Home Avanzato Concetti di Biomeccanica Pianistica Vol.2 – Esercizi di Liszt

Concetti di Biomeccanica Pianistica Vol.2 – Esercizi di Liszt

0
Concetti di Biomeccanica Pianistica Vol.2 - Esercizi di Liszt, 5.0 out of 5 based on 1 rating

Oggi parliamo finalmente degli esercizi di Liszt e riprendiamo dal secondo quaderno.

Prima, però, voglio fare una premessa, che ci servirà per approcciarci a questi esercizi. Le posizioni sono fondamentalmente tre, ognuna delle quali esige un posizionamento differente dell’omero e possiamo definirle:

  • BIANCA, con omero arretrato
  • GRIGIA, con omero posizionato leggermente in avanti
  • NERA, con omero decisamente in avanti

Ne deduciamo che:

L’omero lavora per portare le dita nella migliore posizione possibile

Ciò puoi vederlo non solo in Liszt, ma, ad esempio, anche negli studi di Chopin che sono scritti anche con questa finalità.

Contenuto del secondo quaderno degli esercizi di Liszt

video
13:16

Ordina qui il libro degli esercizi di Liszt.

Fatta questa introduzione, possiamo tornare all’argomento principale. Il secondo quaderno degli esercizi di Liszt si apre con degli esercizi che possiamo definire a due a due, infatti hanno una struttura concepita in questo modo: sono successioni di gruppi di due note, fatti prima con 1-2, poi con 2-3, con vari gruppi di diteggiature e numerose combinazioni.

Presta attenzione al fatto che siano scritti in tonalità diverse e non in modo cromatico, ma proprio in tonalità diverse, perché, come dicevamo nel precedente video, l’obbiettivo di Liszt è di non creare alienazione nel pianista. Se, io, pianista che fa gli esercizi, non sono attento a questi cambi di tonalità, non riuscirò a fare l’esercizio, quindi, la mia mente è costretta a stare attenta al cambio di posizione (vedi la premessa fatta sull’assetto dell’omero).

Tenendo conto, appunto, della suddetta movimentazione dell’omero, vediamo queste scritture in cui abbiamo gruppi di due note, questo esercizio ci costringe ad alcune riflessioni, per esempio potremmo decidere di fare la prima delle due note con un movimento dell’avambraccio o del palmo e la seconda nota con un movimento del dito, oppure viceversa.

Questi esercizi ti aiuteranno a capire diversi brani, perché sono molte le scritture nel quale ricorre la formula del legato a due e sono ottimi esercizi anche per la mente.

Successivamente Liszt ricorre alla formula a tre note in Sol maggiore. Questo crea l’abitudine a mantenere la successione delle note spostando in avanti l’omero. Senza questo aggiustamento, l’esercizio diventa difficilissimo da eseguire, infatti crea molte tensioni nelle articolazioni, le quali non sono in grado di portare il dito nella posizione giusta.

Da tutto ciò deduciamo un principio molto importante, ovvero che l’omero è l’elemento che permette alle dita di trovarsi nel posto giusto senza difficoltà.

Questo accade non solo in Liszt, ad esempio anche lo studio sulle doppie terze di Chopin, senza l’adeguamento dell’omero, diventerebbe difficilissimo.

Continuando con Liszt, a seguire ci sono gruppi a quattro note in do maggiore, anche in questo caso possiamo decidere se applicare o la leva in verticale, o la leva in prensilità, stessa cosa in sol maggiore attraverso il movimento dell’omero.

Naturalmente queste formule vengono esercitate in moltissime tonalità, finché arriviamo alla successione delle cinque dita, che appare per la prima volta nella tonalità del mi maggiore. Qui le cinque dita hanno modo di approfondire la conoscenza delle tre posizioni elencate sopra.

Poi c’è una parte dedicata alle note ribattute, in cui Liszt fa ribattere lo stesso tasto con tutte le combinazioni di dita possibili. Anche qui posso decidere come sviluppare l’azione, in prensilità o diretta, ciascuno di noi può scegliere cosa sia meglio.

 

Pianosolo consiglia

Articolo precedenteAlessandro Lanzoni, Thomas Morgan & Eric McPherson, Unplanned Ways (2019 CamJazz)
Articolo successivoGiovanni Guidi, Avec le temps (2019, ECM Records)
Sono un pianista a tempo pieno, laureato a pieni voti all'ISSM "G.Puccini" di Gallarate. Adoro condividere le mie esperienze musicali sul web con articoli e video. Insegno pianoforte a coloro che intendono cominciare questa fantastica avventura.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here