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Duvernoy Op. 276

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Duvernoy Op. 276, 4.9 out of 5 based on 16 ratings

Duvernoy Op. 276. Scuola preparatoria della velocità. Presentazione
a cura di Daniele Leoni

Daniele Leoni

Daniele Leoni

Sono nato a Pavullo nel Frignano (MO) nel 1988. A 9 anni i miei genitori si accorsero dell’interesse che avevo per la musica e mi diedero l’opportunità di iniziare a seguire le prime lezioni di pianoforte. Nel 2009 sono stato ammesso al 7° anno di corso nel Conservatorio di Ferrara, dove ho proseguito gli studi fino al 2013 quando mi sono diplomato a pieni voti in pianoforte principale.

Al pianoforte mi esibisco regolarmente in ambito classico, come solista o con formazioni cameristiche. Al repertorio classico ho affiancato negli anni altri progetti in diversi ambiti musicali che spaziano dal pop allo swing: mi piace vivere la musica nelle sue molteplici e bellissime forme!

Ho partecipato a diverse masterclass e corsi di aggiornamento, tra le ultime ricordo quelle con Fiorenzo Zanotti (2013) e Irene Veneziano (2014).

Tengo da diversi anni corsi di pianoforte a Modena. In questi anni di insegnamento, ho visto crescere in me la passione nel trasmettere ad altri quello che ho imparato durante il mio percorso. Studiando musica e confrontandomi continuamente con altri musicisti (prima tra bambini, poi tra ragazzi, poi tra adulti professionisti) ho capito come essa abbia influito positivamente sulla mia vita: la musica mi ha insegnato che le questioni si affrontano con serietà, rigore e precisione; la musica mi ha insegnato che ci sarà sempre qualcuno più bravo di te, e ciò permette di non “montarsi” la testa. Se c’è qualcuno più bravo non bisogna demoralizzarsi: occorre stargli vicino e acquisire le sue abilità.

…ma la cosa più importante che ho capito dal primo giorno in cui mi sono seduto davanti a un pianoforte è che quando suono… sono FELICE!

video
02:45

Duvernoy Op.276. Presentazione

Quest’opera pianistica è una raccolta di 20 studi a livello del terzo anno di Conservatorio. Questi studi sono inseriti all’interno dei programmi ministeriali e delle scuole di musica. Molti pianisti professionisti hanno mosso i primi passi sulla tastiera insieme al Duvernoy e molti altri giovani studenti lo faranno in futuro!

È per questo motivo che ho deciso di realizzare una serie di video lezioni, selezionando 6 studi all’interno dell’opera 276: il n°1, n°4, n°6, n°9, n°12, n°16. La selezione degli studi è stata pensata in modo da trattare tutte le tematiche più note relative alla tecnica pianistica. Articolazione, caduta, passaggio del pollice, fraseggio ed espressione musicale sono concetti teorici di cui tutti i pianisti hanno sentito parlare: andiamo ad analizzarli nella pratica!

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9 COMMENTI

  1. per il tuo livello:
    studi di Classica di Burgmuller op.100. Streabbog op.63 Heller op.47
    stile jazzistico: studi Oscar Peterson e Marta Mier. se sei curiosa puoi trovare in rete anche una mia raccolta che si chiama Profumo d’incanto. prova a dare un’occhiata e fammi sapere!
    a presto!!

  2. Ti ringrazio per avermi risposto ho capito che la tecnica va comunque fatta come livello dovrei essere al terzo anno così mi ha detto l’insegnante potresti indicarmi qualche raccolta di studi belli e interessanti che tu utilizzi. GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!

  3. Molto belli questi video domani stesso andrò a comperare lo spartito. L’idea di unire la tecnica allo studio musicale mi piace. Sono una signora di 63 anni in pensione e ho iniziato a studiare il pianoforte prendendo lezioni private, ho cambiato due insegnanti perchè voglio imparare a suonare ma sembra che debba andare al conservatorio mi danno troppa tecnica e spesso la sera dopo una giornata di lavoro in casa non ho voglia di studiare questi esercizi un po’ pesanti. Vorrei un consiglio penso che per suonare qualche brano di musica leggera possa essere sufficiente studiare le scale,gli accordi, gli arpeggi cosa mi consigli. Attendo un tuo parere GRAZIE!!!!!!!!!!!! Elsa

    • Ciao Elsa!
      Da insegnante capisco la situazione. Quando ho a che fare con uno studente nella tua situazione cerco di lavorare in questo modo: so che la componente “piacere di suonare” deve essere di gran lunga maggiore del ” lavoriamo sodo per diventare un ottimo pianista”. per cui tendo a sviluppare un’ora di lezione nel seguente modo: 5 minuti di solfeggio. 5 minuti di scale e arpeggi. 1 studio (a seconda del livello propongo diverse raccolte: cerco di spaziare tra molti autori cercando studi belli e interessanti) e due brani. i brani li scelgo insieme allo studente spaziando dalla classica, allla moderna e fornisco degli arrangiamenti di brani da lui richiesti in modo che il percorso sia veramente gratificante!
      in questo modo si migliora e ci si diverte. Ovviamente se devo preparare un ragazzo per esami al conservatorio cerco di mantenere ritmi più elevati, partendo dal presupposto che la lezione deve essere sempre interessante il piacere di suonare non deve mai mancare. un saluto da Modena!
      Daniele Leoni

    • Ciao, tutto dipende da quello che vuoi suonare.
      La tecnica, che può apparire come molto noiosa, è in realtà utilissima (indispensabile direi) quando si vanno a suonare proprio i brani di repertorio. Quindi una tecnica che si basa su scale, accordi e arpeggi probabilmente non sarà sufficiente. Ti consigliamo di trovare un buon maestro e di suonare quello che ti piace… la passione è sicuramente il motore di tutto 🙂

  4. Beh..che dire..tutti noi ti siamo davvero grati per la tua disponibilità! Seguirò queste lezioni con molto interesse. Aspetto con impazienza la prima!

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