Il glissando è un altro degli abbellimenti che troviamo in partitura e che prende il suo nome dal francese “glisser”, ossia scivolare. Difatti in pratica si tratta di un veloce movimento in velocità che tocca una serie di tasti del pianoforte, un movimento ascendente o discendente sui tasti bianchi o sui tasti neri.
COME SI RAPPRESENTA
Il glissando è molto presente nel repertorio del Novecento, in particolare nel repertorio francese o russo, ma può trovarsi anche nella musica di stampo classico.
Graficamente il glissando è rappresentato in diversi modi.
Potremo trovare una linea ondulata che diagonalmente unisce due note ad altezze diverse
Oppure un tratto lungo tra note di altezze diverse con la scritta glis.
O ancora possiamo trovare dei glissando che sono rappresentati con la scrittura di tutte le note che devono essere eseguite.
COME SI ESEGUE
Trattandosi di abbellimento, di un effetto, nell’esecuzione consiglio di non fossilizzarsi sull’esecuzione di tutte le note nota per nota, piuttosto di pensare che si tratta appunto di un effetto.
Molto spesso sullo spartito troviamo indicate la nota di inizio e la nota di fine del glissando, cosa necessaria a farci comprendere cosa ci sta richiedendo il compositore.
Sul pianoforte il glissando può essere su tasti bianchi o su tasti neri. È impossibile trovare un glissando che includa contemporaneamente tasti bianchi e neri, pertanto non è un effetto legato alla tonalità.
COME STUDIARE IL GLISSANDO
A seconda di quanto richiesto dalla partitura, ossia glissando ascendente o discendente, glissando su tasti bianchi o tasti neri, dovremo studiare una tecnica per l’esecuzione che sia confortevole per la nostra mano, perché può essere abbastanza faticoso da realizzare sulla tastiera del pianoforte.
Nello studio dobbiamo imparare a distribuire equamente il peso tra le dita coinvolte.
Consiglio di iniziare lentamente dalla nota più bassa sulla tastiera con la mano destra, toccando la tastiera con il dorso della mano e cercando di distribuire questo contatto tra secondo, terzo e quarto dito all’altezza della falangetta e dell’unghia in senso ascendente. Per tornare indietro, in senso dunque discendente, useremo la mano sinistra.
Per esercitarci possiamo anche andare dal basso verso l’alto sulla tastiera con la stessa mano e usare l’altra successivamente in maniera analoga in entrambi i sensi.
Quando eseguiamo il glissando in senso discendente possiamo usare la parte laterale interna del pollice e indice uniti all’altezza della falangetta.
Quando il glissando è da eseguirsi sui tasti neri lo spazio tra i tasti rende più difficoltosa l’esecuzione.
Un sistema per studiare un glissando di precisione come quello scritto da Clementi nell’esempio del video è di individuare la distanza esatta sulla tastiera ed esercitarsi, senza andare avanti, esclusivamente sull’abbellimento. Può accadere, ai primi tentativi, di andare oltre la distanza indicata in partitura, e in questo caso un esercizio utile a superare la difficoltà è di considerare la distanza di due ottave e di suonare un glissando dal do al do prima, dal re al re e via dicendo in senso ascendente e poi con l’altra mano in senso discendente.
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bellissima lezione. Grazie