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Come leggere musica sul pentagramma

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Premessa

La musica è un’arte, un linguaggio espressivo che si avvale di suoni e ritmo combinati tra loro. Il suono scaturisce da vibrazioni di un corpo elastico percepito attraverso l’orecchio, precisamente da 16 a 16.000 vibrazioni al minuto secondo (vib. m/s). Quando ci sono meno di 16 vibrazioni si parla di “infrasuoni”, invece con più di 16.000 vibrazioni si parla di “ultrasuoni”. I suoni gradevoli dall’orecchio umano vanno dalle 27 alle 4.000 vibrazioni al minuto secondo.  

Tra le caratteristiche del suono troviamo:

    • ALTEZZA: è la qualità che ci fa distinguere un suono grave da uno acuto, espresso dal numero delle vibrazioni
    • INTENSITÀ: dipende dall’ampiezza delle vibrazioni, ovvero permette di riconoscere un suono forte da un suono debole;
    • TIMBRO: distingue le varie fonti di produzione del suono a seconda di uno strumento o di una voce, detto anche “colore del suono”.

Per far si che vi fosse un’altezza dei suoni uniformata in ogni paese, il Congresso di Londra tenutosi nel 1951, ha stabilito un suono fondamentale di riferimento ovvero un LA con 880  vibrazioni al minuto secondo, fissato su due piccoli apparecchi per l’accordatura vocale e strumentale, il diapason e il corista.

Il ritmo è, insieme al suono, uno degli elementi fondamentali della musica ed indica il movimento ordinato dei suoni, alternandosi mediante di accenti forti e deboli.

Tutto questo insieme di elementi, può essere messo per iscritto e annotato con carta e penna, in quello che viene definito il pentagramma. Per leggere la musica nel pentagramma abbiamo bisogno della “notazione” costituita dal pentagramma (o rigo musicale), dalle note musicali, dalle alterazioni, dalle diverse chiavi, dai tagli addizionali, dalle figure e pause musicali e dal tempo

Di seguito le analizziamo una per volta.

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17:40

Il pentagramma

Il pentagramma è il rigo su cui vengono scritte le note musicali; è formato da 5 linee parallele e da 4 spazi su cui vengono apposte le note 

pentagramma

Una parte del nostro corpo ricorda il pentagramma e se ci pensi bene, senza sbirciare qua sotto, ti verrà sicuramente in mente. La mano, ovvero quella parte del nostro corpo che ha 5 parti e che forma, nella distanza tra le dita, 4 spazi.

pentagramma mano

Prova a posizionarla sul pentagramma, come in figura, noterai proprio questa cosa.

Le note

Come abbiamo detto in precedenza, i suoni vengono distinti in gravi, medi ed acuti e vengono utilizzati graficamente con 7 note : DO – RE – MI – FA – SOL – LA – SI. Ogni suono viene apposto sul pentagramma, nella riga o nello spazio a seconda della sua posizione.

Non dimentichiamoci però che esistono altri suoni che hanno lo stesso nome delle note che sono: Do# o Reb, Re# o Mib, Fa# o Solb, Sol# o Lab e infine La# o Sib. Quindi i suoni che tuoi puoi emettere non sono 7 ma 12.

Il # (diesis) è un esempio di come la nota DO, mediante l’alterazione diesis, possa cambiare l’altezza del suono e trasformarlo.

Le alterazioni

Le alterazioni sono dei segni grafici che vengono apposti davanti ad una nota e servono per cambiare l’altezza di un suono. Si distinguono in semplici e doppie.

Le alterazioni semplici sono:

  • DIESIS (♯): innalza il suono in un semitono
  • BEMOLLE  (♭): abbassa il suono di un semitono
  • BEQUADRO ( ♮): riporta il suono con alterazione al suo suono naturale.

Le alterazioni doppie sono:

  • DOPPIO DIESIS (x): innalza il suono di due semitoni, ovvero di un tono
  • DOPPIO BEMOLLE  (♭♭): abbassa il suono di due semitoni, ovvero di un tono

Dobbiamo specificare anche che le alterazioni possono anche essere:

  • COSTANTI: quando vengono inserite tra la chiave e il tempo e quindi la durata delle alterazioni vale per tutta la durata del periodo musicale;
  • TRANSITORIE: quando vengono apposte davanti alle note e hanno valore solo in quella battuta del rigo musicale in cui si trovano;
  • DI PRECAUZIONE: ricordano all’esecutore di un brano musicale che le note, alterate nella battuta precedente, devono ritornare al loro stato naturale.

