
Intervista a Luigi Campoccia
a cura di Giulio Cinelli e Paola Parri
La biografia artistica di Luigi Campoccia, pianista jazz,compositore, arrangiatore è lunga e complessa, articolata in una serie di esperienze così differenti che lo hanno reso artista versatile, eclettico, completo. Dalla lunga militanza nel gruppo storico di Giorgio Gaber al suo lavoro in teatro, dalla passione per il jazz alle numerose incisioni discografiche, Luigi Campoccia ha dimostrato, con il suo lavoro, come la musica possa liberamente circolare senza limiti di genere, come possa a ragione definirsi un linguaggio universale privo di confini. Attualmente titolare della cattedra di pianoforte presso la Fondazione Siena Jazz-Accademia Nazionale del Jazz, direttore artistico del Mediterraneo Jazz Festival all’Isola d’Elba, ha da poco pubblicato il suo ultimo lavoro in studio: “On the Way to Damascus”. Curiosità culturale, apertura mentale e capacità di guardare attraverso e oltre le molteplici espressioni musicali legate a culture differenti sono stati motore di questo valido lavoro discografico che si contraddistingue per originalità e innovazione.
Abbiamo incontrato Luigi Campoccia per saperne un po’ di più e alla fine “On the way to Damascus” è diventato pretesto, punto di partenza per parlare della sua visione più generale della musica e della sua esperienza come pianista e compositore. Il risultato è la video-intervista che potete vedere qui di seguito.

Pianosolo.it desidera ringraziare in maniera particolare Franco Caroni, Presidente della Fondazione Siena Jazz, per l’ospitalità e la disponibilità, e tutta la Fondazione.
Per conoscere in maniera più approfondita la biografia e la musica di Luigi Campoccia vi invitiamo a visitare il suo sito http://www.luigicampoccia.com/
Bella intervista, complimenti ! , considero interessante e notevole l'inserimento degli elementi esplicativi fatti in post-produzione (senza nascondere l'intervistato) che offrono chiarimenti, spunti ed ulteriori conoscenze senza creare interruzione nel flusso del lavoro.
Grazie mille. E' stato un lungo lavoro, abbiamo imparato moltissimo da questa esperienza. Il prossimo sarà ancora più ponderato ed innovativo 🙂
E' un grande Luigi! Mi è piaciuta molto quest'intervista, soprattutto perchè è diretto e schietto. Mi è piaciuto molto quando ha detto che non crede di poter comporre solo vedendo un tramonto. Certo, questo ti dà l'ispirazione ma per comporre devi utilizzare tutte le tecniche di composizione che conosci, devi decidere da dove partire e dove arrivare, altrimenti si ottiene qualcosa di "astratto" …
Complimenti!