
Spesso durante lo studio di un brano o di un esercizio ci siamo imbattuti in una frase o in un gruppo di note particolarmente ostiche. Affrontarle a testa alta diventa un problema: l’esecuzione si trasforma in un’incognita, con il rischio e pericolo di far rivoltare il compositore nella tomba.
In nostro soccorso viene un particolare metodo di studio che prevede l’impiego delle “varianti ritmiche”.
Cosa si intende per varianti ritmiche?
Le varianti ritmiche sono l’esecuzione di un frammento o limitato gruppo di battute di un pezzo mediante l’utilizzo di ritmi differenti, sia per pulsazione sia per valori delle note. Grazie a questa metodologia di studio riusciremo a risolvere nel giro di pochissimo tempo battute di elevata difficoltà tecnica.
Per approfondire l’argomento prendiamo in esame la sonata n.8 di Mozart (k310), verificheremo l’efficacia delle varianti su un passaggio.
Nel primo movimento (Allegro Maestoso) troviamo, nella forma del basso albertino, l’accompagnamento della mano sinistra:
Uno dei classici errori in cui possiamo cadere è quello metronomico. Arrivati a questo gruppo di battute si rallenta in modo netto e marcato a causa di una mancata sicurezza e percezione ritmica. Le battute precedenti infatti hanno gruppi di note dal valore più lento rispetto a queste ultime e il cervello si perde un po’, decelerando.
Ecco che possiamo studiare questo passaggio variando il tempo ed il valore delle note. Le varianti che elencherò sono soltanto alcune delle varianti possibili in quanto ogni maestro elabora strategie più adatte alla situazione, differenziandole secondo ingegno, esperienza e creatività.
1° Variante ritmica – Forte e lento
Impostare il metronomo a 120 bpm, eseguire una semicroma ogni pulsazione. Tutto rigorosamente a mani separate e con la sola mano sinistra. Eseguire le battute facendo attenzione a far cadere la nota durante la pulsazione e a suonare forte, utilizzando le sole dita (evitate di dare peso con l’avanbraccio).
2° Variante di tempo – Aumento della velocità
Aumentare costantemente, dopo ogni esecuzione, il metronomo di 3-5 bpm. Arrivati ad una velocità sostenuta dovrete dimezzare il numero dei bpm e suonare il valore di una croma per ogni pulsazione. Continuate così fino a portare in velocità.
3°Variante ritmica – Nota lunga nota corta
Questa è la variante più conosciuta ed utilizzata. Si tratta di allungare il più possibile la prima nota (anche oltre il tempo riportato in figura) per poi suonare la seconda velocissimamente e allo stesso modo terza e quarta. Nel suonare la nota corta si è soliti dire che l’allievo compie uno scatto, dato che viene suonata così velocemente da sembrare fulminea. All’inizio suoneremo con un tempo lento e con una pulsazione per ogni due note, per poi passare ad una pulsazione per ogni gruppo di 4.
4° Variante ritmica – Nota corta nota lunga
Questa variante è l’alternativa della precedente. Seguire le stesse indicazioni riportate sopra.
5° Variante ritmica – Lento – Veloce
Suoniamo in questa variante un gruppo di note alla metà della velocità (lento) ed il secondo gruppo più veloce (veloce). Accompagnati sempre da un metronomo partiremo con un tempo andante per poi avvicinarci all’allegro. Possiamo anche in questo caso suonare, in una fase iniziale, una croma per ogni pulsazione e poi passare a una semiminima.
6° Variante ritmica – Veloce – Lento
Variante invertita rispetto alla numero 5. Ci comportiamo allo stesso modo.
7° Variante ritmica – Con Terzina
L’applicazione di questa variante segue le indicazioni dette in precedenza.
8° Variante ritmica – Terzina invertita
Uguale alla precedente ma dovrete esegure la terzina nelle prime tre note.
Applichiamo adesso tutte le varianti elencate su tutte le battute evidenziate. Dopo 20 minuti di studio noterete già dei miglioramenti, che saranno apprezzabili dopo una settimana di applicazione.
Per concludere vorrei aggiungere che le varianti ritmiche sono veramente tantissime e ci siamo limitati ad accennare quelle più famose. Da ricordare che su ciascuna variante potrete aumentare la pulsazione a vostro piacimento, anche se il mio consiglio è quello di procedere piano piano, con cautela.
Ho capito come si fanno le variazioni ritmiche. Ma, avrei preferito sentire suonate variazioni di terzine. Grazie.
Ben presto integrerò questo video con un video esplicativo!