Le chiavi musicali

La chiave è un segno grafico che viene messa all’inizio del pentagramma e serve a determinare l’altezza di un suono. Le chiavi sono 7 e si suddividono in tre tipologie: 

 

CHIAVE DI DO

Chiave di soprano ( il DO si trova sul 1° rigo)

Chiave di mezzosoprano ( il DO si trova sul 2° rigo)

Chiave di contralto ( il DO si trova sul 3° rigo)

Chiave di tenore ( il DO si trova sul 4° rigo)

 

CHIAVE DI SOL

Detta anche chiave di violino ( il SOL si trova sul 2° rigo)

 

CHIAVE DI FA

Chiave di Baritono (indica il FA sul 3° rigo)

Chiave di Basso (indica il FA sul 4° rigo)

 

L’insieme delle sette chiavi è detto Setticlavio e permette di essere utilizzato per l’estensione di tutte le note nei limiti del pentagramma musicale.

La chiave di violino o di SOL

Principali Note - Chiave di Sol

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Molte volte ti sarai chiesto cos’è questo simbolo che vedi all’inizio di una partitura e cosa rappresenta. La risposta è semplice: è la chiave di violino e, come si intuisce facilmente dalla stessa definizione di chiave, apre le porte alla lettura delle note sul pentagramma. La chiave di violino serve infatti a decodificare le note posizionate sulle cinque righe del pentagramma.

Non è l’unica chiave di lettura delle note naturalmente, ma è una delle più utilizzate, dunque la prima che devi imparare per una corretta lettura dello spartito.

Nella figura seguente puoi vedere come sono posizionate le note sul pentagramma:

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La figura rappresenta le note sul pentagramma. Puoi riconoscerle dai loro nomi, ma dovrai imparare a riconoscerle dalla loro posizione e in questo è fondamentale proprio la chiave di violino, perché cambiando chiave cambierà anche la disposizione delle note.

Nella figura sul secondo rigo c’è un pallino rosso che corrisponde alla nota SOL sovrastante il Do centrale. Hai notato che nella rappresentazione grafica della chiave di violino il punto di partenza del simbolo parte proprio da quella posizione, dal secondo rigo? Ecco perché questa chiave si chiama anche chiave di sol. Il Sol è la nota di partenza per la lettura delle altre note seguendo la progressione della scala musicale, sia in senso ascendente (Sol, La, Si, Do, Re ecc…), che in senso discendente (Sol, Fa, Mi, Re, Do, Si ecc…).

Come si disegna la chiave di violino o chiave di Sol

La chiave di violino o chiave di Sol non è stata rappresentata sempre come la vedi ora. Originariamente era una sorta di G che nel tempo è arrivata ad avere differenti mutazioni grafiche fino ad arrivare alla figura che viene utilizzata oggi.

 

 

 

Nella notazione musicale anglosassone il Sol si chiama “G”. Perciò in uno spartito con accordi ad esempio è possibile trovare lettere come A, B, C, D, E, F, G altro non sono che le note musicali La, Si, Do, Re, Mi, Fa, Sol. Il nostro sistema musicale parte dalla nota Do, il sistema di notazione anglosassone parte dalla nota La (A).

Come disegnarla? Naturalmente partendo dal secondo rigo del pentagramma.

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04:14

 

I tagli addizionali

Corso Introduttivo allo studio del Pianoforte - 12. I Tagli Addizionali

Trucco per leggere le note fuori dal Pentagramma

Il pentagramma non può naturalmente contenere tutta l’estensione dei suoni musicali, infatti avrai notato che negli spartiti molte note sono rappresentate anche fuori dal pentagramma, sia nella parte superiore che inferiore. Come facciamo a capire dunque di quali note si tratta? Utilizziamo i tagli addizionali.

I tagli addizionali sono rappresentati graficamente come tratti di linea che sono posti sopra o sotto quelle note musicali posizionate al di fuori del pentagramma musicale. Se i suoni sono gravi, allora il taglio addizionale va posto sopra la nota di riferimento; se i suoni sono acuti, allora il taglio addizionale va posto sopra la nota di riferimento. Per i suoni medi che si trovano all’interno del pentagramma musicale, non va inserito alcun taglio addizionale, proprio perché non vi è la fuoriuscita dai limiti del pentagramma.

