
Il Notturno n.20 in Do diesis minore di Chopin è uno dei brani più celebri nati dalla fertile penna del compositore polacco. La sua popolarità è confermata dalle numerose esecuzioni da parte dei pianisti più importanti in ogni epoca e anche dalla sua apparizione nel film Il pianista di Roman Polanski, quando viene suonato dal sopravvissuto all’Olocausto e famoso pianista polacco Władysław Szpilman.
Anche noto come Lento con gran espressione, questo Notturno contiene tutte le caratteristiche della musica di Chopin, con la sua intensa espressività, l’intimismo proprio della forma Notturno e un profondo lirismo.
Probabilmente scritto come esercizio di studio nel periodo in cui Chopin stava lavorando alla stesura del suo Concerto in fa minore, ne propone alcuni temi e questo è forse il motivo per cui non volle mai pubblicarlo.
Lento con gran espressione è l’indicazione agogica in partitura. E’ scritto in tempo di 4⁄4,
Dopo un’introduzione di quattro battute arriva il tema principale. Alla mano sinistra sentiamo degli arpeggi molto fluidi e legati. Il notturno è un’alternarsi di temi ripresi da altre opere, di pianissimo. Nella sezione centrale si passa momentaneamente a un tempo di 3⁄4.
La Coda conduce al finale.
Un contenitore di bellezza che conferma Chopin come uno dei compositori che più ha dato alla letteratura pianistica.
Vuoi suonare questo splendido Notturno? Lo spartito per pianoforte puoi scaricarlo qui.
Ed ora qui di seguito un bel tutorial che comprende le sezioni difficili dove la maggior parte degli studenti ha delle incertezze. Vediamo come risolverle..
Sezioni difficili

Grazie di tutto
Questo brano è geniale! Ci sono diverse trascrizioni…ho visto eseguire in due maniere diverse il brano nella battuta subito dopo il primo punto complesso che hai affrontato nel video. Nella battuta subito successiva, in alcuni spartiti (compreso il mio) la mano sinistra inizia i due arpeggi in fa diesis. Io preferisco di netto la versione “2” dove la sinistra inizia in mi. Vi consiglio di ascoltare la differenza…io c ho sbarellato
Veramente un pezzo incredibile. Da antologia! Complimenti per le dritte!!! Nell ultima parte l unico consiglio da dare è fare quella maledetta scala troppe volte…deve diventare un modo come un altro x passare 40 minuti fissi al giorno per parecchi giorni
Mi sto dilettando proprio nello studio di questo Notturno e la tua ottima spiegazione mi offre un validissimo aiuto. Grazie davvero!!
Comunque secondo me le ultime scale si possono fare tranquillamente, cercando di non indurire la mano (questo secondo me). Poi non importa “l’anno” di studio per studiare un brano, se uno ha la passione lo fa tranquillamente! 😉 Io ad esempio ho 13 anni ed è un anno e mezzo che studio e per conto mio ho già studiato la Toccata e Fuga in Re Minore di Bach, Alla Turca di Mozart ed ho iniziato a provare a studiare Un Sospiro e le prime battute del Mefisto Valzer di Liszt! 😉
Su youtube c’è una versione di Szpilman in persona:
03:40
Per bacco sei davvero un genio! eheheh
La spiegazione é un pò povera(non fai veder come accoppiare le note), ma nonostante tutto spieghi meglio di molti professoroni che si fanno pagare fior di quattrini.
Non te la prendere ma il brano non è certo difficile e anche la penultima battuta è una banale scala che va fatta molto meccanicamente altrimenti si va fuori tempo!!
il link non funziona D: 🙂
Ciao. la cosa che non mi è chiara, è perchè il trillo che si trova sul fa diesis in prima pagina per due volte, (nella prima battuta subito dopo l'introduzione e poi più avanti), lo hai eseguito in due modi diversi, pur essendo scritto allo stesso modo. mi spiego: la prima volta lo hai eseguito iniiniziando, come è giusto che sia dalla nota reale, fa diesis. la seconda volta prima della nota reale, ci hai aggiunto, se non erro, un "mi" segioto poi dalla nota reale e continando come nella prima volta. So che ci sono diverse trascrizioni, infatti alcuni pianisti la eseguono come tu lo hai eseguito nel tutorial la prima volta (senza il mi9 mentre altri con la nota mi. potresmi darmi una spiegazione, perchè non so come eseguirla (a me piace col mi, ma non l'ho trovato scritto da nessuna parte). l'unica spiegazione logica, potrebbe esserequella di quella di voler iniziare il trillo dalla nota inferiore…ma perchè?
Carissimo Angelo, la tua domanda è più che lecita! 🙂 Nello spartito che avevo io, questo trillo era scritto in due modi. Nella prima volta si parte dalla nota reale, mentre nella seconda volta il trillo è con "preparazione". E' un "termine tecnico" per indicare che prima del trillo c'è un doppia o tripla acciaccatura che ti indica di iniziare il trillo partendo da quelle notine indicate 🙂
Spero che ora non ci siano più dubbi 😉
Ti ringrazio per la cortese risposta. Sono un insegnante di solfeggio pertanto so perfettamente a cosa ti riferisci e la mia domanda sorgeva proprio dal fatto che sullo spartito, la nota di preparazione non era scritta. probabilmente, su alcuni spartiti è scritta anche la prima volta, poichè sono in tanti i pianisti che la eseguono in entrambi i casi.
