- J. S. Bach
Emarginato e incompreso dalla cultura del tempo, J. S. Bach ebbe modo di guardare profondamente nel proprio animo e di trovare nella fede religiosa la più alta ispirazione. Nacquero così capolavori come preludio e fuga n.1 bwv 846 del 1° libro del Clavicembalo ben temperato, partitura che ha suscitato in me una forte emozione, la sua melodia paragonata ad una romantica poesia con una timbrica altalenante come le nostre emozioni. Ne sono rimasto colpito al punto da farmi emozionare ad ogni singola nota. Il pezzo, eseguito alla “perfezione”, dovrebbe essere uno studio da sesto anno, ma io mi sono intestardito e l’ho voluto affrontare dopo due anni di studio del piano! Ma lo sappiamo tutti che volere è potere! Purtroppo con leggero disappunto della mia Prof.ssa… perchè anche con tutto l’impegno possibile, essendo di media difficoltà è facile incappare in errori d’esecuzione.
Che ne dite di testare le vostre capacità e sensibilità su questo pezzo del mio unico maestro Bach? cliccate qui per scaricare gratis lo spartito.
E la migliore esecuzione, a mio avviso, registrata è quella del Grande “Glenn Gould”, guarda il video.

Conosco il pezzo bellissimo che eseguo a memoria. Credo piuttosto bene. L’ho imparato molto facilmente anni fa. Perché non so leggere la musica. Suono a orecchio. Mi si dice che sono bravo. Lo so. Anche con il jazz oltre che con classica. Ormai a quasi 80 anni non posso cominciare a studiare come vorrebbe farmi fare un amico grande famoso insegnante di piano. Mi basta eseguire bene per me. Mi consolo pensando che la storia è piena di ottimi pianisti che suonavano senza leggere e conoscere le note.
E’ da un po che apro pagine a caso per cercare di scaricare gli spartiti ma non li trovo! Cosa posso fare?
io sto finendo di studiare la fuga è bella difficile 4 voci belle toste
In alcuni video su youtube ho visto che gli esecutori iniziano la fuga con la mano sinistra e questo un po’ mi ha rincuorato. Quando ho letto quest’articolo e scaricato lo spartito mi sono impressionato! Sicuramente suono il pianoforte da troppo poco tempo per poter affrontare quest’opera (almeno per quanto mi riguarda, poi tutto è soggettivo), ma quando ho visto lo spartito della fuga mi sono incuriosito troppo e volevo sapere qualcosina sulla tecnica di esecuzione, ecco. Ciaoe grazie.
Se può esserti d’aiuto, cito il commento del Tagliapietra (curatore dell’edizione Ricordi): “La natura prevalentemente diatonica del tema predispone l’elaborazione della fuga in forma di “stretti”. Questi cominciano subito nella 2a parte: nel primo periodo le entrate tematiche nella forma di stretto avvengono fra due parti, nel secondo ad intensificazione del primo fra tre parti.”
La mia impressione personale è che non servano mani troppo grandi, ma capaci di suonare insieme più parti (che svolgono temi melodici indipendenti)… almeno credo! Buona fortuna!
salve a tutti. Innanzitutto complimenti per il sito, davvero utile e pieno di informazioni interssanti! volevo sapere una cosa riguardo alla fuga del C.B.T. Ogni mano esegue due voci? Anche nel preludio ho visto che nella chiave di fa viene scritta una sola nota mentre le altre sono in chiave di sol. Volevo avere dei consigli su come avvicinarmi alla fuga. Mi sa però che ho le mani un po’ piccole. Ora come ora non ho la possibilità di parlarne con il mio insegnante, quindi chiedo a voi. Grazie.