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Figure di valore (durata delle note) e pause

Per la lettura della musica sul pentagramma, ha enorme importanza conoscere la durata dei suoni e la durata della pause (queste ultime indicano il silenzio che deve intercorrere tra un suono e un altro nella lettura di una frase musicale).

Questa durata si definisce come valore. Il valore, come indicato nello schema, definisce la durata del suono o della pausa, prolungato nel tempo, a seconda del suono rappresentato nella composizione.

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Nella tabella puoi vedere la rappresentazione grafica dei principali valori musicali, dal valore più alto, ossia una nota di lunga durata, a quello più basso, ossia una nota di durata inferiore.

Imparare la durata delle note è fondamentale per la lettura dello spartito. Nei tuoi primi spartiti, che saranno necessariamente molto semplici, troverai i principali valori.

Da un punto di vista pratico, facciamo un esempio: cosa vuol dire che una nota dura 4/4?  Quando la suoniamo quanto deve effettivamente durare quel suono? Non esiste una durata assoluta. ¼ potrebbe corrispondere alla durata di un secondo e in quel caso 4/4 equivarrebbero a 4 secondi, ma proprio perché non parliamo di valori assoluti dobbiamo ricorrere alle indicazioni di metronomo che ci suggerisce il compositore.

In quanto strumento meccanico, il metronomo consente di fissare in maniera oggettiva e uguale per tutti le proporzioni dei valori di ogni singola nota.

Via via che procederai nella lettura familiarizzerai con queste figure e segni musicali fino al punto che li riconoscerai senza alcuna fatica e la stessa lettura diventerà scorrevole. Nel frattempo ti proponiamo i nostri esercizi gratuiti di lettura ritmica.

Il tempo

Per concludere un posto rilevante nella lettura musicale lo si deve al tempo.  

Il tempo è rappresentato da una frazione numerica messa sul pentagramma all’inizio di un periodo musicale subito dopo la chiave ed eventuali alterazioni, che serve a stabilire il valore dell’intera composizione. I tempi si suddividono in semplici e composti. Di seguito riportiamo una tabella per la suddivisione.

Tempi semplici

UNITARIBINARITERNARIQUATERNARIQUINARISETTENARI
1

1

2

1

3

1

4

1

5

1

7

1

1

2

2

2

3

2

4

2

5

2

7

2

1

4

2

4

3

4

4

4

5

4

7

4

1

8

2

8

3

8

4

8

5

8

7

8

1

16

2

16

3

16

4

16

5

16

7

16

1

32

2

32

3

32

4

32

5

32

7

32

1

64

2

64

3

64

4

64

5

64

7

64

 

Il tempo unitario indica 1 movimento, binario 2 movimenti, ternario 3 movimenti, quaternario 4 movimenti (indicato in passato anche da un cerchio imperfetto simile ad una lettera C  ), quinario 5 movimenti (risulta dall’unione di un tempo ternario con uno binario), settenario 7 movimenti (unione di un tempo quaternario con uno ternario).

Nei tempi semplici al numeratore troviamo il numero dei movimenti, mentre al denominatore il valore di ciascun movimento.

Tempi composti

UNITARIBINARITERNARIQUATERNARIQUINARISETTENARI
3

2

6

2

9

2

12

2

15

2

21

2

3

4

6

4

9

4

12

4

15

4

21

4

3

8

6

8

9

8

12

8

15

8

21

8

3

16

6

16

9

16

12

16

15

16

21

16

3

32

6

32

9

32

12

32

15

32

21

32

3

64

6

64

9

64

12

64

15

64

21

64

I tempi composti si caratterizzano per la suddivisione ternaria del tempo, ovvero un valore formato da 3 movimenti per ogni accento.

Nei tempi composti troviamo al numeratore il numero delle suddivisioni, al denominatore il valore di ogni suddivisione.

Le dinamiche

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Leggere una partitura non si limita all’azione di riprodurre quanto scritto in maniera esatta, meccanica al pianoforte. Certamente è fondamentale una corretta lettura dell’altezza e della durata delle note, ma le partiture presentano anche altri segni grafici che ci supportano nell’interpretazione di un brano. 

