
(Articolo realizzato da Maurizio). Nella scorsa lezione abbiamo parlato delle tensioni e cioè di quelle note che si aggiungono alla triade fondamentale di un accordo dando all’accordo stesso particolare colore.
In questa lezione, vorrei continuare a trattare degli accordi nel jazz e in particolare di quelli che presentano particolari sonorità a causa della modificazione di una delle note che compongono l’accordo stesso.
Nel jazz questo tipo di accordi sono generalmente chiamati “d’effetto”.
Nell’ambito degli accordi d’effetto troviamo innanzitutto gli accordi sospesi.
Si chiamano in tal modo perché, nell’armonia tradizionale, questi accordi tendono a risolvere su un successivo accordo (in questo senso, l’accordo è “sospeso” finché non risolve sull’accordo successivo). Nel jazz la necessità di questa risoluzione generalmente non viene sentita ed è possibile trovare brani con accordi sospesi che vengono mantenuti per diverse battute.
L’accordo sospeso più famoso è certamente il sus4 (di quarta sospesa).
È un accordo a quattro voci, che sostituisce alla triade fondamentale, la terza con la quarta. Le note che lo compongono sono dunque la tonica, la quarta, la quinta e la settima bemolle.
Nella figura qui sotto, viene ad esempio, mostrato l’accordo di Csus4.
La mancanza della terza fa si che l’accordo sospeso non sia né maggiore né minore.
Potete trovare scritto l’accordo di sus4 in vari modi. Nel caso dell’accordo di Sol ad esempio potete trovare l’accordo scritto come Gsus4, F/G o D-7/G.
L’ultima formulazione non fa altro che descrivere la funzione stessa dell’accordo sospeso perché quest’ultimo è come una progressione II-V contenuta in un solo accordo (tant’è che risolve poi, quasi sempre, sul I grado, come mostrato nella figura qui sopra).
Nella progressione II-V-I l’accordo di quarta sospesa è di solito utilizzato nel V grado (cfr. l’esempio che segue in cui si è sostituito all’accordo di C7 l’accordo di Gm7/C che non è altro che l’accordo di Csus4).
Le tensioni possibili su questo tipo di accordo sono la 9, l’11 e la 13.
Un pezzo jazz in cui trovate diversi accordi sospesi è “Maiden Voyage” di Herbie Hancock’s che vi suggerisco di sentire (http://www.youtube.com/watch?v=hwmRQ0PBtXU).
Tra gli accordi d’effetto rientra poi sicuramente anche l’accordo di 6.
È un accordo a tre voci che aggiunge alla quinta, anche la sesta. L’accordo è dunque composto dalla tonica, dalla terza, dalla quinta e dalla sesta.
In questo modo nell’accordo si creano due tritoni (tra C e G e tra A e E).
L’accordo di sesta viene utilizzato di solito al I e al IV grado, in sostituzione degli accordi di maj7.
Le tensioni più utilizzate su questo tipo di accordo sono la 7, la 9 e la 11diesis.
La sesta non crea instabilità (anzi crea un senso di riposto) e quindi non è considerata una tensione.
Un pezzo jazz in cui potete trovare l’accordo di sesta è “Misty” di Errol Garner in cui l’accordo di chiusura è proprio un Eb6 (a dimostrazione del fatto che questo tipo di accordo non crea un’instabilità che deve risolvere su un successivo accordo) Di “Misty” potete trovare la versione originale su http://www.youtube.com/watch?v=P_tAU3GM9XI.
Acquisendo padronanza delle quadriadi, delle tensioni e di questi accordi d’effetto, avrete già la possibilità di cimentarvi nel suonare i brani standard del vostro Real Book
Tutti gli articoli della serie
- Programma di studio per il Piano-jazz
- Le quadriadi – cosa sono, come si formano e come si scrivono? – Armonia Jazz n.1
- I rivolti delle quadriadi – Lezione Jazz n.2
- Accordi sui gradi della scala Lezione jazz n.3
- I primi pezzi jazz – Lezione Jazz n.4
- Le Tensioni - Lezione Jazz n.5
- Gli accordi d’effetto – lezione jazz n. 7 (This post)
- L’esecuzione di un pezzo Jazz – Lezione n.8
- Giro Blues in fa ed in tutte le tonalità – Lezione jazz n.9
- Accompagnamento con i bicordi - Lezione Jazz n.10
- Blues Patterns – Lezione Jazz n.11
- Lo swing, una definizione impossibile - Lezione di Jazz n.12
- Il Walking Bass
- I voicing a 4 voci, accompagnamento per la mano sinistra - Lezione di Jazz n.14
- I modi e l'improvvisazione - Lezione n.15
- Analisi armonica di "I Can't get started" al fine di improvvisare - Lezione Jazz n.16
Ciao antonio scusa l'intrusione, a mio parere (e non solo mio) il boogie woogie è uno dei pochi generi musicali dove lo spartito non serve a granchè….se vuoi un consiglio studia i movimenti della mano sinistra, la mano destra è più che altro addetta all'improvvisazione…naturalmente si muove anche lei rispettando la scala in cui suoni…ma devi fare affidamento soprattutto su intuizione e molta, molta, molta pratica…saluti 😉
Scusa non mi è chiara una cosa: a proposito dell'accordo di sesta dici; In questo modo nell’accordo si creano due tritoni (tra C e G e tra A e E).
a me non sembrano tritoni, bensì intervalli composti da 3 toni e un semitono. mi sfugge qualcosa?
ciao cristian sono antonio ho bisogno di una grossa cortesia,ho visto su you tube le lesson di riff di boogie woogie(stupende)si possono trovare gli spartiti,purtroppo non ho il tempo di tirarli giu' dal video,se puoi dammi una mano grazie antonio