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Muzio Clementi, Sonatina Op.36 n.3. I movimento

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Muzio Clementi, Sonatina Op.36 n.3

a cura del Maestro Giuliano Adorno

Primo movimento

Questa Sonatina di Clementi è una delle più eseguite dagli studenti di pianoforte, ma è anche quella che presenta maggiori difficoltà perché contiene alcune specifiche difficoltà tecniche da affrontare e risolvere.

ESECUZIONE

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02:12

TUTORIAL

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30:45

La Sonatina è divisa in tre movimenti, il primo dei quali ha un’indicazione di andamento spiritoso. Questo lascia intendere che il tempo debba essere piuttosto veloce e il carattere brioso. La prima problematica che si incontra in questo primo movimento è rappresentata dalla presenza di numerosi ribattuti. Il ribattuto è la ripetizione veloce della stessa nota.

Il primo ribattuto si trova già alla battuta n.1. Ci sono per tre volte di seguito dei Sol che in velocità possono creare delle difficoltà. Un consiglio per risolvere il ribattuto è di usare dita diverse per ripetere la stessa nota. Un esercizio propedeutico può essere suonare un tasto del pianoforte per cinque volte con tutte e cinque le dita. Per avere un ribattuto efficace è importante che il dito che ha appena suonato molto velocemente si stacchi dal tasto lasciando spazio alle altre dita per suonare. Dunque i tre Sol che si trovano alla fine della prima battuta possono essere eseguiti con l’alternanza pollice (primo Sol) – indice(secondo Sol) – pollice (terzo Sol). Questo favorirà l’estensione della mano per raggiungere il Sol dell’inizio della seconda battuta.

Alla battuta 3 appare un altro ribattuto, stavolta sulla nota La. Anche in questo caso possono essere usate note diverse per ribattere il La.

Alla battuta 4 abbiamo di nuovo dei Sol, questa volta 4 volte, e possiamo usare questa diteggiatura: 3-4-3-2. Questa è solo una delle soluzioni possibili, ce ne sono molte altre.

Un altro passaggio in cui c’è una certa insistenza di ribattuti a note singole è alle battute 18-19-20. Alla battuta 18 si trova la ripetizione di 2 Re che si può risolvere con diteggiatura 5-4, poi due ribattuti su Sol che si possono risolvere con diteggiatura 1-5 e via discorrendo.

Altri ribattuti si trovano alle battute 24 e 25 dove i Re si possono suonare ad esempio con diteggiatura 3-2.

Tornando all’esposizione in cui appaiono i due temi di questo primo movimento ci sono altre cose che si possono curare con attenzione, ad esempio i passaggi con le semicrome. A battuta 2 una scala di Do maggiore in semicrome può essere eseguita con la diteggiatura classica della scala di Do maggiore quindi pollice sul Do, dopo il Mi passaggio del pollice sul Fa e arrivo sull’ottava di Do.

Nello sviluppo e nella ripresa di questo primo movimento troviamo molti ribattuti da diteggiare immediatamente. A battuta 27, all’inizio dell’esposizione, c’è subito un ribattuto di Sol acuto che si può risolvere con diteggiatura 5-4-5 ; a battuta 29 il Si ribattuto tre volte da affrontare con 5-4-5.

Un passaggio veramente difficile è quello compreso tra battuta 31 e battuta 35. In quanto a ribattuti siamo di fronte a un passaggio virtuosistico da analizzare e organizzare bene per non affaticare il braccio. A battuta 31 si suggerisce questa diteggiatura, non molto intuitiva e nemmeno comoda, ma funzionale in velocità:

Re acuto con 5 – 4; Si con 2-4, Sol 2-3, la quartina con 1 – 2- 3 -1, poi Do con 4 -5, Sol con 2 – 4, Mib con 2 – 4, altra quartina Do Re Mi Do (il Mi è bemolle) con diteggiatura 2- 3 – 4 – 2, poi cadiamo sul Si col pollice, lo ribattiamo col quarto dito, Lab 2-3, Sol 2 – 3; Fa# 2 – 3, Sol 4 – 3, Fa# 2 – 3 e così via fino a ricadere sul Sol con quinto dito, quindi nella posizione iniziale della Sonatina, ma un’ottava sotto.

Naturalmente quella suggerita è una diteggiatura che funziona, ma non è l’unica possibile.