In effetti la fuga suonata da Gould con la nota maestria e il gusto per lo “staccato”, fa risaltare il tema del contrappunto, come in tutte le fughe bachiane. Molto difficile, per me quasi impossibile al livello che mi ritrovo ora, dopo venti anni di inattività musicale…
Ciao Carlo, hai ragione omettevo di estendere il tutto alla fuga n.1 non è colpa mia se il programma min.le prevede Il Clavicembalo ben Tempertato al 6° anno . Sono felice per te del fatto che sei nelle mani giuste didatticamente parlando in modo da poter ottimizzare i tempi come dice Giulio che pazientemente mi segue negli studi al seguito della Prof.ssa, che data la sua esperienza riteneva prematuro farmi avvicinare a quello che è considerato un monumento didattico per i pianisti “Il Clavicenbalo ben temperato” Comunque scusami se ho dato l’impressione di essere uno che ha eseguito chi sa’ cosa al 2° anno non era nelle mie intenzioni passare per borioso volevo solo dare un segnale positivo per chi si avvicina allo studio del pianoforte e poi magari si demoralizza per le eventuali difficolta’ del pezzo eseguito con la sua timbrica originale. Sono felice di sapere che molte persone si avvicinano al pianoforte nella maniera giusta in modo da essere consci che non è tempo sprecato. Comunque di fatto sei un buon osservatore grazie per avermi scritto a risentirci Ciro.
Ciao Carlo. Non appena Ciro si sarà rimesso vedrai che il post sarà modificato anche secondo le tue indicazioni.
Grazie per l’attenzione e spero che tu sia sempre vigile (io inizio ad essere vecchio :D).
A presto!
ciao Ciro,
sono Carlo, 42 anni e da due mesi studente di piano. ho gia’ scritto un commento per un post di Giulio, e volevo estendere a te i complimenti che ho fatto a lui.
stavolta pero’ sono in (quasi) totale disaccordo su quanto scrivi.
premetto che, come te, considero il preludio in do di Bach un capolavoro con la ‘C’, anzi con tutte le lettere, maiuscole!, e mi emoziono ogni volta che lo suono… ebbene si’, sono in grado di suonarlo, e da ben prima di ‘compiere’ due mesi di studio (e il maestro non mi ha mica scoraggiato!): certo, non ‘alla perfezione’, ma fedele quanto basta per renderne sia pur parzialmente la bellezza.
Detto questo, ho trovato discutibile quasi tutto del tuo post:
1) il presentarlo come un pezzo che, suonato ‘alla perfezione e’ roba del sesto anno’… e allora l’impromptu op. 90 n.3 di schubert, che e’ poi il mio sogno proibito nel cassetto, e che e’ ufficialmente materiale da quinto anno, dovrebbe essere suonato al 30-imo?
2) il dire che anche dopo due anni di studio resta un pezzo difficile con errori da fare: in realta’, e’ un pezzo tecnicamente poco difficile (niente polifonie, sempre due sole note con la sinistra, ecc.) e che varrebbe la pena proporre, incoraggiandoli a provare, ai poco esperti: ti assicuro che quando mi viene da scoraggiarmi per qualche esercizio un po’ difficile che non mi viene bene, riprodurre (con qualche difetto…) questa melodia mi tira su di botto, e alla grande 🙂
3) il non evidenziare adeguatamente che sia lo spartito che il video sono riferite al preludiuo *E* alla fuga n. 1, che effettivamente e’ un altro paio di maniche -ma nessuno obbliga a suonare entrambi i brani!!!
vabbe’, puo’ capitare un piccolo scivolone, e certo non inficia la mia stima per te e giulio.
sempre avanti tutta!!!
ciao
Carlo
Caro Carlo io sono uno studente di quarto anno di pianoforte e ho suonato e continuo a suonare nei matrimoni questo magnifico preludio che poi è una poesia vera e propria!! Ho avuto anche modo di suonarlo con violino e flauto in diversi momenti e ti posso garantire che anche se la sinistra non è difficile ci vuole tanto studio per portarlo ad una corretta pedalizzazione e una corretta esecuzione delle dinamiche !! io amo molto Bach e non è certo un facile autore ma per eseguirlo bene bisogna avere inanzitutto molta pazienza ma anche tanta tecnica !! Con stima e rispetto ma non concordo con il tuo commento