Lo sapevate che esistono anche gli ictus in musica? Per chi non ne fosse a conoscenza è molto facile intuire cosa sono. Ictus infatti deriva dal greco ” colpo ” che rapportato alla musica sono gli accenti musicali. La musica è fatta di accenti, infatti a seconda della disposizione di questi all’ interno di una battuta o di un discorso musicale, possiamo concludere che questo sia un ritmo tetico, anacrustico o acefalo. Ora vediamo nel dettaglio questi ritmi.
Ritmo Tetico
Si ha ritmo tetico quando la frase musicale inizia sul primo tempo forte della battuta:
In un tempo di 2/4, l’ accento va sul primo tempo mentre il secondo è in levare. La frase musicale inizia sul battere che corrisponde all’accento naturale della battuta. Perciò si ha un ritmo tetico.
Ritmo Anacrustico
Si ha ritmo anacrustico quando la frase musicale inizia in levare:
In questo caso il quarto del primo esempio è considerato come l’ ultimo quarto della battuta e non come il primo, sottointendendo che prima di quello ci sia una pausa da 3/4. La stessa cosa vale per il secondo esempio, dove il Si da un ottavo è considerato come l’ ultimo della prima battuta che è in levare (sapendo che in una battuta da 4/4 abbiamo 4 tempi, di cui solo il primo è in battere e gli altri 3 in levare).
Ritmo Acefalo
Si ha ritmo acefalo quando la frase musicale inizia con una pausa che corrisponde al tempo forte della battuta:
La differenza sostanziale tra il ritmo acefalo e quello anacrustico, sta nel fatto che in quello acefalo le pause sono materialmente visibili. Ma lo sono perché queste (o questa) fanno parte della frase musicale e quindi quasi sicuramente le ritroveremo in seguito (come nell’ esempio di sopra).
Mentre le pause iniziali del ritmo anacrustico non le ritroveremo dato che quelle pause sono escluse dal tema musicale.
Ma il ritmo anacrustico non è la stessa cosa della sincope?
Anche la sincope è uno spostamento di accento.
il ritmo anacrusico non è uno spostamento di accento, è l’inizio di una frase nell’ultimo tempo della battuta precedente 🙂