Remo Vinciguerra, Notturni (2015, Edizioni Curci)
Remo Vinciguerra è l’esempio di come la vena creativa di un artista non solo non si esaurisca mai, ma anzi di come vada superando ogni volta se stessa nel risultato finale. Questi “Notturni” pubblicati da Edizioni Curci potrebbero recare il significativo sottotitolo “Remo Vinciguerra e la poesia”, perché di questo si tratta, di una materia che attiene all’immaginario poetico. Tutte quelle parole che rappresentano concetti non visibili, non tangibili, come emozione, lirismo, commozione, memoria, immaginazione, sogno, trovano una dimensione di concretezza nei diciotto “Notturni” di questa raccolta.
È una poetica dell’invisibile agli occhi che non smentisce la sua funzione di essenziale, citando metaforicamente Saint-Exupéry. La libertà della forma musicale “notturno”, quella libertà che tanto concede all’espressione e che ci ha regalato in epoca romantica capolavori divenuti senza tempo, rivive in queste diciotto composizioni di Remo Vinciguerra. Anche solo leggendo i titoli di questi “Notturni” ne percepiamo il carattere evocativo di emozioni. Sono brani brevi in cui compaiono luoghi fisici filtrati dalla sensibilità e dall’esperienza personale del compositore.
“I tramonti di Roma”, “Sul lago di Como”, “Le favelas di Rio”, “Ninna nanna per L’Aquila”, “L’emigrante di Bruxelles”, “L’eco di Napoli” sono solo alcuni di questi titoli. Remo Vinciguerra riesce, con delle pennellate essenziali, a restituirci il colore, l’odore, il sapore di quei luoghi, a creare un’atmosfera che va ad agire direttamente sul nostro immaginario collettivo, a coinvolgerci. L’empatia che si viene a creare è ancora più intensa in quei brani in cui il titolo allude al viaggio, alla malinconia frammista all’euforia di una partenza (“Una notte sull’Orient-Express”, “Serale del tram”) o si fa ritratto interiore (“Anna di Amsterdam”).
Per questa pubblicazione delle Edizioni Curci Remo Vinciguerra affida la sua voce musicale a una pianista già affermata sulle scene internazionali, Irene Veneziano. Alla raccolta è infatti allegato un cd in cui la pianista interpreta i “Notturni”. La registrazione, di ottima qualità, è stata effettuata presso la Fazioli Concert Hall di Sacile (PN) sul famoso F278#1335 “Mago Merlino”.
I brani sono accessibili a tutti dal punto di vista esecutivo, a pianisti di ogni livello e di ogni età, essendo di agevole lettura come scrittura musicale, e richiedono uno studio più accurato degli aspetti interpretativi per rendere quella delicatezza e quello slancio lirico che la natura di queste composizioni richiede. Il cd di Irene Veneziano potrà essere un’utile guida per quanti decideranno di suonare i “Notturni” o anche solo un bellissimo ascolto.
Sul sito delle Edizioni Curci è disponibile una pagina di presentazione della raccolta con la possibilità di sfogliarla.