Apprezzo molto il lavoro che fai sul tuo sito, bravissimo.
Colgo l'occasione, per chiederti un parere, sull'esecuzione dell'ultima nota del brano "Per Elisa" di Beethoven.
E' muna croma, senza punto coronato. nessuno la esegue così. Tutte le esecuzuini che ho ascoltato (e anche la mia) prolungano di un pò, l'ultima nota, come appare scontato che sia. Ma perchè non è stato scritto il punto coronato? beethoven farebbe durare quell'ultima nota, solo un ottavo?
Approfitto anche per chiederti un ultimo parere: nella Fanrtasia- improptu op. 66 di Chopin, in alcuni spartiti, con la mano sinistra ci sono delle terzine, mentre in altri delle sestine, quindi gli accenti non più ogni tre note (terzine), ma ogni due note, poichè se eseguiamo le sestine con soli due accenti, commetteremmo un errore in quanto si tratterebbe poi di una doppia terzina.
Come eseguirla, a terzina o sestina???
Davvero ottime le tue osservazioni Angelo!
Per quanto riguarda "Per Elisa" che dire.. hai ragione! Ma questo non succede solo in quello, ascolta anche questo brano fatto da Zimermann:
[youtube -3WWZQyPs30
youtube]
La prima nota in realtà dura solo 1/4 (la velocità di una terzina) e non è accompagnata da nessuna pausa! Lui suona la prima nota, alza la mano e poi parte. C'è gente che fa durare quella nota 2/4-3-4 quando è chiaramente una nota da 1/4! Non saprei spiegare il perché di queste "modifiche"! So solo che seguendo lo spartito così come scritto si fa sempre la cosa migliore! 😉
Io conoscono solo l'edizione con le Sestine perciò l'accento, io, lo do solo ogni sei note 🙂 Non saprei darti un parere oggettivo in merito! 😉
Ciao e grazie di tutto!
Salve, sono nuovo in questo sito, anche se non la prima volta che lo visito, lo trovo molto utile.
Ho 13 anni, e volevo dire che secondo me l'anno di studio è indifferente, perchè puoi anche studiare per 10 anni ma se hai studiato solo Hanon in 10 anni non conta niente. Volevo solo dire ciò che penso, e cioè che per sapere se un brano "si può suonare" (tra virgolette, perchè qualunque brano se scritto, significa che si può suonare) bisogna provarlo e riprovarlo. Ad esempio io studio da due anni, ma il primo brano che ho fatto è stato il Rondo alla Turca di Beethoven. All'inizio mi sembrava complicatissimo, con tutte quelle legature e note che neanche sapevo esistessero.
Ma alla fine ho deciso di provarci e adesso lo conosco come il palmo della mia mano.
Ovviamente è un mio pensiero, è dato che ho 13 anni e poca esperienza, sembrerà molto stupido.
Anche io talvolta la penso così…complimenti per la tua audacia! Ps. il rondò alla turca è di Mozart! 😀
Secondo me lo puoi fare, ma quelle scale veloci della terza pagina mi sa che ti franno sudare e probabilmente non ce la farai… 😉
forse potresti provare ma se fossi in te aspetterei ancora un po…
nooo ti prego non dirmo così..già ci sto questionando con il mio insegnante di pianoforte…comunque.. ovviamente il primo tempo della Sonata…(magari il terzo movimento lo adoro) i preludi invece il n.4 ed il n.20 Tra Prentesi grazie in anticipo per le tue risposte! ciao a presto
Concordo con Mirco! Ciao Monica!
in questo momento sto studiando: Cerniana vol.2 (anche se non si scrive così)- Bach, invenzioni a due voci-Poi ovviamente scale, Hanon,. Ho appena finito di studiare due preludi di Chopin la Sonata al Chiaro di Luna (Beethoven) e l'aVe Maria di Gounod..Che dici?:))))
ciao sono Monica, vorrei un consiglio : posso approcciarmi a questo brano dopo aver iniziato a studiare il pianoforte dopo 4 anni e mezzo? (da privatista non al conservatorio)
dipende da qual'è il tuo livello se nn dici che studi ora no… potresti avere studiato 4 anni ed essere forse un 2 anno di conservatorio oppure un 6/7° boh
cmq per darti l'idea è un pezzo da 4/5° anno circa
Caspita, non suono ormai da un bel po' di tempo ma l'aver scoperto questo sito mi ha riacceso qualcosa dentro.
Grazie!
bll la spiegazipne (:
Grazie 😉
bll 🙂
Bravo Christian. Complimenti anche per il sito, è fatto veramente bene. Hihi, ho fatto un sospiro di solievo quando hai detto che si può rallentare la mano sinistra, per fare quella tremenda scaletta
Eheh Grazie Mille Cinzia! Sisi, non bisogna sempre seguire tutto alla lettera, altrimenti non saremmo degli interpreti ma delle macchine! 😉
Ottima spiegazione… 😉
E ottimo il brano che hai proposto!
Ti ringrazio Luca! 😉 in effetti è uno dei brani più belli di tutta la musica classica 😀