Ti è mai capitato di trovarti fuori città per un concerto o in vacanza e di avere necessità di studiare il pianoforte o il tuo strumento preferito?
Le difficoltà nel reperire informazioni, in questo caso, sono enormi: non esistono guide, liste di sale studio su web o in forma cartacea, gli stessi cittadini ignorano l’esistenza di luoghi dove poter studiare, le scuole sono spesso chiuse ai non iscritti, le difficoltà linguistiche inoltre potrebbero aggravare tale situazione.
Music Traveler vuole venire incontro a tutti gli studenti, professionisti, amatori che hanno bisogno di fare pratica ma non riescono a farlo per i motivi elencati sopra. Attraverso questa app si possono trovare e prenotare tutte le sale studio disponibili, suddivise per strumento, presenti nelle vicinanze del luogo in cui ci troviamo. Music Traveler promette di velocizzare il processo di prenotazione evitando chiamate, e-mail o pagamenti dal vivo: come oramai quasi tutte le app di servizi (vedi Uber) il pagamento avverrà tramite carta di credito o conti virtuali, in maniera anticipata e tramite pochi click.
L’idea, nata da un gruppo di musicisti appassionati e imprenditori amanti della cultura con sede a Vienna e New York, sembra davvero essere ottima. La data di rilascio dell’applicazione è ancora incerta, ma sulla loro pagina Facebook (https://www.facebook.com/MusicTraveler) è possibile seguire da vicino le evoluzioni del progetto.
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Proprio quello che ci vuole! Davvero un’idea azzeccata e di sicuro successo, in grado di fornire finalmente una risposta alle esigenze di chi, come me, si trova spesso lontano da casa e dal suo strumento (il pianoforte), costretto ad una forzata astinenza.
Mi auguro che si arrivi presto a un’implementazione stabile del sistema e che da Vienna si diffonda presto in molte altre città, in Italia e in Europa (magari a cominciare da Milano!).
Garantito che sarò uno dei clienti più affezionati.
Finalmente, bellissima iniziativa. Sarebbe anche bello che nelle grandi città come Torino per esempio, venissero allestite delle sale musica da utilizzare nelle pause di lavoro. Io che lavoravo in città e facevo la pendolare, avevo due ore e trenta di intervallo che avrei voluto impiegare per suonare il pianoforte.