
Benvenuto in questa nuova lezione del Corso introduttivo allo studio del Pianoforte. Oggi, come nell’articolo precedente, parliamo di dinamiche, entrando ancora di più nello specifico.
Per approfondimenti guarda questo video:

Le dinamiche – le abbreviazioni
Fortunatamente le dinamiche non si limitano a creare dei differenti strati sonori passando da un “p” (piano) ad un “f” (forte) improvviso.
Esistono dei segni che ci permettono di modulare il suono, appesantendolo o alleggerendolo gradualmente.
Esistono segni e abbreviazioni che hanno significato equivalente, cioè indicano le stesse dinamiche, quindi puoi trovare indistintamente gli uni o le altre a definire lo stesso concetto musicale. Partiamo dalle abbreviazioni.
Le abbreviazioni altro non sono che parole abbreviate che ci consentono di capire se dobbiamo crescere a poco a poco o diminuire costantemente.
Come “p” sta per “piano” e “f” sta per “forte”, abbiamo il “cresc.” Che sta per crescendo e “dim.” O “descresc.” Che sta per diminuendo o decrescendo.
Il gerundio sta a significare proprio un’azione graduale. Solitamente un “cresc.” parte da un’indicazione di dinamica inferiore e porta a una superiore.
Quasi mai troverai un crescendo che non porti a nessun’altra indicazione di dinamica più forte.
La stesso ragionamento è valido anche per i diminuendo.
Le dinamiche – Le forcelle
Un altro metodo per indicare un costante crescendo o diminuendo dell’intensità sonora, può essere dato dalle forcelle. Le forcelle musicali sono graficamente molto simili al segno del maggiore o del minore, con le linee che li costruiscono più allungate.
La forcella che va espandendosi è quella che raffigura il crescendo, la forcella che va chiudendosi è quella che raffigura il diminuendo.
A differenza dei “cresc.” e “dim.” scritti, non di rado troviamo forcelle che non portano a nessun segno dinamico come “p” o “mf” o ”ff”. Inoltre, è possibile anche trovare di seguito due forcelle che indicano un diminuendo. Come proseguire in questo caso?
F.A.Q.
Ma se io volessi indicare un crescendo solo alla meno destra e non alla sinistra?
– Solitamente si tende ad inserire le indicazioni di dinamica al centro dell’accollatura. Sta al pianista poi trovare le sfumature di suono, anche fra le due mani, più coerenti con lo spartito e il suo stile.
Se in uno spartito trovo l’indicazione di “piano” e qualche battuta dopo trovo ancora scritto “piano”, che senso ha?
– Questa scrittura è tipica di Beethoven. Significa che in un primo momento devi suonare piano. Poi puoi prenderti una certa libertà interpretativa, per poi rientrare nel piano. In questo caso hai la possibilità giocare con le dinamiche secondo i tuoi gusti.
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Ciao Christian! Complimenti per la(le) lezione(i). Come tu hai accennato alla fine dell’articolo, ci sono dei casi in cui le forcelle non portano a nessun cambio di dinamica oppure si trovano due forcelle consecutive o quasi. Come comportarsi in quel caso?
Da profano mi verrebbe da dire che le note che si trovano al di fuori della forcella debbano ritornare a seguire la dinamica impostata prima delle forcelle.
Sarebbe corretto?
Ciao christian volevo dirti che sei bravissimo . Ho seguito e ascoltato tutte le lezioni pubblicate finora. Sempre chiaro e semplice. Posso solo chiederti ogni quanto vengono pubblicate lezioni. Grazie Tiziana
Carissimo Massimiliano,
gli esempi che ho fatto erano improvvisati, quindi può essere che io abbia diminuito e contemporaneamente rallentato, In realtà l’intensità del suono non ha niente a che vedere con la velocità. Sono due cose separate. Vedremo che per la velocità ci sono altri segni e abbreviazioni 🙂
Spero di non averti confuso!
Christian
Ciao Christian! Prima cosa i soliti ringraziamenti dovuti per le tue spiegazioni :)!
Domanda: quando c’era il decrescendo mi sembrava che oltre a suonare le note più piano tu rallentassi leggermente la velocità..è stata una mia impressione oppure il suonare più piano del decrescendo si associa anche a una maggiore lentezza? Stesso discorso anche per il crescendo però in senso opposto ovviamente :)….Grazie!!!
Bravissimo Christian lezione molto chiara
Ti ringrazio Lucia, gentilissima! 😉