
Dal 30 luglio al 9 settembre a Bolzano torna il grande festival internazionale dedicato all’eccellenza della musica classica internazionale di Bolzano si aprono al suo appuntamento musicale più internazionale. Il Bolzano Festival Bozen porterà la grande musica nei luoghi più iconici della città: castelli, chiese, edifici storici, ma anche case e cortili di quartiere, nel segno del binomio “musica e gioventù”.
Fra gli ospiti di quest’edizione stelle della direzione d’orchestra come Herbert Blomstedt, Gianandrea Noseda, Pablo Heras-Casado, Beatrice Venezi e vere leggende viventi come Grigory Sokolov, Arcadi Volodos, Renaud Capuçon, Hopkinson Smith. Non solo big nel cartellone della rassegna che da sempre favorisce e stimola il talento giovanile e che ospiterà artisti come i Premi Busoni Antonii Baryshevskyi, Emanuil Ivanov e Jae Hong Park, il Primo Premio Chopin 2021 Bruce Liu, Jonas Zschenderlein e Alexander von Heissen.
Il direttore artistico del festival, Peter Paul Kainrath, evidenzia il valore di questo progetto culturale che quest’anno prende vita in un contesto politico mondiale purtroppo segnato dalla guerra fra Russia e Ucraina e che afferma il grande significato del fare musica in questo quadro doloroso: “Desideriamo far capire che i valori della cultura non sono negoziabili e che la musica, in particolare, rappresenta uno strumento di dialogo per sua definizione capace di superare ogni barriera culturale e linguistica. Per noi, in questo particolare momento, è importante agire con determinazione e chiarezza evitando ogni strumentalizzazione e tutelando ogni artista, qualsiasi sia la sua nazionalità”.

L’apertura del Bolzano Festival Bozen è affidata all’Orchestra Haydn di Trento e Bolzano diretta da Beatrice Venezi, che inaugurerà la kermesse con un concerto gratuito all’aperto il 30 luglio al Parco delle Semirurali, coinvolgendolo in un viaggio musicale che combina la familiarità e il calore dei canti popolari – elaborati per orchestra da Armando Franceschini – con una delle più avvincenti pagine del repertorio mozartiano come la Sinfonia in mi bemolle maggiore.

Il 10 agosto sarà la volta dell’’EUYO – European Union Youth Orchestra, simbolo dell’aspirazione all’unione dei popoli attraverso la musica. L’Orchestra sarà guidata dal percussionista e direttore spagnolo Gustavo Gimeno, ed eseguirà un programma dedicato a Stravinsky, Strauss, Chausson e Saint-Saëns. Renaud Capuçon sarà il violino solista di questa data.
Il secondo appuntamento, che attende sul podio Gianandrea Noseda (16.08), vede invece l’esecuzione in prima mondiale di Nexus, della compositrice britannica Hannah Kendall e di due veri manifesti della musica moderna, Le Sacre du printemps di Stravinskij e Rapsodia su tema di Paganini di Rachmaninov, partitura che sarà il terreno di gioco perfetto per Jae Hong Park, ultima creatura della famiglia di vincitori del Concorso pianistico Ferruccio Busoni.

