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Daniil Trifonov. Rachmaninov Variations (2015 Deutsche Grammophon)

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Daniil Trifonov. Rachmaninov Variations (2015 Deutsche Grammophon), 5.0 out of 5 based on 2 ratings

Daniil Trifonov. Rachmaninov Variations (2015 Deutsche Grammophon)

Trifonov rachmaniana

Quando il legame tra un compositore e un interprete si fa stretto, quando l’affinità esula dalla musica e si insinua nel vissuto quotidiano, si trasforma in condizione esistenziale, allora la musica recupera la sua profonda valenza di umanità e reclama uno spazio diverso anche nell’ascoltatore. Questa registrazione che il pianista Daniil Trifonov dedica alla musica di Rachmaninov è l’omaggio dovuto di un giovane pianista a un altro pianista del passato suo conterraneo e a quella letteratura che ha composto per lo strumento di cui queste “Variazioni” sono espressione elevata.

Registrato negli Stati Uniti, in parte a New York e in parte a Philadelphia con la Philadelphia Orchestra diretta da Yannick Nézet-Séguin, il cd, edito da Deutsche Grammophon nel 2015, contiene la “Rhapsody on a Theme of Paganini” op.43 per piano e orchestra, le “Variations on a Theme of Chopin” op.22, le “Variations on a Theme of Corelli” op.42 e “Rachmaniana”, una suite in cinque movimenti per piano solo composta dallo stesso Trifonov.

Il rapporto privilegiato che intercorre tra Daniil Trifonov e la musica di Sergej Rachmaninov è fatto di una terra di origine comune, la Russia, di uno speciale sentire, di un’identità culturale specifica, che così il pianista sintetizza nelle note di copertina del cd: “…sento una particolare affinità culturale con Rachmaninov. Mi riferisco al suo carattere russo e al suo amore per il linguaggio del Romanticismo musicale”.

Trifonov esplora un ambito particolare dell’attività compositiva di Rachmaninov, quello in cui il compositore apertamente esprime il suo interesse per forme, strutture musicali collaudate, appunto le variazioni su materiale tematico preesistente e sul quale può sovrascrivere la propria creazione originale.

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La “Rapsodia su un tema di Paganini” è costruita sul tema del Capriccio n.24 in la minore di Niccolò Paganini e strutturata in 24 variazioni all’interno delle quali l’ardita scrittura pianistica è esaltata da momenti di profonda espressività. Daniil Trifonov mostra di muoversi con agilità all’interno delle indicazioni di Rachmaninov, con un pianismo che non ha bisogno di presentazioni tanto riesce a insinuarsi nelle pieghe della partitura con perizia e a renderci le infinite sfumature del linguaggio emotivo del compositore.

Altro clima quello delle “Variazioni su un tema di Chopin op.22”. Il tema in oggetto è quello del Preludio n.20 op. 28 in do minore, un Largo di maestosa solennità. L’omaggio al compositore simbolo del Romanticismo musicale nulla sottrae alla bellezza e al fascino originali, semmai ne scrive un’evoluzione che contiene il segno del diverso tempo e della diversa personalità di Rachmaninov. Come scrive Trifonov: “Le Variazioni su un tema di Chopin rappresentano una sintesi del Romanticismo: l’eleganza di Chopin incontra la passionalità di Rachmaninov…”. Ed è questo forse il punto più alto dell’intera registrazione, quello in cui Trifonov si spende maggiormente, tra i due capisaldi della letteratura romantica, due differenti volti di un’unica attitudine all’espressione, di un’interiorità travagliata e resa acre dalla nostalgia, da un senso di distanza dalla propria terra che scava nel tempo, erode l’anima. Anche qui l’interpretazione di Trifonov dispiega l’ampio lessico acquisito e riesce a rendere alla perfezione quell’oscillante chiaroscuro della musica di Rachmaninov, tra drammaticità ed elegiaca nostalgia.

Più controllate e formalmente strutturate risultano invece le 20 “Variazioni su un Tema di Corelli” (più una breve coda), elaborate sul tema cosiddetto “della follia”, indicato nella Sonata per violino n. 12 di Corelli. Rispetto al consueto pianismo di Rachmaninov in queste venti variazioni c’è una maggiore ricercatezza armonica, una cura più spiccata per il dettaglio, una sorta di concentrazione sui singoli elementi che si tiene alla larga da episodi di virtuosismo pianistico ma che dà comunque un risultato estetico elevato.

In questo contesto si inserisce “Rachmaniana”, la suite in cinque movimenti che Trifonov ha composto in prima persona traendo ispirazione dagli elementi più caratteristici della poetica di Rachmaninov. Non un’imitazione naturalmente, quanto un omaggio sincero e appassionato a uno spirito affine. “Avevo 18 anni ed ero negli Stati Uniti per studiare da 3 o 4 mesi. Lontano dalla famiglia per la prima volta. Mi sono fatto prendere dalla poesia musicale di Rachmaninov e da quell’aspirazione nostalgica che con lui condivido”, sono parole di Trifonov che possiamo leggere nel booklet dei cd e che ben rendono l’idea dell’intenzione. Questo giovane artista oltre alle ben note doti pianistiche che non a caso gli hanno valso numerosi e prestigiosi riconoscimenti dà prova di grande sensibilità anche in ambito compositivo. Suggestive le atmosfere quasi liquide dell’Andante improvizo, rarefatte ed essenziali le linee dell’Andante nostalgico in cui sembra concentrarsi un marcato sapore di Russia con il suo veemente ardore, lo stesso che ritorna più luminoso e solare nell’Allegro con fuoco. Una parabola che all’ascolto allude continuamente alla musica di Rachmaninov ma che allo stesso tempo la trasporta nel nostro tempo, la rende opera tangibile e reale.

Tracklist: 1-25. S.Rachmaninov, Rhapsody on a Theme of Paganini op.43; 26-45. S.Rachmaninov, Variations on a Theme of Chopin op.22; 46-50. Daniil Trifonov, Rachmaniana; 51-73. S.Rachmaninov, Variations on a Theme of Corelli

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