La scala cromatica, come suggerisce il nome, è una scala musicale che comprende tutti i dodici semitoni del sistema temperato, in successione.
A differenza delle scale diatoniche, composte da toni e semitoni, la scala cromatica o semitonale è composta da semitoni consecutivi.
Ti ricordo che il semitono è l’intervallo minimo tra due note e nel pianoforte è rappresentato dalla distanza fra i due tasti più vicini.
La scala cromatica è presente in gran parte del repertorio pianistico e classico, ed è quindi fondamentale nell’esecuzione di brani e per lo sviluppo della tecnica pianistica. La scala cromatica, infatti, permette di acquisire agilità e controllo in entrambe le mani.
Ecco un esempio di scala cromatica su un’ottava:
Il video tutorial sulla scala cromatica a cura di Simone Mao
Caratteristiche principali della scala cromatica:
- La scala cromatica si estende, per ogni ottava, per 12 semitoni, con un passaggio ascendente o discendente di 13 posizioni.
- Composta da tutti i semitoni: La scala cromatica si differenzia dalle scale diatoniche, che includono 7 note distanzate per toni e semitoni, per la presenza unicamente di semitoni. Questo significa che la scala cromatica non ha un centro tonale definito e può essere suonata a partire da qualsiasi nota.
- Simmetria e specularità: La scala cromatica è simmetrica e speculare tra le due mani. Questo permette di allenare entrambe le mani contemporaneamente, sviluppando l’agilità e la coordinazione.
- Diteggiature: Esistono diverse diteggiature per la scala cromatica. La diteggiatura classica prevede l’utilizzo del pollice, del secondo e del terzo dito per i tasti bianchi, e del terzo dito per i tasti neri. Ma esistono anche altre diteggiature, che possono essere utilizzate per passaggi più rapidi o per ottenere maggiore velocità, come l’uso del quarto dito seguito dal pollice.
Consigli tecnici per lo studio ed esecuzione:
- Posizione del gomito: Per facilitare l’esecuzione della scala cromatica, è consigliabile posizionare il gomito leggermente più esterno rispetto alla posizione neutra. Questo permette al pollice di avere più spazio di movimento laterale e facilita il raggiungimento delle note successive.
- Tasti neri: I tasti neri non devono essere temuti. È importante immaginarli come degli scalini da salire con fluidità e senza paura di mancarli.
- Pattern e memorizzazione: La scala cromatica può essere memorizzata più facilmente individuando dei pattern all’interno della diteggiatura. Ad esempio, la diteggiatura classica presenta un gruppo di tre note (bianco-bianco-nero) che si ripete throughout the scale.
- Studio costante: Come per qualsiasi altra tecnica pianistica, la padronanza della scala cromatica richiede studio costante e dedizione. Esercitarsi regolarmente con diverse diteggiature e velocità è fondamentale per ottenere un’esecuzione fluida e precisa.
La diteggiatura
La diteggiatura proposta per le mani piccole è (partendo da sol) 1-2-1-2-1-2-3-1-2-1-2-3-4 per poi discendere “a specchio”. In pratica il terzo dito viene utilizzato unicamente sul FA# e sul DO#.
Nella diteggiatura più usata, invece, il passaggio è tra primo e terzo dito. Sempre partendo da SOL abbiamo 1-3-1-3-1-2-3-1-3-1-2-3-4.
Sull’hanon, all’esercizio 40 affrontiamo così la scala cromatica. Prendi spunto da questa soluzione per la diteggiatura.
Esercizi per studiare la scala cromatica
Ci sono alcuni esercizi tratti dai metodi più conosciuti che sono molto utili per studiare e imparare la scala cromatica.
Introduzione alla scala cromatica del Beyer
Gradus ad parnassum di Clementi II libro studio n.58
Pozzoli Studi di media difficoltà – studio n.18
Pozzoli 24 studi di facile meccanismo – studio n.24
II Studio di Chopin op.10
Conclusione
La scala cromatica è uno strumento fondamentale per il pianista. La sua padronanza permette di suonare molti passaggi del repertorio pianistico, migliorare l’agilità, la coordinazione e il controllo delle mani. L’utilizzo di diverse diteggiature e l’applicazione di alcuni consigli tecnici possono facilitare l’apprendimento e la pratica di questa scala.