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J.S.BACH, The French Suites BWV 812-817, RAMIN BAHRAMI (Decca, 2010)

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J.S.BACH, The French Suites BWV 812-817, RAMIN BAHRAMI (Decca, 2010), 5.0 out of 5 based on 288 ratings

A chi si chiede com’è possibile trasformare un testo fondamentale della letteratura pianistica e didattica in un’opera d’arte musicale attuale e fresca, suggerisco di ascoltare questa incisione delle “Suites francesi” di Bach realizzata dal pianista iraniano Ramin Bahrami.

Bahrami, che ha avuto illustri maestri in Piero Rattalino e Rosalyn Tureck, solo per citarne alcuni, ha fatto del suo amore per la musica di Bach un work in progress che si è snodato attraverso altre sue celebri incisioni, delle “Variazioni Goldberg” ad esempio, fino ad approdare  a questa ultima fatica discografica.

Ascoltando le Suites siamo immediatamente colpiti da una tecnica impeccabile, una limpidezza di tocco che emerge anche nella sobria e nitida esecuzione degli abbellimenti, una spiccata predilezione e familiarità con il linguaggio contrappuntistico. Ma è altro ciò che rende questa esecuzione speciale.

Bahrami mostra di aver abbracciato l’arte del compositore di Eisenach in maniera assoluta e sincera, una passione dell’uomo oltre che del pianista, che si avverte in ognuna delle parti che compongono queste suites.

Bahrami è emozionato ed emozionante, riesce a trasmettere una varietà e una ricchezza di espressione che vanno a modularsi sulla singola tonalità delle Suites. Il pianista dà ad ogni brano un carattere, traspone la propria individualità in questa musica, muovendosi con disinvoltura tra la struttura perfetta della scrittura di Bach e una spinta interiore a plasmare questa scrittura secondo i dettami della propria sensibilità. E così abbiamo la festosità, il languore, la solennità, la malinconia, una gamma di sfumature emotive differenti che arricchiscono la già superba architettura bachiana. Bahrami suona Bach e si percepisce chiaramente che non lo fa solipsisticamente, piuttosto dialoga con il suo pubblico, lo rende partecipe della magia musicale in atto, di ciò che possiamo semplicemente chiamare bellezza.

Due novità interessanti legate a questa incisione. L’edizione delle Suites francesi suonata da Bahrami è quella di H. N. Gerber, che prevede l’aggiunta del Preludio in mi maggiore del primo volume del “Clavicembalo ben temperato” a introdurre la sesta suite. Inoltre, in questa incisione della Decca, le Suites sono tutte contenute in un unico cd.

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