Altri ribattuti sono presenti a battuta 39 fino ad arrivare a battuta 54 le cui diteggiature sono dettagliate nel video.

Nelle ultime battute c’è una figurazione simile a quella della parte finale della prima parte del primo movimento, dove possiamo utilizzare sui due Sol la diteggiatura 3 – 2.

Dando uno sguardo generale al pezzo, oltre ai ribattuti, ci sono passaggi a semicrome che richiedono molta agilità e massima regolarità. Lo stile di Clementi richiede sempre rigore ma anche una certa cantabilità.

A battuta 2 la scala di Do maggiore che si incontra, e che va eseguita con diteggiatura classica per questa scala, offre lo spunto per una riflessione sul pollice, che avendo una muscolatura più importante rispetto alle altre dita può esporci al rischio di dare un accento fuori posto nel passaggio. Pertanto occorre alleggerire il pollice nel passaggio.

Ci sono espedienti tecnici che possiamo applicare a tutti i passaggi di semicrome di questo brano. Ad esempio in fase di studio si può dare un accento piuttosto forte sulla prima semicroma di ogni quartina. Questo aiuterà a dare maggior peso alle note su cui cade l’accento ritmico naturale e a togliere peso alle note nelle quali verrebbe naturale alla mano dare troppo peso.

Altro espediente è usare figurazioni ritmiche differenziate: una nota tenuta e una veloce ad esempio e viceversa, una nota tenuta e una terzina veloce e viceversa. Questo si può applicare a battuta 2 e anche alla 7 fino alla fine del brano per tutti i passaggi di semicrome.

I passaggi di maggiore difficoltà sono contenuti nelle battute 10 – 11 e poi dalla 42 alla 46.

Alla battuta 10 vanno eseguiti dei ribattuti con doppie note. Nei ribattuti, per i quali abbiamo già suggerito l’uso di dita diverse, si dovrà sostenere anche lo sforzo muscolare di ribattere velocemente. Alle battute 10 – 11 si presentano frequenti spostamenti su bicordi. La difficoltà maggiore sta nello spostare la mano e le dita. Nell’imparare il consiglio è di memorizzare con la mano piccoli spostamenti e di passare al successivo solo quando si è assimilato bene il precedente.

Nelle battute 42 – 46 si ripresentano i ribattuti su doppie note con cambiamenti veloci di posizione. Anche in questo caso la mano destra dovrà assimilare il singolo spostamento con scrupolosità. Qui la difficoltà è aumentata dall’estrema mobilità anche della mano sinistra. Pertanto occorre studiare a mani separate e unirle solo quando saranno totalmente indipendenti.

Nel video si suggeriscono alcune diteggiature per affrontare questo passaggio e gli spostamenti.

I trilli che appaiono in questo movimento vanno impostati facendoli partire dalla nota superiore. Ad esempio a battuta 20 il trillo sul La pensiamolo come un trillo che parte dal Si (Si La Si La Si La) e arriva alla chiusa Sol La, come 8 semicrome. Allo stesso modo si possono affrontare i trilli a battuta 56 e a battuta 61.

Per la parte espressiva, Clementi dà indicazioni molto precise con legature, staccati e vari fraseggi. A battuta 1 la sinistra presenta una legatura che non compare in altre edizioni ripetuta nelle battute successive, dando per scontato che quell’andamento debba comunque essere ripetuto sempre per le 4 battute che seguono. A battuta 5 invece appaiono i puntini di staccato.

Per la destra all’inizio troviamo la successione legatura – staccato – legatura. Occorre badare a far cadere gli accenti ritmici naturali sulla prima battuta.

Occorre prestare molta attenzione alle indicazioni segnate da Clementi.

La seconda parte del movimento presenta le stesse caratteristiche estetiche della prima.

Non dimentichiamo di realizzare le dinamiche e i colori che Clementi ci suggerisce.

Buono studio e se avete dubbi non esitate a fare domande nei commenti!

Lo spartito a questo link.

 

Tutti gli articoli della serie

  1. Muzio Clementi, Sonatina Op.36 n.3. I movimento (This post)
  2. Muzio Clementi, Sonatina Op.36 n.3. II movimento

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4 COMMENTI

  1. Buonasera maestro Adorno, una domanda…..mi può indicare una diteggiatura per la progressione discendente della mano sinistra dalla battuta 43 alla 45
    Grazie.

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