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Lezione di Solfeggio n.18 – Segni di Abbreviazione Musicale

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Lezione di Solfeggio n.18 - Segni di Abbreviazione Musicale, 5.0 out of 5 based on 287 ratings

Secoli fa, quando non esistevano computer e tutti gli altri mezzi tecnologici di cui disponiamo oggi, era talvolta indispensabile, nel redigere uno spartito, evitare di riscrivere ogni volta tutte le ripetizioni presenti all’interno del brano. Qui il video con la spiegazione, e sotto potrai trovare la spiegazione per estesa:

video
14:03

 

Uno dei segni più conosciuti, ancora oggi utilizzati, è proprio quello del ritornello.

Questo segno ci permette risparmiare molto tempo e spazio evitando di scrivere per due volte la stessa successione identica di tot battute.

Ci sono altri segni che ci permettono di sottintendere delle abbreviazioni, ma posso dire che, almeno per quanto riguarda le partiture pianistiche, si vedono molto raramente o quasi mai. Ad ogni modo è bene conoscerli.

Distinguiamo principalmente due tipi di segni di abbreviazioni. Quelli che si appongono sulle note e quelli che si mettono nelle battute o a cavallo di queste. Partiamo dai primi.

Una, due, tre o quattro tratti obliqui posti sopra o sotto la nota (se si tratta di una minima o valori più brevi, la linea deve tagliare la gamba della nota) indicano che l’intero valore della figura va suddiviso rispettivamente in crome, semicrome, biscrome e semibiscrome. Per esempio: una semibreve col taglietto, non è altro che l’abbreviazione di questo:

Nella battuta accanto trovi 8 crome, che altro non sono che l’effetto esplicito della breve col taglietto obliquo.

Se troviamo invece due taglietti obliqui su di una minima, allora sta ad indicare che in quel valore (2/4), bisogna ribattere 8 semicrome:

E lo stesso trattamento viene riservato per esempio a una semiminima.

Con lo stesso ragionamento analogo: uno, due o tre tratti obliqui che attraversano la gamba di una croma, indicano che la figura va suddivisa, rispettivamente in semicrome, biscrome o semibiscrome.

Ci sono poi dei simboli che ci indicano l’alternarsi di due suoni (o gruppi di suoni). È il caso per esempio del tremolo. In questo caso, i valori di entrambe le note corrispondono normalmente alla durata complessiva dell’effetto.

In questo caso avremmo l’alternarsi di 8 crome (Sol-Si-Sol-Si-Sol-Si-Sol-Si)

Oppure possiamo trovare un esempio chiarissimo di tremolo di minime nella sonata “Patetica” di Beethoven.

In alcune edizioni, possiamo trovare questo tremolo d’ottava di sinistra, come abbreviazione di tremoli fra due gruppi di due minime per battuta.

E infine abbiamo i segni di replica da mettere anche all’interno di battute. Questi segni vengono utilizzati soprattutto nei manoscritti per indicare le ripetizioni di una figura, di una battuta o di una coppia di battute.

Un segno di replica può essere ripetuto tante volte quante si ripete la figura o la battuta (o coppia di battute). Prendiamo per esempio in considerazione questa trascrizione per pianoforte de “Gloria” di A. Vivaldi per coro e orchestra.

Dove trovi scritto “1” si ha la ripetizione di mezza battuta, grazie sempre al trattino obliquo posto nel terzo e quarto tempo del brano.

Dove trovi scritto “2” hai la ripetizione di 2 battute, poiché il simbolo della ripetizione di battuta

è stato messo a cavallo fra due battute

Dove trovi scritto “3” hai la ripetizione di un solo tempo.

Dove trovi scritto “4” hai la ripetizione dell’intera battuta precedente.

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Sono un pianista a tempo pieno, laureato a pieni voti all'ISSM "G.Puccini" di Gallarate. Adoro condividere le mie esperienze musicali sul web con articoli e video. Insegno pianoforte a coloro che intendono cominciare questa fantastica avventura.

6 COMMENTI

  1. Mi chiamo Gerardo a 16 anni ho studiato musica fino al secondo corso preparatorio di chitarra, ma poi come succede fatto la ragazzina si smette, ora ho 78 anni ma la musica mi piace troppo e cosi ho comprato la fisarmonica perche quando la sento suonare mi fa rabbrividire e cosi ho ripreso a solfeggiare ed a imparare a suonare lo strumento. Finalmente ho trovato uno che sa spiegare molto bene il solfeggio, mi sono incollato al computer e in un giorno mi sono visto tutti i video e scritture e lo farò per molto tempo per ripasso. l’insegnamento e perfetto e come scritto dal metodo di Pasquale Bona Grazie 12/05/2021

  2. complimenti bravissimo nelle spiegazioni ma per chi impara ci vuole molta pratica e qualcuno che lo segue per correggere gli errori

  3. hai una notevole capacità nell’insegnare che ho apprezzato molto, dote non comune; sarebbe necessaria un po più di organicità nella struttura del corso e una esemplificazione maggiore di come solfeggiare. Comunque bravo e grazie per aver messo a disposizione della comunità questi tuoi video

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