Proprio per evitare quell’effetto di meccanicità e introdurre l’elemento umano, emotivo, l’espressione nella frase musicale, possiamo infatti dotare la nostra esecuzione di differenti variazioni nell’intensità del suono. Sono le cosiddette dinamiche,  che il pianoforte per sua conformazione ci consente di utilizzare in maniera molto ampia grazie alla possibilità di suonare dal pianissimo (pp) al fortissimo (ff), solo per citare due possibili indicazioni di dinamica.

 

 

 

 

 

Fogli pentagrammati vuoti

A questo link puoi trovare i fogli pentagrammati vuoti da stampare comodamente.

Esercizi di lettura

Il linguaggio della musica come ogni lingua ha la sua grammatica e la sua sintassi che si acquisiscono con l’esercizio, con la consuetudine, con il tempo. Gli inizi potranno sembrarti duri, ma mano a mano che procederai nello studio leggere la musica sul pentagramma ti verrà naturale come parlare la tua lingua di origine.

Per facilitarti abbiamo preparato 40 esercizi in chiave di violino che puoi scaricare qui:

Scarica gli esercizi 1-20.

Scarica gli esercizi 21-40.

In uno spartito per pianoforte generalmente troviamo due chiavi contemporaneamente:  la chiave di violino e la chiave di basso. Dal momento che le due mani del pianista sono posizionate una sul registro medio – acuto del pianoforte (mano destra), e l’altra sul registro medio – grave (mano sinistra), per evitare di inserire troppi tagli addizionali nella chiave di Sol troviamo la chiave di Basso.

Per imparare a leggere la chiave di basso, qui trovi il nostro videocorso.

Riconoscimento note musicali

Adesso ti propongo un semplice test di riconoscimento delle note. 

Individua le note sul pentagramma in base alla loro posizione e scrivi sotto ad ognuna il suo nome.

Consigli per eseguire l’esercizio: osserva bene la posizione delle note, non avere fretta. Lo studio della musica richiede concentrazione e precisione. Lo sforzo che farai ora sarà ripagato tra qualche tempo da una lettura fluida e scorrevole.

Per visionare la soluzione dell’esercizio fai click qui.

 

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Marketing manager e Webmaster di Pianosolo.it, suono il pianoforte da quando avevo 11 anni. Amo la musica e la tecnologia. Per qualsiasi informazione visita la pagina dei contatti

70 COMMENTI

  1. Buongiorno mi piacerebbe fare una domanda: sono un ex suonatore di tastiera e vorrei riprendere dopo 10 anni. Sono puntato su una Yamaha PSR e373 ma da poco ho scoperto l’esistenza di tastiere con tasti illuminati per apprendere più velocemente e facilmente credo.. come la shubert 450 o la Yamaha ez 220. Che mi consiglieresti dalla tua esperienza per uno come me??

  2. Ciao Christian
    Io possiedo un mini pianoforte della korg e ho cominciato ad appassionarmi e vorrei imparare … è buono per i primi passi?

  3. Grazie Amico Christian dei pratici video per i baby come me! Mi sono molto utili. sono il Mauro Alessandria della email che Le ho inviato il 19/7/2017. Sono in possesso di un pianoforte. Le chiedo un suggerimento/consiglio da amico: mi sarebbe di qualche utilità il CORSO PRATICO DI PIANOFORTE da 49 euro, considerato che sono un lattante e ho intenzione di essere autodidatta, senza che mi affianchi qualcuno? La ringrazio della risposta! Mauro Alessandria

  4. Ciao Cristian ho letto con grande curiosità ciò che hai scritto, e l ho trovato interessante, mi sto approcciando adesso con la musica anche se da ragazzino suonavo la tastiera ad orecchio. Oggi sono affascinato dal basso elettrico, e vorrei tantissimo imparare a suonarlo, ne ho comprato uno, ma ho bisogno di un maestro, intanto volevi qualche co soglio su quale libro comprare che mi permetta di potere imparare quantomeno le basi musicali teoriche. Grazie ciao. VITO.

  5. Salve mi potreste consigliare una pianola che non costi troppo ma che sia professionale con tasti pesati …purtroppo ho avuto una pianola Casio con 66 tasti ma adesso dopo 4 anni che la uso capisco che il suono non va per niente bene ! Quindi cercavo consigli per una buona pianola che possa assomigliare al suono del pianoforte grazie!

