisazione.
EGREGI MAESTRI, CINELLI, SALERNO E PISTOLESI, BUONGIORNO.
HO ALTRESì SPERIMENTATO LO SCHEMA IN 4/4, E 12 BATTUTE, DI BLUES IN F DEL M° CINELLI E, TALE ESPERIENZA, ANCHE CON LE MIE MODESTISSIME Capacità CON IL SAX CONTRALTO, MI HA MOLTO GRATIFICATO.
BRAVISSIMI, INSEGNATE MOLTO BENE.
CORDIALI SALUTI.
GRAZIE.
Complimenti Patrizio, continui così! 🙂
EGREGIO MAESTRO NICO BUONGIORNO.
MI APPRESTO AL PENSIONAMENTO, ALL’ETà DI(CIRCA) 61 ANNI, COME NONNO DA 1 ANNO E (CIRCA) 43 DI SERVIZIO IN Sanità PUBBLICA.
IL CIRCA è IL GAP DI 2 MESI.
LA MUSICA MI HA MIGLIORATO, E DI MOLTO, LA Qualità DI VITA.
IL MIO DESIDERIO SI è PREVALENTEMENTE REALIZZATO CON IL SAX E, PER L’ASPETTO TEORICO, MI è STATA MOLTO UTILE LA TEORIA MUSICALE ESTRAPOLATA DAL PIANOFORTE, GRAZIE, SOPRATTUTTO AI Tuoi INSEGNAMENTI ED A QUELLI DI TANTI ALTRI DOCENTI, DAI QUALI (AD ESEMPIO CHRISTIAN) C’è SOLO DA IMPARARE.
GRAZIE INFINITE, CIAO, PAT.
Salve, rispondo a nome dello Staff. La ringrazio moltissimo per la sua testimonianza… Complimenti e auguri per la nuova vita da Nonno! A presto
Ciao Patrizio primo crivellari,
sono Nico Pistolesi, autore del corso di Piano Blues su pianosolo.it.
La scala blues è una scala musicale esafonica che si ottiene aggiungendo un cromatismo tra il terzo e il quarto grado di una scala pentatonica minore; ossia tra il quarto e quinto grado della scala diatonica di appartenenza. La nota aggiuntiva è spesso considerata una blue note in ragione del fatto che in gran parte della musica blues tradizionale essa viene intonata in maniera lievemente calante. Esistono un sacco di scale didatticamente parlando, ma complicarsi la vita a volte serve veramente a poco. Potremmo vederla così :
La scala MAGGIORE Blues (già il termine è un controsenso, poiché il “blues” da “to have the blues” è un genere musicale che si è sempre contraddistinto per il suo essere “triste” ed avere un andamento ritmico molto incisivo su quello che è il risultato finale di ogni canzone) per esempio di DO sarebbe :
Do Re Re# Mi Sol La che risulta essere identica a “La Blues” La Do Re Mi Mib Sol La solo che le due iniziano da una fondamentale diversa. Ora decidi tu come vedere la cosa, io ai miei allievi insegno che esistono 12 scale blues e che per ogni Blues o per ogni tonalità di ogni singolo brano, si può suonare due scale blues ovvero quella costruita sulla Tonica/fondamentale (Ad esempio Do) e quella costruita sulla sua relativa minore (in questo caso La Blues), così da mettere in relazione anche le due pentatoniche (maggiori e minori) e anche le scale maggiori e minori a loro volta. Alla fine, converrai con me che esistono tante scale ma che alla fine, cambiano di poco il loro sviluppo e che questi cambi, derivano dall’evoluzione della musica cosiddetta moderna (dal metà ‘800 in poi).
Nico
BUONGORNO.
SONO UN AUTODIDATTA SAX MIb DA CIRCA 3 ANNI, PER CUI è MOLTO POSSIBILE CHE MI SBAGLI, MA, L’ESEMPIO PROPOSTO DI SCALE BLUES (ESATONICHE), MI SEMBRANO COSTRUITE CON LE PENTATONICHE MINORI (OSSERVANDO I GRADI 1 3b45 7b) Anziché QUELLE DA PENTATONICA MAGGIORE, CIOè CON GRADI 12356.
SICURAMENTE, SE HO VISTO BENE, SI TRATTA DI UN REFUSO, COME MI è CAPITATO MOLTE VOLTE QUANDO DEVO FARE DELLE RELAZIONI DI LAVORO E COMMETTO BANALI ERRORI DI SCRITTURA, TRASCRIZIONE ED INSERISCO ERRONEAMENTE QUALCHE DESTINATARIO SBAGLIATO NEGLI INDIRIZZI E-MAIL.
CIAO,PAT
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Concordo e aggiungo fondamentali !!
Grazie Giulio!
Grazie Gianni 🙂
Utilissimo!