La grinta di una nuova generazione di orchestrali e la memoria della vita musicale dell’ultimo secolo si incontrano per due concerti che hanno il sapore di un momento da preservare nel tempo: la GMJO – Gustav Mahler Jugendorchester è pronta ad accogliere sul podio il grande Herbert Blomstedt. Novantaquattro anni, oltre settanta di questi trascorsi sul palcoscenico: ogni sua visita a Bolzano è un privilegio per musicisti e pubblico. Con mano sicura, il direttore d’orchestra svedese guiderà i giovani della GMJO fra le atmosfere febbrili della Settima Sinfonia di Bruckner (22.08) e in un concerto con musiche di Schubert e Sibelius (23.08). Concerto da camera speciale per l’appuntamento Ricordando Theresienstadt (24.08): musicisti della GMJO eseguiranno opere di Erwin Schulhoff ai piedi del muro dell’ex Lager di Bolzano.
La Mahler Academy presenterà il suo Originalklang-Project, dedicato alla ricerca del suono originale di Gustav Mahler. sotto la direzione di Philipp von Steinaecker.
Il 30 agosto la Mahler Academy, insieme a 12 musicisti della Mahler Chamber Orchestra e sotto la direzione di Pablo Heras-Casado, rivolge lo sguardo a Johannes Brahms, compositore di riferimento nella Vienna di Mahler, eseguendone la Seconda Sinfonia. Nel primo tempo, un altro Premio Busoni, Emanuil Ivanov, salito sul gradino più alto del podio nel 2019, si cimenterà nel Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 di Ludwig van Beethoven. E ancora il 2 settembre potremo ascoltare il Mahler Universum, una serie di pillole di musica da camera su strumenti originali che metteranno in scena un’ideale colonna sonora al tempo del grande compositore austriaco.
L’Accademia Mahler di Bolzano ha stretto un’importante partnership con il centro culturale Euregio di Dobbiaco, che negli ultimi anni ha raccolto una collezione unica al mondo costituita dagli strumenti che Mahler aveva acquistato come direttore dell’orchestra della Wiener Hofoper. Proprio a Dobbiaco, dove Mahler compose la sua Nona Sinfonia, i musicisti avranno la possibilità unica di suonare in concerto questi strumenti (8.09) per fare poi tappa a Bolzano (9.09) e Ferrara (10.09).
Al Bolzano Festival Bozen anche il Festival Antiqua. Protagonista il repertorio barocco e antico. In quest’edizione, mistero e sacro diventano la chiave d’accesso ad alcune straordinarie pagine di musica ispirate alle Sacre Scritture. Sottotraccia, i loro “enigmi” tutti da decifrare: dal Veni Domine nell’interpretazione del gruppo vocale Cupertinos (31.07), all’opera di Telemann, Harmonisches Gottes-Dienst, proposta da Accademia Hermans (15.08), fino all’esibizione al portativo della giovane tastierista Catalina Vicens (28.08).
Il gruppo Capella de Ministrers squarcia il velo del mistero che avvolge la controversa figura di Lucrezia Borgia (09.08), mentre Francesco Cera mette in scena un ideale duello al clavicembalo tra Bach e Frescobaldi (10.08). Claudio Astronio e Stefano Molardi sono invece gli architetti di un’inedita trascrizione dei concerti per cembalo e orchestra di Carl Philipp Emanuel Bach (26.08).
E intanto, il vento della gioventù scompiglia le pagine della rassegna, con il violinista Jonas Zschenderlein e il cembalista Alexander von Heissen, talenti che oggi si affacciano sui più importanti palcoscenici d’Europa (12.08). Grande attesa, infine, per il ritorno a Bolzano di Hopkinson Smith, vera icona della musica antica (24.08).
Sempre nel solco della musica antica, è dedicato alla figura di Carlo Broschi – più conosciuto come Farinelli – il concerto dell’Accademia d’archi di Bolzano con il controtenore Valer Barna-Sabadus (18.08).
Busoni Festival & Glocal Piano Project
Nell’estate 2021 si è conclusa la fase finale del Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni con la premiazione del giovane artista coreano Jae Hong Park. Nel 2022 la competizione ritorna dunque ai blocchi di partenza e, dall’inizio di maggio, procederà alla selezione dei candidati che accederanno alla prima fase pubblica nell’ambito del rinnovato Glocal Piano Project (7 – 16.11).
Durante l’estate 2022, con il Busoni Festival le più interessanti voci del pianismo internazionale trovano invece una piattaforma per raccontarsi, in un gioco di specchi fra diverse generazioni ed esperienze musicali.
La musica non è immune alla guerra: vive, respira, assorbe le vicende del mondo. Tre giovani pianisti ucraini, vincitori del Concorso Horowitz e premiati anche al Concorso Busoni, Illia Ovcharenko, Roman Lopatynskyi e Antonii Baryshevskyi, sono i protagonisti di un concerto-omaggio a Vladimir Horowitz, nato a Kiev nel 1903. Alla luce dei drammatici eventi che stanno sconvolgendo l’Ucraina in questi mesi, questa data assume un significato davvero speciale (1.09).
Hanno invece la possibilità di ritornare, questa volta con i propri recital, diversi talenti che si sono distinti nelle edizioni precedenti del Busoni. Fra questi il quarto premio Serena Valluzzi che nel 2021 ha affascinato e convinto pubblico e giuria (02.08). Altra promessa che ha brillato nel corso dell’ultima edizione è la giovane pianista russa Dina Ivanova, Junior Jury Award 2021 (19.08).
Ha vinto invece il leggendario e temutissimo Concorso Chopin di Varsavia Bruce Liu: il pubblico di Bolzano potrà ammirarne il temperamento in un recital presentato da Arthur Szklener, direttore dell’Istituto Nazionale Fryderyk Chopin (2.09).
Con il progetto Skrjabin Marathon (17.08) un’unica serata accoglie tutte le dieci sonate di Skrjabin. Un viaggio antologico, una biografia musicale unica e intensissima che permetterà di conoscere ogni fase della vita artistica del grande compositore e pianista russo. Protagonisti di questo appuntamento, unico nel suo genere, Alexandre Chenorkian, Daumants Liepins, Salih Can Gevrek, Axel Trolese, Luigi Carroccia, lana Suran guidati dal curatore e mentore Louis Lortie che aprirà la serata con un breve speech.

Photo: Marco Borggreve
E infine loro: due icone incontrastate della musica classica che ormai da tempo occupano un posto di riguardo nella ristretta cerchia dei grandi interpreti del pianoforte: Acardi Volodos approda a Festival Busoni con un recital dedicato a Schubert e Schumann (11.08), mentre Grigory Sokolov, ritorna al suo affezionatissimo pubblico bolzanino con un recital incentrato sul più puro sentimento romantico (19.08).
Musica anche nei cortili al Bolzano Festival Bozen il 3 e il 7 agosto e il 3 settembre. La cifra del progetto è semplice, rivolta a tutti: piccole ensemble del Conservatorio Monteverdi di Bolzano si mettono al servizio della città e dei suoi abitanti proponendo brevi concerti all’aria aperta, negli spazi comuni dei condomini. Le note invadono i cortili delle case, offrendo un’occasione per ritrovarsi nel segno della musica.
Per approfondimenti sul programma e biglietti visitare il sito del Bolzano Festival Bozen.