Che cosa sono le scale minori (naturali)? e le scale minori armoniche? e quelle melodiche?”
Sono queste le domande che un allievo di pianoforte (ma del resto nello studio di qualsiasi strumento) si dovrebbe porre nello studio delle scale. Molto spesso però le risposte sono confuse o di difficile comprensione. Cercherò in questo post di spiegare la natura delle scale minori in maniera intuitiva,(apportando esempi e video) crearle con il pianoforte e riconoscerle con naturalezza.
La scala minore naturale
Partiamo dalla scala minore naturale.
Nel nostro sistema musicale si utilizzano dei tipi di scale definite “minori”. Essa corrisponde all’antico modo eolio che ha struttura: I – II – bIII -IV – V – bVI – bVII e sequenza intervallare (t = tono, s = semitono) t, s, t, t, s, t, t. Si costruisce quindi aggiungendo un bemolle al III, VI e VII grado alla scala diatonica maggiore.
Ad esempio, applicando la regola, la scala diatonica maggiore di Do:
Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, Do
si trasforma nella minore abbassando di un semitono o ponendo un bemolle su Mi, La il SI (la terza, la sesta e la settima):
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La scala minore naturale viene anche definita come “relativa” minore poiché si riferisce ad una scala maggiore di cui mantiene le alterazioni. Questa scala utilizza le stesse note della scala maggiore relativa, iniziando però dal sesto grado di quest’ultima.
La scala minore naturale di DO è la relativa minore della scala di MIb maggiore.
In pratica la scala di do minore naturale non è nient’altro che la scala di mib suonata dal suo sesto grado.
Da notare è la distanza intervallare tra la maggiore e la relativa scala minore: un tono e mezzo.
Conoscere questa distanza potrà esserci particolarmente utile quando ci verrà chiesto: “scrivi la scala minore (naturale) di Do”.
Potrei infatti, oltre a seguire il metodo tradizionale (bemolle al III, VI e VII grado della scala diatonica), ricercare la tonalità della “relativa maggiore” ed ereditare le alterazioni in chiave.
Perciò la scala minore di Do, che abbiamo visto sopra, avrà tutte le alterazioni della scala diatonica che ha come fondamentale il MI.
Ascoltala:
La scala minore armonica
Dalla sonorità orientaleggiante la scala minore armonica equivale alla scala minore naturale con la settima alzata di un semitono. Ad esempio la scala minore armonica di do è:
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La scala minore melodica
La scala minore melodica invece nella fase ascendente (->) equivale alla scala minore naturale con la sesta e la settima alzate di un semitono, mentre nella fase discendente (<-) la sesta e la settima tornano allo stato naturale (della minore naturale). Ecco il Do minore melodico:
Ascoltala
Propongo infine uno schema molto utile che riassume tutte le alterazioni delle scale minori:
Jazzisti si nasce ,ai voglia a studiare teoria e scale e scalette ,jazzisti veri si contano sulle dita.
Ciao ti chiedo quindi conferma se armonizzo per terze la scala minore armonica e melodica gli accordi cambiano rispetto alla maggiore che con la relativa minore mantiene inalterati gli accordi ? Grazie
Ciao volevo chiederti perché sulle scale del Beyer le scale minori sono in fase ascendente naturali ed in fase discendente melodiche.
Grazie
Buonasera a tutti, io mi sono appena avvicinata allo studio del pianoforte per il momento teorico, a breve inizierò a metterci mano fin ora l’unico dubbio l’ho avuto su questa lezione. Non capisco perchè se un tasto è bemolle solo in fase discendente, nella scala del Sib ascendente gli altri le altre note con l’anterazione non prendono il diesis invece del bemolle. Un altro esempio è la scala melodica del Do che in fase ascendente ha sia bemolle che diesis. Forse non ho ben chiaro il senso di ascendente/discendente? O di bemolle/diesis? O di entrambi? grazie in anticipo per la risposta e soprattutto per aver creato questo sito favoloso
Ciao Sabrina, rileggi con attenzione l’articolo: le scale minori affrontate sono di tre tipologie e ciascuna ha le sue regole di formazione. Fammi sapere se rileggendo hai risolto il tuo dubbio.
Studio musica da quando ho 5 anni (prima canto in coro, poi flauto traverso). Ho 31 anni e ho iniziato solo ora ad avvicinarmi al pianoforte, che ho sempre adorato!
Spiegate molto bene, grazie!!! 🙂
Suono chitarra classica da autodidatta da 15 anni leggo la musica è la eseguo ma sono zero in teorie e non so creare una canzone ad orecchio come devo fare
Potreste mandarmi una foto si solo armonico per favore?