  6. Salve, premetto che ho trovato i vostri video utilissimi! Bravi e grazie per far sognare e dare emozioni a persone di tutte le età! Io sono Orazio ho 39 anni e a luglio sarò 40enne, ho sempre adorato la musica ma non ho mai avuto la possibilità di poterla imparare! Beh per il mio compleanno una tastiera, da piccolo avevo una pianola dove sionicchiavo per elisa a mia nonna, da lì niente più musica. Avete una tastiera da consigliare per principiante? Mi sono documentato tantissimo e per il rapporto qualità prezzo la Yamaha EZ220 sembra essere la migliore, avete altro da raccomandare? Premetto che sono totalmente inesperto e dai vostri video ho rinfrescato tante cose studiate a scuola media. Il mio obiettivo finale è arrivare a comprare un pianoforte, per adesso iniziò con una tastiera. Grazie in anticipo e buon lavoro!

    • Buongiorno Orazio,

      come insegnante di pianoforte non posso che sconsigliarti l’acquisto di quella “pianola”. Sì, l’ho chiamata volutamente pianola perché è un giocattolo. Per avere qualcosa professionale, che non costi troppo e sul quale potersi divertire a lungo, consiglio caldamente questa: https://amzn.to/2lf07sN .
      Vedrà che non se ne pentirà!

  7. A me basterebbe leggere le note sul pentagramma,visto che faccio parte di un coro;spero di riuscirci.Le farò sapere.

  8. Io non capisco una cosa, a volte quando vedo video di gente che suona il piano forte vedo che ci sono momenti in cui non suonano con gli accordi ma suonano tasto per tasto (non so se mi spiego);
    Ma come si fa a capire quando usare gli accordi i quando suonare tasto per tasto??

    • Suppongo che tu intenda gli “arpeggi”. E’ il buon senso che ti fa decidere se usare l’uno o l’altro. Esempio. Nell’introduzione del brano Alleluia di Koen, useresti accordi o arpeggi? E durante la canzone Imagine di John Lennon? Ecco la spiegazione 🙂 .

  9. spieghi molto bene io non so da dove iniziare io suono ad orecchio per e difficile ho una fisarmonica devo iniziare a saper leggere uno spartito base e poi a salire ci sono video tuoi per leggere uno spartito base grazie

  10. Ciao a tutti. Ho 60 anni e gia da giovane mi piaceva suonare. Facevo un gran casino con la batteria , ma tanto di quel rumore che in casa o cantina che sia si sentiva lo stesso come anche i lamenti dei vicini. Sono passato alla chitarra per tanto tempo e anche quella appesa al chiodo. Da un anno ho acquistato una tastiera Yamaha e suono con le cuffie. Fin qui tutto ok. Però non conosco la musica e mi sono molto aiutato con i tutorial di Christian. Bravo e chiaro. Continuerò a seguirti caro Christian. Domanda: Ma come si suonano i doppi accordi La/Si – Re/Sol ecc.ecc. grazie e un ciao a tutti . Evviva la musica (anche se solo a orecchio)

  11. Gentile amico Christian Salerno, spero che Lei e i suoi cari stiate tutti bene. fra 2 mesi compirò 70anni e come titolo di studio ho la licenza elementare; abito a Bra, CN, vicino a Merula. Amo la musica, specialmente la classica; mi piacerebbe tanto solamente imparare a leggerla sul pentagramma. considero il mio QI sulla media. Pensa che ce la farò nel mio intento autodidatta, o avrò bisogno di un istruttore al fianco? Grazie della Sua risposta! Sto traendo beneficio dal video del Suo sito; molto bello! complimenti!Grazie della Sua attenzione e della Sua gradita risposta! Mauro Alessandria.

    • Gentilissimo Mauro,

      io penso che un’insegnante che possa inquadrarti nella giusta direzione, nei primi tempi, sia fondamentale. Tuttavia sul nostro sito puoi trovare tante materiale, giusto per iniziare ad “assaggiare” un po’ di teoria musicale 🙂 . Un caro saluto e in bocca al lupo per questo tuo nuovo obiettivo!

