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« Metodo efficace con cui si presenta in forma chiara agli appassionati del clavicembalo e soprattutto a coloro che sono desiderosi di apprendere, non soltanto come si suona correttamente a due voci, ma anche come si può arrivare, man mano che l’allievo progredisce, a far buon uso di tre voci obbligate e ottenere così non soltanto delle buone invenzioni, ma poterle pure bene eseguire e soprattutto acquistare l’arte del cantabile e il gusto della composizione » Johann Sebastian Bach, 1723. |
Johann Sebastian Bach inizia a comporre le invenzioni a due voci a Köthen il 22 gennaio 1720 per il proprio nipote. Le chiama un primo momento”preamboli e fantasie”. Poi al termine di una seconda rielaborazione, tra le tante modifiche (quasi esclusivamente in abbellimenti) le rinomina in “Invenzioni e Sinfonie“.
Le invenzioni a due voci e le sinfonie sono 15 ciascuna e sono suddivise per tonalità, secondo il seguente schema:
BWV | Invenzioni | BWV | Sinfonie |
---|---|---|---|
BWV 772 | N.1 – Do maggiore | BWV 787 | N.1 – Do maggiore |
BWV 773 | N.2 – Do minore | BWV 788 | N.2 – Do minore |
BWV 774 | N.3 – Re maggiore | BWV 789 | N.3 – Re maggiore |
BWV 775 | N.4 – Re minore | BWV 790 | N.4 – Re minore |
BWV 776 | N.5 – Mi bem maggiore | BWV 791 | N.5 – Mi bem maggiore |
BWV 777 | N.6 – Mi maggiore | BWV 792 | N.6 – Mi maggiore |
BWV 778 | N.7 – Mi minore | BWV 793 | N.7 – Mi minore |
BWV 779 | N.8 – Fa maggiore | BWV 794 | N.8 – Fa maggiore |
BWV 780 | N.9 – Fa minore | BWV 795 | N.9 – Fa minore |
BWV 781 | N.10 – Sol maggiore | BWV 796 | N.10 – Sol maggiore |
BWV 782 | N.11 – Sol minore | BWV 797 | N.11 – Sol minore |
BWV 783 | N.12 – La maggiore | BWV 798 | N.12 – La maggiore |
BWV 784 | N.13 – La minore | BWV 799 | N.13 – La minore |
BWV 785 | N.14 – Si bem maggiore | BWV 800 | N.14 – Si bem maggiore |
BWV 786 | N.15 – Si minore | BWV 801 | N.15 – Si minore |
Per il nostro studio, ci dedicheremo solo alle invenzioni a due voci che sebbene sembrino semplici, sono tuttaltro che intuitive. La mente geniale di Bach ha messo insieme, in ciascuna invenzione, due voci, ovvero due melodie che si muovono in maniera indipendente, si intrecciano, comunicano in modo giocoso fra di loro, dando al pezzo unità e compattezza.
Allo stesso tempo le due mani acquistano indipendenza, perchè ciascuna suona una linea melodica diversa. Proprio per questo le invenzioni a due voci, come molta della musica di Bach, viene consigliata per l’acquisizione dell’indipendenza delle mani.
Ma non solo. Grazie a Bach, mano sinistra e destra acquisiscono la stessa velocità, precisione e agilità. Dal punto di vista mentale i benefici sono evidenti: due discorsi da tenere contemporaneamente richiedono attenzione, precisione e operazioni mentali contemporanee. Sopratutto quando sono fatti in lingue diverse, tutte le tonalità “bianche” maggiori e minori.
Esse ti renderanno come un processore a doppio core, operereai in multitasking senza accorgertene. Occorre pazienza e fatica, ma io ti darò una mano: ogni 2 settimane proporrò assieme a Christian una lezione sulle invenzione a due voci. Studieremo assieme attraverso una buona analisi teorica e pratica, per ottenere i meglio da te stesso.
Scarica lo spartito delle invenzioni a due voci qua
Download invenzioni a due voci
E allora? Buttiamoci in questa avventura 😉
Tutti gli articoli della serie
- Introduzione alle Invenzioni a due voci di Bach Lezione n.301 (This post)
- Bach – Invenzioni a due voci la n.1 Lezione n.302
- Bach – Invenzioni a due voci n.2 Lezione 303
io sto provando a studiare le invenzioni oggi, dopo 25 anni di live music come concertista blues, jazz. prima di tutto complimentissimi a Giulio e a Christian, che come vedete a distanza di anni il vostro sito serve di continuo.
Per Bach, beh il vero inventore del Be Bop (Charlie Parker, Dizzy Gillespie, ecc. ecc.) è indiscussamente lui…..
CHE GENIO!!!!
Grazie di cuore. Evviva Bach 🙂
Grande, Paolo! Continua così! Grazie a te di seguirci ancora!
“Bach inventore del Bebop”… ma per favore! Una delle sue invenzioni è più profonda di tutte le incisioni di Parker.
io credo che non bisogni sopravvalutarle troppe le invenzioni almeno quelle a due voci, io ho iniziato a suonare due anni fa e il mio M° me ne ha fatta studiare una già il primo anno da fare ad un saggio, certo non sono semplicissime ma con un po di impegno e costanza le si possono fare abbastanza presto se si ha dato fin da subito una buona impostazione alla mano e se si ha sviluppato una certa tecnica. ovviamente per tutto ma soprattutto in bach serve costanza e impegno (e voglia aggiungerei)
😀
Si, come hanno detto Christian e Giulio, dipende da COME STUDI. Se fai una mezz’oretta al giorno e manco tutti i giorni, allora tra 5-6 anni foooorse potrai aprire un libro di invenzioni, altrimenti “bastano” molti meno anni, dipende dalla tua disponibilità, voglia di fare e anche un pizzico di talento…
ciao!!! be..io li sto facendo gia da due annetti…sembrano apparentemente semplici..anzi per la verità.. a me nemmeno lo sembrano..all’inizio sarà pure fisicamente stancante..ma con il passare del tempo si capirà a cosa sia servito BACH!! io non lo amavo molto all’inizio..ma..è stato un genio! di solito le invenzioni a due voci..si iniziano al secondo anno, in contemporanea con le suites francesi..per poi passare verso il 5 anno..alle invenzioni a 3 voci e suites inglesi..o almeno..io sto facendo cosi!
be,.,direi tempo al tempo tutto si fa! ci vuole grande passione , anche forza di volontà!!!
complimenti ancora a giulio e christian ! 🙂
Ciao! Credo che per eseguirle bene servano almeno 3 anni di studio del pianoforte. Per studio intendo uno studio di quelli seri, con almeno 4-5 ore di pianoforte al giorno.
Altrimenti possono passare anche più anni, come nel mio caso eheh 😛
Grazie Antonio! @[email protected] mah, secondo me per eseguirle bene ci vogliono 3-4 annetti belli e buoni 🙂
@ _ginko_
Le invenzioni a due voci fanno parte dei programmi di 3 anno circa di Conservatorio, anche se è una scelta che varia da conservatorio in conservatorio.
Penso che con uno studio intenso servono 2-3 anni se non di più, dipende dallo studio.
Complimenti a Giulio e a Christian per questo sito, in particolare per gli aspetti tecnico-teorici.
Avendo cominciato ora lo studio del pianoforte, più o meno tra quanti anni sarò in grado di suonarne una?