
Dopo aver affrontato la prima parte di “Per Elisa“, arriviamo a quella sezione che è a buon diritto ritenuta la più complessa della composizione. Di fronte a questa parte del brano molti studenti si scoraggiano, perché sono presenti difficoltà di ordine tecnico, di lettura a di coordinazione tra le due mani.
Per affrontare gli accordi velocissimi alla battuta 22 occorre adottare una diteggiatura che ci faciliti questa esecuzione. Importantissimo è fare movimenti lenti e soprattutto eseguire ogni nota con estrema attenzione, sia alla mano destra che alla mano sinistra per quelli che sono i suoi movimenti segnati in partitura. Dopo aver consolidato singolarmente le due mani, solo allora possiamo procedere ad unirle.
Nelle battute successive alla mano destra la diteggiatura giusta diventa fondamentale e ve la suggerisco dettagliatamente nel video tutorial. C’è un ribattuto a cui prestare particolare attenzione. Arrivati alla battuta 30 ci troveremo di fronte a un’ulteriore difficoltà: delle note estremamente veloci. Vediamo come funziona a livello logico questo passaggio. Come vedete anche graficamente nella battuta 30 la nota acuta è sempre la stessa ed è un Sol che viene alternato sempre a una nota più bassa. L’errore più comune è di suonare le note basse sempre con lo stesso dito, cioè il pollice. Come risolvere? Il Sol sarà sempre suonato con il mignolo, ma le note basse che gli si alternano potranno essere suonate alternando primo e secondo dito (pollice e indice) per far sì che parte della mia mano sia sempre libera e io non stanchi il pollice.
Per quanto riguarda la mano sinistra a battuta 25 troviamo un passaggio molto scomodo (Fa – Sol – Sib insieme in alternanza con un Mi). Per essere fluidi nello studio può essere utile alzare un po’ le dita. A battuta 28 segnatevi la diteggiatura che indico nel video tutorial.
Su tutta questa sezione ora dobbiamo lavorare a mani unite, ma questo ve lo mostrerò nel prossimo tutorial.