Vi pare poco?
Riccardo Arrighini e’ un nome che forse dirà poco alla maggioranza di voi. Sono sicuro che vi diventerà familiare. Diplomato a 21 anni con il massimo dei voti presso il Conservatorio “L.Boccherini” di Lucca, ha impiegato i suoi successivi 20 anni tra studio, seminari, lezioni con i migliori pianisti del mondo, tanta passione, dedizione e sudore fino a diventare, a 42 anni, uno dei talenti emergenti del panorama jazz.
Pianista innovatore e sperimentatore, Riccardo Arrighini ha tentato un’operazione che in pochi avevano osato: fondere la musica classica con il jazz. Cosa potrebbe succedere se Chopin incontrasse la poesia di Bill Evans ed il virtuosismo di Chucho Valdes?
Io l’ho potuto vedere con i miei occhi e sentire con le mie belle orecchie venerdì scorso a Grosseto, dove l’artista Viareggino ha presentato il suo nuovo lavoro: Chopin in Jazz.
Un potente mix di musica classica, jazz, pop e new age. Una strana combinazione di stili per nulla in contrasto, a dispetto di quello che molti potrebbero immaginare. Non ci credete? Ascoltate questo video che ho ripreso durante la sua prima esecuzione, il notturno op.9 n.2 in mib:

Se vi e’ piaciuto e volete saperne di piu’ su questo pianista compositore ed arrangiatore potete visitare il suo sito ufficiale www.riccardoarrighini.net o il suo blog http://classicainjazz.blogspot.com/
Presto gli faremo una bella intervista, magari stringeremo con lui una collaborazione musicale. Se la classica si trasforma in jazz…tutto può succedere!
ha una tecnica impressionante e presto ne sentiremo parlare, a me piace molto ma non credo altrettanto a Chopin