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Remo Vinciguerra, A quattro mani nel blu (Edizioni Curci)

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Remo Vinciguerra, A quattro mani nel blu (Edizioni Curci)

A quattro mani

Quella di Remo Vinciguerra è un’inesauribile vena creativa che si esprime da anni sia in una personale e intensa attività artistica, sia attraverso la didattica, che ben rappresenta la generosità di questo compositore nel trasformare la propria esperienza e le proprie conoscenze in patrimonio comune, in proficuo strumento di apprendimento.

A quattro mani nel blu” è una raccolta di brani a quattro mani edita da Curci. Il sottotitolo del volume infatti recita “Il primo libro per suonare il pianoforte a quattro mani”.

Si tratta di 17 brani i cui titoli costituiscono un invito a suonare insieme. Se letti in maniera consecutiva infatti otteniamo questo : A quattro mani/Insieme/Suoneremo un valzer/Tra le note colorate/Un magico viaggio/Tra scale e arpeggi/Scale incantate/Come in una favola/In un romantico adagio/Al chiaro di luna/Sul trenino degli aranci/Tra le stelle/Per mano/Ti condurrò/Nel blu/Dipinto di blues/Buon compleanno.

I brani hanno vocazione esplicitamente didattica e sono concepiti per il maestro e l’allievo in due parti musicali distinte e di differente complessità. La parte del maestro, che si attiene alle ottave basse del pianoforte, è scritta in chiave di violino e di basso, la parte dell’allievo è totalmente in chiave di violino per entrambe le mani e va suonata un’ottava alta.

Il percorso didattico procede per difficoltà crescenti brano dopo brano. I pezzi sono tutti in 4/4 e l’allievo comincia, nel brano intitolato “A quattro mani”, con la lettura di un Andante costituito da una successione di semibrevi, per proseguire con l’introduzione, nei pezzi successivi, di minime, semiminime e via dicendo.

Le difficoltà crescenti attengono soprattutto la ritmica dei brani nell’incastro fra le parti delle quattro mani, nella velocità che si viene a richiedere.

Le capacità che si esercitano attraverso questo tipo di brani sono non solo di lettura delle note ovviamente, ma anche di comprensione dei valori e del ritmo, di ascolto dell’altro, di coordinamento e di sviluppo della musicalità.

Sono brani didattici dicevamo, ma la peculiarità di questa raccolta sta nella bellezza delle melodie che Remo Vinciguerra riesce a creare, pur nella semplicità della struttura compositiva. “A quattro mani nel blu” è veramente un viaggio fra atmosfere e paesaggi diversi, talora malinconici talora gioiosi, fra i generi stessi della musica, basti pensare all’evocazione del chiaro di luna beethoveniano che esplora l’universo classico, ma anche a “Dipinto di blues”, dove la fantasia di Vinciguerra si muove su un territorio a lui carissimo, quello del blues appunto.

A quattro mani nel blu” è una raccolta alla portata di tutti, è sufficiente aver imparato la lettura della musica per intraprendere con il proprio insegnante questo fantastica avventura musicale seguendo Remo Vinciguerra che così sigla la partenza: “… mentre il nostro Pianovolante, spinto da due magnifici propulsori instancabili – i nostri cuori – navigherà appassionatamente nel Blu, a Quattromani, insieme, … suoneremo!”.

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2 COMMENTI

  1. Grazie, Paola, per aver proposto questo nuovo libro di Remo Vinciguerra. Oltre ai Preludi Colorati avevo acquistato tempo fa “Preludi Orientali”, “Preludi sul Parco” e “Tempi moderni”, che avevo lasciato per un po’ “parcheggiati”. Vedendo questa tua recensione e avendo il Maestro Vinciguerra tra poco a Padova, mi è venuta tanta voglia di riprenderli in mano e ieri ho cominciato a studiare un Preludio della raccolta “Tempi moderni”. Questo che hai recensito “A quattro mani nel blu” non lo conoscevo. Ritengo estremamente didattici e utili questi libri di Remo perché affrontano difficoltà tecnica con un approccio estremamente gradevole. Grazie per il tuo contributo.

    • Allora cara Maria non potrai non procurarti anche l’ultimissima pubblicazione del Maestro Vinciguerra: Viaggi metropolitani. Siamo reduci da Piano City Napoli, dove il maestro ha appunto presentato questa nuova raccolta eseguendo alcuni brani in prima persona e devo dirti che sono davvero dei pezzi fantastici!

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