Costantino Catena, Dedications Schumann-Liszt (Camerata Tokyo)
Robert Schumann e Franz Liszt campioni dell’universo musicale cosiddetto romantico intersecano i loro destini non solo per la reciproca stima che li legava all’epoca, ma anche, in questa registrazione di Costantino Catena per Camerata Tokyo, per la reciproca dedica di due delle composizioni più peculiari della loro produzione pianistica.
Registrato sul nuovo Bösendorfer 280VC presso la Chiesa di San Giorgio a Salerno, “Dedications” offre all’ascolto la Fantasia in Do minore op.17 di Robert Schumann e la Sonata per pianoforte in Si minore S 178 di Franz Liszt.
Costantino Catena mette in collegamento due opere che, coerentemente con la peculiarità stilistica di ciascuno dei due compositori, presentano un differente carattere, un temperamento in qualche modo specchio di quell’indispensabile dialettica romantica tra veemente eroismo dell’individuo e abbandono lirico, espresso rispettivamente in scritture altrettanto diverse.
Ma ad accomunare queste due opere è lo spirito innovatore che le pervade.
Concepita come un’opera che doveva servire a raccogliere fondi per un monumento a Beethoven, la Fantasia di Schumann nell’ambito del corpus di miniature e piccoli pezzi del compositore rappresenta un anelito alle forme più grandi, se vogliamo alla grandezza della sonata beethoveniana, ma allo stesso tempo la scrittura non si lascia imbrigliare in alcuna rigidità, scorre sul flusso di un sincero e spontaneo slancio poetico, emotivo, fantastico dietro cui campeggia come sempre Clara e la poliedrica personalità dello stesso Schumann.
Liszt dal canto suo cercò di dare forma a tutta la sua esperienza pregressa con la grande Sonata in Si minore, dalle sperimentazioni sonore sullo strumento fino a queste pagine in cui il compositore rivolge la sua attenzione alla struttura, alle relazioni interne delle sezioni di cui la Sonata si compone, creando allo stesso tempo un meraviglioso esempio di ricchezza melodica e ritmica che non finisce mai di stupire chiunque esegua o semplicemente ascolti queste note.
Costantino Catena in questa registrazione conferma le sue eccelse qualità pianistiche, mostrando una sensibilità fuori del comune nell’aderire ai diversi registri interpretativi presenti non solo in ciascuna delle due composizioni, ma anche all’interno delle stesse. Il suo Liszt non è mai ridondante, anzi, si presenta con un’asciuttezza che favorisce l’emergere di tutte quelle sorprendenti sfumature e imprevedibili soluzioni mai assenti dalla scrittura lisztiana, ne esalta i contrasti interni e la costante dialettica, ne rende pienamente la maestosa concezione orchestrale, la drammaticità. Il suo Schumann d’altro canto è intimo e appassionato, canta sulla tastiera la poliedrica personalità del compositore, la sua avventura interiore. Dotato di una sensibilità e di una cultura musicale rare, Costantino Catena è l’esempio di una dedizione totale, di una illimitata devozione alla musica che esegue, a cui aderisce con l’intelligenza e, cosa non trascurabile, con il cuore, ragione e sentimento.