Ciao Marco, le scale minori armoniche le trovi anche alla fine del Metodo Beyer Op.101 o in qualsiasi libro di scale musicali 🙂 .
Utilissimo e di facile comprensione l’ho schema delle scale minori, molte grazie!..
caro Giulio l’ordine delle scale non è corretto infatti le scale iniziano con il la
Cara Sofia, se guardi lo schema finale, vedrai che si parte da Do maggiore e relativa minore (la minore). Poi lo schema si biforca in due direzioni seguendo lo schema del circolo delle quinte. Se non è chiaro qualcosa fammi approfondisci la tua critica che vediamo di chiarire.
trovo molto utile la vs. iniziativa nel campo musicale.domanda:una volta imparate le scale minori che siano armoniche od melodiche ,in che modo vengono applicate nella musica moderna?ossia se accompagno un brano con accordi ,es.do.m. la scala che devo usare è quella armonica oppure quella melodica? lo so brobabilmente ho chiesto una cosa scontata,ma essendo un autodidatta non riesco a venirne a capo. vi auguro un felice anno nuovo ciao .Dino
EI potresti perfavore dirmi quali sono le note nella scala minore armonica e melodica di la minore?? Grazie mille del’aiuto 😉
Ciao Giulio ,più che un commento ho un paio di domande.
Perché le scale minori sono 3 ?
Perché sia la melodica che l’armonica quando le suoni (esempio dal DO al DO ) hai la sensazione che finisco ,mentre la naturale no? (ti dà la sensazione che non debba finire mai)
Ultima domanda a cosa servono le tre diversità delle scale ?
Ciao Maurizio, scusa il ritardo.
Le scale minori NON sono 3. Sono 3 quelle che si studiano nel percorso didattico, poiché si trovano piu’ spesso nei brani di repertorio, ma ne esistono anche altre.
La Melodica e l’Armonica danno una sensazione di conclusione proprio perché il loro 7° Grado è costituito dalla sensibile, ovvero la nota che, all’ interno di una determinata tonalità, si trova un semitono prima della tonica (nota che da il nome alla scala). L’intervallo di semitono, in questo caso, conferisce una sensazione di appagamento e compiutezza all’intera scala. E’ una questione di Fisica e di vibrazioni.
La Naturale non dà la sensazione di conclusione proprio perché il settimo grado non si trova ad un semitono dalla tonica, ma ad un tono, facendo risultare piu’ “duro” questo intervallo.
A cosa servono: sono i tre tipi di scale minori che si trovano piu’ spesso. Comunque la Naturale si attiene al 100% alle alterazioni in chiave, l’armonica nasce per attutire l’intervallo di tono tra la 7° e la tonica, e la melodica per attutire, a sua volta, l’intervallo di un tono e mezzo che nasce dall’ alterazione della Settima.
Concludendo
la si do re mi fa sol la : Naturale
la si do re mi fa sol# la : armonica (si crea il semitono tra 7a e tonica, ma si crea un tono e mezzo tra fa e sol , conferendo così una sonorità esotica)
la si do re mi fa# sol# la : Melodica (abbiamo attutito il tono e mezzo che dava sonorità esotica).
Ciao Giulio,
apprezzerei molto se potessi estendere questa tua chiave di lettura ad altre scale minori.
Per esempio nel modo dorico: 1 2 b3 4 5 6 b7 8 oltre alla mancata sensazione di conclusione (non risolvendo da 7 ad 8) qual’e’ l’effetto del 6 grado non abbassato?
E per il frigio?
Grazie mille!!!
Michele
Sto iniziando lo studio della fisarmonica sistema – piano, ed ho trovato il sistema di come hai spiegato il metodo per distinguere, eseguire e l'utilita' delle scale. Continuero' a seguire questo sito. Premetto che attualmente sono impossibilitato ad esercitarmi sulla pratica dello studio perche' mi trovo all'estero e sono privo dello strumento. Comunque sto approfondendo la teoria specie sulla teoria musicale. Complimenti.
Grazie mille! Torna a farci visita!
Finalmente ho capito! Frequento la musica da più di vent’anni ma non avevo mai fatto teoria musicale.
A quanto ho capito, stando a Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Tonalit%C3%A0_(musica), con la scala armonica si fanno gli accordi.
Ciao
Bravo amministratore, si vede che sei un esperto 🙂
Grazie Gabriele, spero che non resterai deluso in futuro. L’impegno ce lo sto mettendo tutto e presto ci saranno collaboratori che aderiranno al progetto!
Davvero una guida molto esauriente. Visiterò il blog frequentemente per vedere se ci saranno novità!
Complimenti!