
Nove tracce, nove viaggi, talvolta reali, talvolta onirici, perché proprio ai sogni è legato il recente album che il pianista Manuel Magrini registra in trio con Francesco Ponticelli al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria.
“Dreams”, che esce per la label Encore Music ed è prodotto da Roberto Lioli e Vittorio Bartoli presso il LoaDistrict di Roma, è un percorso che si snoda per le città del mondo che Manuel Magrini ha visitato, ma anche attraverso i luoghi interiori e le suggestioni che un artista quotidianamente vive e che magicamente trasforma in musica.
Il pianista, che ama definirsi più come compositore, ci regala nove tracce che sono sintesi delle sue esperienze formative e artistiche, dei suoi interessi e gusti musicali, un orizzonte vasto che non esclude bensì accoglie musica classica, jazz e molto di più. Il risultato sono nove pezzi in cui non c’è aspetto compositivo che venga tralasciato, dall’articolata purezza delle linee melodiche, come in Manhattan Dream, allo studio armonico e alla complessa poliritmia di brani come Rain in Oslo o Time Flow. A sorpresa Manuel Magrini inserisce nella sua tracklist una rivisitazione Après un rève,del francese Gabriel Fauré, omaggio al compositore, ma anche tributo alla sua formazione accademica e segnale di una vera devozione a questo repertorio.
Il trio funziona come un meccanismo perfetto in cui intersezioni e dialoghi in perfetto equilibrio, valorizzano pienamente la materia compositiva di Magrini. Dal piano solo del precedente “Unexpected” (Encore Music) alla prova in trio, Manuel Magrini continua il suo percorso artistico e noi non vediamo l’ora di saperne ancora qualcosa di più.
Ne abbiamo parlato con l’artista in questa intervista.