
Appuntamento con la cucina milanese e con la musica di Rossini a Piano City Milano sabato 20 maggio alle ore 23.30 a Eataly Smeraldo. Tra i numerosi eventi in programma per la rassegna eccone uno veramente originale che vede protagoniste la pianista Ginevra Costantini Negri e la giornalista e scrittrice Sara Porro. Un accostamento apparentemente ardito questo che vedrà Sara Porro impegnata nella lettura di pezzi dedicati alle ricette tipiche milanesi tratti da autori come Achille Festa Campanile o Dario Fo e Ginevra Costantini Negri al pianoforte su una selezione di brani tratti dai Péchés de vieillesse di Gioachino Rossini. Un accostamento solo apparentemente ardito perché conosciamo bene la passione del pesarese per la cucina, le ricette che ancora portano il suo nome, il suo palato raffinato. Ne abbiamo parlato con Ginevra Costantini Negri che ci ha illustrato l’evento e il suo amore per la musica di Rossini.
Paola Parri: Benvenuta su Pianosolo Ginevra! Parlaci di questo evento che si svolgerà nel contesto di Piano City Milano venerdì alle 23.30 a Eataly Smeraldo, un concerto serale dedicato alla musica e al cibo, in cui sarai sul palco con la giornalista e musicologa Sara Porro. Cosa farete?
Ginevra Costantini Negri: Devo dire che sono felicissima di suonare per il concerto di mezzanotte perché è anche il mio primo evento di mezzanotte! Quindi quando Piano City mi ha contattata ho pensato che io e Sara saremo un po’ come lo spuntino di Mezzanotte! L’evento è un misto di musica e letteratura, in particolare la parte letteraria sarà dedicata alle ricette milanesi. Sara Porro leggerà infatti degli estratti da autori importantissimi come Campanile, Dario Fo e altri ancora, mentre a me sarà affidata la parte musicale. La musica sarà interamente quella di Gioachino Rossini, perché Rossini nei suoi Péchés de vieillesse (“Peccati di vecchiaia”), una raccolta di brani meravigliosi scritti principalmente per il pianoforte, include un intero album che dedica esclusivamente al cibo. Quindi sono andata a cercare tra i Péchés de vieillesse dei pezzi che calzassero alla perfezione con i brani letterari scelti da Sara Porro. Quindi sentiremo per esempio Ouf! Les Petits Pois, che sono i piselli, sentiremo per esempio anche Un Sauté che è un brano scritto per cercare di riprodurre i movimenti dei salti in padella e poi anche altri brani che non hanno esplicitamente riferimento culinario ma che sono assolutamente in linea con i passaggi letti.
P.P.: A proposito di Rossini, tu hai pubblicato un disco un paio di anni fa, dedicato proprio a questi brani quindi ti faccio una domanda molto generale. Perché una pianista sceglie di registrare e ama così tanto un compositore che tutto sommato non è pianistico, perché sappiamo Rossini è noto più che altro per la produzione operistica? Quali sono le caratteristiche della sua musica che ti piacciono, che ami e per quale motivo?
G.C.N.: Allora, sono così tanti i motivi per cui amo Rossini che se partissi non finirei mai più, però diciamo che il mio amore per Rossini è partito proprio con l’opera. Quando avevo 4-5 anni avevo iniziato ad ascoltare il Barbiere di Siviglia, il Viaggio in Sardegna, la Cenerentola, e mi ero innamorata della sua musica delle sue opere e soprattutto della sua ironia, poi chiaramente crescendo ho avuto modo di conoscere meglio l’autore e quindi anche scoprire che aveva una grandissima passione per il cibo che io condivido pienamente. Non amo molto cucinare ma amo sicuramente mangiare e devo dire che musicalmente credo sia l’autore che meglio mi rappresenta. Poi quando ho scoperto, ormai diversi anni fa, che Rossini aveva creato anche una grandissima produzione proprio dedicata a brani pianistici, allora ho detto assolutamente “adesso li voglio studiare, li voglio leggere!” e quando si è presentata poi l’occasione di inciderli sono stata più che contenta di farlo e fortunatamente è venuto fuori un disco che è stato molto apprezzato.
P.P.: So che sono molto difficili questi pezzi sia tecnicamente che a livello interpretativo, soprattutto per rappresentare quell’ironia che li attraversa. Sono pieni di passaggi virtuosistici messi ad arte per prendere in giro proprio i virtuosi del pianoforte! Quali sono le principali difficoltà tecniche ed interpretative che si incontrano nell’esecuzione di questi brani?
