
Ciao a tutti e benvenuti alla prima lezione del mio Corso di Armonia Jazz. Questa è la prima lezione e vi parlerò della scala maggiore e degli intervalli.

Partiamo dalla scala maggiore.
La scala maggiore è una successione di 5 toni e 2 semitoni in questo ordine: T-T-sT-T-T-T-sT. Ecco l’esempio della scala maggiore o ionica di DO.
Questa breve spiegazione ci aiuta ad introdurre gli intervalli ed in particolare quelli sulla scala maggiore.
Cosa sono gli intervalli?
Un intervallo è la “distanza” (distanza in “altezza”) tra due suoni. Gli intervalli sulla scala maggiore si calcolano dalla TONICA (o FONDAMENTALE) sino ad un altro grado della scala e si dividono in GIUSTI e MAGGIORI. Gli intervalli GIUSTI sono l’unisono, l’ottava, la quarta e la quinta, tutti gli altri sono MAGGIORI:
Ogni intervallo può essere “accorciato” o “allungato” di un semitono a seconda dell’esigenza melodica o armonica. Il seguente schema ci mostra la denominazione degli intervalli variati:
Un intervallo MAGGIORE, se “accorciato”, diventa MINORE
Un intervallo GIUSTO, se “accorciato”, diventa DIMINUITO
Sia l’intervallo MAGGIORE che quello GIUSTO, se “allungato”, diventa AUMENTATO
Un intervallo MINORE, se “accorciato ulteriormente”, diventa DIMINUITO
Ecco dunque come varieranno gli intervalli della scala MAGGIORE:
Per imparare a calcolare gli intervalli in musica, basterà quindi pensare la 1a nota come fosse la TONICA di una scala maggiore, immaginarne lo sviluppo (con relative alterazioni), quale sarebbe l’intervallo richiesto sulla scala medesima e calcolare infine quale variazione è stata apportata:
Se hai dubbi o domande commenta qua sotto. Sarò lieto di risponderti il prima possibile.
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Buono studio.
Tutti gli articoli della serie
- Corso di armonia jazz - Presentazione
- Scala maggiore e intervalli - Corso di Armonia Jazz - Cap.1 Parte 1 (This post)
- Le triadi - Corso di Armonia Jazz – Cap.1 Parte 2
Salve M.Arrighini,vorrei un suo consiglio;ho frequentato per 2 anni una scuola musicale una lezione a settimana di 45 minuti divisa tra teoria e pratica,poi da gestire in autonomia propria con tutti i dubbi e le domande che ne conseguono è un pò difficile apprendere.Io sono cresciuto con gruppi musicali anni 70/80 Deep Purple,Pink Floyd,Mina,Battisti ecc.ecc.però ho sempre avuto un desiderio,quello di poter improvvisare,ho chiesto a scuola e mi hanno suggerito di avvicinarmi al jazz,musica per me quasi sconosciuta e poco comprensibile,consigliandomi un testo di Jim Grantham teoria e improvvisazione jazz.Appena aperto e sfogliandolo mi sono cascate le braccia,pagine e pagine per il mio livello incomprensibili se non supportate da un insegnante.Detto questo è per chiederle un consiglio sul metodo Video corso Jazz per principianti sia adatto,io non voglio e non posso arrivare ad improvvisare come dice la parola stessa,ma sarei contento di poter “scorrazzare sulla tastiera”in autonomia e riuscire a fare anche piccole frasi ma sensate perchè tutti i tasti possono essere usati creando anche delle dissonanze ma sempre corrette.Purtroppo l’unico risultato che sono riuscito ad ottenere è quello di sedermi di fronte alla tastiera e arrabbiarmi subito e di conseguenza invece di provare piacere a suonare mi stò allontanando dalla musica,infatti questo anno non mi sono iscritto nemmeno alla scuola.
Mi scuso se mi sono prolungato nella mia presentazione,ma ho veramente bisogno di un buon consiglio.Grazie mille per la sua risposta
Benissimo Riccardo ! Questo chiarissimo video l’ho sottoposto ai miei allievi di “chitarra moderna” i quali ne hanno trovato innumerevoli vantaggi. Grazie ! ! ! e Buon Natale con la musica più dolce possibile.