
R.Schumann, Album per la gioventù op.68 – Piccolo pezzo (Stückchen)
a cura di Carmen Anastasio
Piccolo pezzo (Stückchen)

Questo brano è il quinto nell’Album di Schumann. Presenta difficoltà analoghe al primo (Melodia) e anche al terzo (Canzoncina). Per rendersi conto di queste affinità è sufficiente ascoltare gli attacchi di questi pezzi, quindi se studiate il n.5 potete tranquillamente studiare anche il n.3 come fossero un unico pezzo.
Questo “Piccolo pezzo” ha come indicazione un “non presto” (Nicht Schnell) che può essere eseguito con il metronomo a 104/108 per quarto. Per la sua dolcezza ricorda molto la musica di un carillon o di una ninna nanna. Così come in “Melodia”, anche qui è richiesto un buon legato di dito, di fraseggio, sia alla mano destra che alla mano sinistra.
Poiché il brano è scritto in quarti e alla mano sinistra abbiamo degli ottavi, anche in questo caso va evitata l’accentazione che potrebbe spezzare la frase.
Da notare che la mano destra e la mano sinistra seguono lo stesso andamento, salgono insieme.
Un esercizio può essere questo. Con la mano sinistra separate la voce che suonate con il quinto e quarto dito, a volte con il terzo e il secondo, e togliete il sol. La mano sinistra fa sempre sponda con il pollice che suona il sol sopra il do centrale. Togliendo il sol restano solo i quarti. Provate a suonarli insieme alla melodia della mano destra. La melodia deve sempre emergere. Questo esercizio aiuta anche a cercare un’unità di fraseggio che poi deve continuare per tutto il brano, un po’ come appunto la musica di un carillon, e aiuta anche a non accentare il pollice sul sol.
Anche per questo pezzo il pedale può essere di aiuto nell’ottenere il legato, va però dosato, senza esagerare, senza affondare completamente il piede. Si consiglia di cambiare il pedale a ogni quarto e di studiare la mano sinistra con il pedale per sentire l’effetto desiderato.
Come per “Melodia”, in “Piccolo pezzo” si può notare che la sinistra si muove in un range di note che va dal sol sopra il do centrale al sol sotto lo stesso do, dunque entro un’ottava. Unica eccezione è quando tocca il fa sotto alla fine, ma accade un’unica volta. Questa osservazione è molto utile in una fase successiva, quando si procederà a memorizzare il brano.
In generale quando si impara a memoria un brano occorre sempre scegliere da quale mano partire. In questo caso il consiglio è di partire dalla sinistra, perché è la mano che scandisce il tempo, che sostiene la melodia e il riferimento dell’ottava entro cui si muove facilita la memorizzazione anche degli intervalli.
La struttura del brano è molto semplice: ABA.
Dal punto di vista interpretativo pensare a un carillon o a una ninna nanna può facilitare l’entrata nello spirito del pezzo. I toni sono sicuramente quelli del piano, anche se nell’edizione originale non ci sono indicazioni in merito. Occorre seguire l’andamento che è crescente e potrebbe essere bello inserire in chiusura un piccolo ritardato.
TUTORIAL
Il corso completo è disponibile già da ora sul nostro shop, dove potete anche vedere quali brani sono stati selezionati per le video lezioni di Carmen Anastasio.