G.C.N.: Le difficoltà sono tantissime. Partiamo magari prima dalle difficoltà che sono principalmente le difficoltà tecniche. Dobbiamo ricordarci che i compositori scrivevano i brani principalmente per se stessi, quindi Rossini evidentemente amava molto le ottave da eseguire ad una velocità spropositata e infatti troviamo tutti questi passaggi pieni di ottave, seste, terze che sicuramente insomma per la gioia del pianista ecco non è che sono proprio semplicissimi da eseguire. Poi invece c’è tutta un’altra parte legata all’interpretazione che anche quella è comunque molto complicata perché si tratta di una scrittura non pianistica come avevi detto appunto, si tratta di una scrittura che viene dal teatro perché lui ha scritto per il teatro principalmente e quindi bisogna stare anche molto attenti che questa componente teatrale rimanga anche, sia sempre presente anche esclusivamente sul pianoforte. Infatti per esempio è proprio per questo motivo che ho intitolato il mio disco dedicato a Rossini Il mio piccolo teatro privato, perché effettivamente quello che Rossini scrive per la tastiera è un teatro in miniatura e questa è sicuramente un’altra difficoltà. Poi un’altra difficoltà ancora è che in alcuni suoi brani Rossini inserisce delle didascalie. Queste didascalie sono autografe, di solito in francese, e devono essere declamate dal pianista durante l’esecuzione per far meglio comprendere l’ironia del pezzo. Quindi, per esempio, in un brano, uno dei suoi brani più noti, Un Petit Train de Plaisir, letteralmente Un piccolo treno del piacere, Rossini inserisce delle didascalie come la campana che annuncia la partenza del treno, i viaggiatori che salgono sul treno. Quindi la voce annuncia mentre il pianoforte imita e in questo caso il pianista diventa non solo esecutore ma anche attore. C’è anche questa doppia funzione che un musicista deve ricoprire, che magari per chi non è abituato può anche essere qualcosa di non semplicissimo all’inizio.
P:P: Possiamo dire alla fine che tutto ciò che è in musica, in Rossini, corrisponde a un personaggio, a uno stato d’animo, a una descrizione musicale di qualcosa, descrive o imita a livello sonoro, sempre all’insegna dell’ironia comunque da parte del compositore in questi pezzi?
G.C.N.: Sono assolutamente d’accordo, perché tutti i brani di Rossini, soprattutto i brani pianistici sono veramente colmi di ironia che traspare fin dai titoli dei brani che talvolta fanno sorridere o mentre si eseguono e ti rendi conto di tutte queste melodie che scrive, bellissime, che sono spesso anche autoironiche oppure piene di cinismo anche, come avevi detto giustamente tu proprio per prendere in giro la società, l’aristocrazia e i grandi musicisti dell’epoca.
P.P.: Ginevra vuoi dare appuntamento ai nostri lettori, a tutti quelli che vorranno venire sicuramente ad assistere a questo bellissimo evento?
G.C.N.: Assolutamente, quindi io direi che ci vediamo sabato 20 maggio alle 23.30 da Eataly a Milano con Sara Porro e io sono super contenta.
P.P.: E con le ricette della cucina milanese naturalmente!
Il programma di Piano City Milano è consultabile su sito del festival.
SARA PORRO scrive di cibo e di viaggi: il suo lavoro è apparso su testate italiane e internazionali, dal Corriere della Sera, La Repubblica e Amica a Wine Spectator e The New York Magazine. Insieme al famoso ristoratore e personaggio televisivo Joe Bastianich, ha vinto il più prestigioso premio italiano di food writing, Bancarella della Cucina, per un libro scritto insieme nel 2015, “Giuseppino”. Il suo ultimo libro, “Nati Sostenibili” (uscito nel novembre 2021 per Rizzoli) è una raccolta di saggi sull’agricoltura sostenibile e la produzione alimentare in Italia.
GINEVRA COSTANTINI NEGRI, 21 anni. Pianista classica, Alfiere della Repubblica per meriti artistici, selezionata da Forbes tra i 5 leader under 30 innovatori del futuro per la musica, inserita da D di Repubblica nella Top Ten per la Donna dell’Anno 2021. Laurea triennale in pianoforte con 110 e lode e menzione al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Il suo disco dedicato a Rossini ha ottenuto la nomination agli ICMA 2020. Nel 2021 ha pubblicato con Sony un disco dedicato a Paisiello.