
In riferimento alla lezione sulle quadriadi andremo avanti sempre nella stessa direzione, secondo un percorso meno classico e sicuramente più pratico. Tralasciando argomenti delicati come tonale, modale ecc… che approfondiremo in seguito, andremo a toccare quelle nozioni che ci permetteranno di orientarci su spartiti con accordi e note, ovvero dove la voce della mano sinistra è assente ma sono presenti comunque delle indicazioni armoniche (sconosciute ai più). Vi renderete il conto che sarà proprio il Jazz a spianare la strada e a farci raggiungere questo prezioso obiettivo.
Veniamo al dunque. Siete riusciti a risolvere l’esercizio proposto nella lezione precedente?
In caso affermativo, potrete proseguire con questa lezione.
La posizione che abbiamo proposto è quella fondamentale. Ogni intervallo dell’accordo però può essere invertito offrendo delle sonorità nuove, posizioni più comode e pratiche nei passaggi veloci, note cantate che rinforzano e rendono più ricche e variegate le possibilità armoniche. Ogni intervallo dell’accordo puo’ essere “invertito” semplicemente portando la nota più grave all’ottava successiva.

L’esempio mostra l’accordo di CMaj7 (do-mi-sol-si) rivoltato nella posizione 6/5 in cui il do viene portato all’ottava successiva. Il 6 ed il 5 stanno ad indicare l’intervallo creato tra la nota piu’ grave ( il MI) e la settima e la tonica.
Lo stesso concetto si applica con il rivolto 4/3 e 2.

Avete capito?
Esercitatevi quanto potete, date un’occhiata anche agli esercizi proposti.
Per qualsiasi domanda sono a vostra disposizione!
Tutti gli articoli della serie
- Programma di studio per il Piano-jazz
- Le quadriadi – cosa sono, come si formano e come si scrivono? – Armonia Jazz n.1
- I rivolti delle quadriadi – Lezione Jazz n.2 (This post)
- Accordi sui gradi della scala Lezione jazz n.3
- I primi pezzi jazz – Lezione Jazz n.4
- Le Tensioni - Lezione Jazz n.5
- Gli accordi d’effetto – lezione jazz n. 7
- L’esecuzione di un pezzo Jazz – Lezione n.8
- Giro Blues in fa ed in tutte le tonalità – Lezione jazz n.9
- Accompagnamento con i bicordi - Lezione Jazz n.10
- Blues Patterns – Lezione Jazz n.11
- Lo swing, una definizione impossibile - Lezione di Jazz n.12
- Il Walking Bass
- I voicing a 4 voci, accompagnamento per la mano sinistra - Lezione di Jazz n.14
- I modi e l'improvvisazione - Lezione n.15
- Analisi armonica di "I Can't get started" al fine di improvvisare - Lezione Jazz n.16
Giulio credo che nel commento dell’ ottobre 28th, 2012 alle 18:10 ….”C maj 7 in posizione 4/3 significa che tra la nota più grave (mi) c’è una quarta alla tonica (do) e una terza alla settima (si).”……. penso volessi dire che la nota più grave è il (sol)…siamo nel secondo rivolto…
Certo! Ho corretto… grazie!
ringrazio tutti sono davvero all’inizio, per me il piano è un tabù ho sempre suonato la chitarra, ma mi sto appassionando al piano e credo che questo sito sia proprio quello che cercavo. di nuovo grazie.
Grazie a te caro Francesco. A presto!
Quindi E7 B5 sarebbe
Mi Sol Si b Re?
luca dovrebbe essere Mi Sol# Sib Re
Giusto, in posizione fondamentale.
Potresti spiegarmi meglio cosa significano il 6/5 oppure 4/3? Ho capito il concetto di rivolto e praticamente riesco a farlo, ma non ho capito come denominare i rivolti con questi numeri, grazie in anticipo
Ciao Vincenzo, quei numeri stanno ad indicare l’intervallo creato fra la nota più grave la settima e la tonica.
C maj 7 in posizione 4/3 significa che tra la nota più grave (sol) c’è una quarta alla tonica (do) e una terza alla settima (si).