  12. Ciao Christian io non ho 40 anni ma 14. Ho il desiderio di iniziare a imparare a suonare il pianoforte, e ho molta passione e mi impegno a farlo. GRAZIE A TE, sono riuscito a imparare al chiaro di luna, river flows in you. E ora sto cercando di imparare il tuo pezzo piu bello”RESTO IN SILENZIO”. GRAZIE CHRISTIAN

  13. Buona Sera Christian, mi chiamo Maurizio e o 46 anni, non vivo in Italia nono NATO é vivo a Reading. Si trova ad ovest M4 Great Western Railway non Not much from London.
    sono molto apasionato della musica tutta I like it all in General.Anyway I thank you for your time you spend for us and helped me a lot to start getting started playing the piano very much thank you and a fataster master thank you so much

  14. Salve Salve mi chiamo Simona, ho 30 anni e da inizio anno che sto frequentando in una scuola privata lezioni di pianoforte….però faccio solo mezz’ora a settimana…vorrei sapere se c’è un maestro di pianoforte che potrebbe venire a casa a farmi lezioni private…ho acquistato un bellissimo pianoforte della Yamaha…..vi lascio la mia email…[email protected]….io vivo in provincia di Milano….

  15. Ciao, Christian. Suono il pianoforte da due anni presso una scuola. A fine anno 2016 volevo imparare a suonare: Al chiaro di luna di Beethoven. Il maestro che mi segue è disponibile per me mezz’ora la settimana. Stavo imparando bene il brano, ma da quando ho visto il tutorial da te mostrato ho imparato e capito molto del come suonare il pianoforte, premetto. suono la chitarra acustica fin dal 1973 e da circa tre anni mi sono appassionato al pianoforte. Ora quel brano musicale lo suono completamente e mi sto dando da fare per imparare un brano di Chopin: Opera 9. Benché qualcuno disse che avendo sessant’anni sarebbe stato difficile per me suonare questi brani, al massimo potevo imparare -secondo qualcuno- il brano: Tanti auguri a te. Alla faccia di quel qualcuno e, grazie al mio presente Maestro e alle continue serate incollate davanti al computer per seguire i tuoi passaggi al pianoforte ora mi sento realizzato. Ciao, Christian, mi piacerebbe incontrarti, io ho un cliente che risiede a Gallarate, sono quindici anni che passo in quel paese per non parlare di Crenna, da ragazzino ci andavo con la mia bicicletta. Gallarate da me dista circa venti chilometri. A presto.
    La mia mail è:[email protected]

    • Ciao Diego! Ma che bello leggere il tuo messaggio! Sono felice che tu sia riuscito nel tuo intento!! 🙂
      Grande! Se passi da Gallarate dimmelo che se sono libero ci incontriamo volentieri! 🙂 Un abbraccio, a presto!

  16. Non ci posso credere… da pochi giorni ho acquistato una tastiera, una Yamaha PSR-E 353, senza sapere nulla della musica se non gli spartiti della batteria che ho suonato maldestramente per un po’. Mi vergognavo al pensiero che a 66 anni mi fosse venuta questa voglia, faccio una ricerca per trovare insegnamenti su Internet e noto che questo forum è ben strutturato e le nozioni sono ben rappresentate, mi registro e sfoglio pagine e spartiti partendo da zero e cosa mi balza all’occhio? La presenza di altri coetanei e oltre! Ma complimenti a tutti e anche a me a questo punto!
    Che dire, amo la musica fin da bambino, sono stonato come una campana rotta e non ho interdipendenza degli arti, spero di imparare almeno con metodo, l’intonazione magari verrà da sé. Ho scelto una tastiera per questioni economiche (ho un’altra passione “costosa”, la fotografia) e pratiche (non ho spazio in casa).
    Tornerò a scrivere quando (se) mi sarò spratichito, intanto grazie a chi rende disponibile la sua arte con professionalità e gentile ospitalità.

  17. sono peppino rubino da palermo autodidatta di piano e fisarmonica,sono molto pentito di non avere studiato musica ma s corgendo queste lezioni fatte su questo sito mi rincuora e li ascolto con molta passione ho appena 79 anni bravo e molti complimenti all’autore. peppino rubino

  18. buonasera. ho già scaricato gli esercizi per pianoforte. ma ho un problema, che spero vorrai chiarirmi: nel brano Solitude di Ryuichi Sakamoto, sul medesimo rigo la chiave di basso passa a chiave di violino. le alterazioni della chiave di basso come si comportano? se ho bemolli in La – Si – Re – Mi, mantengono la nota o la posizione? in pratica: il La bemolle della chiave di basso diventa Fa bemolle in chiave di violino? a sessant’anni mi sono messo a studiare, ma alcune cose sono davvero difficoltose. grazie per l’attenzione

  19. Interessante,la musica mi è sempre piaciuta,purtroppo ho avuto poco tempo per studiarla,quindi è molto distante dai miei canoni…grazie

  20. sono un settentenne,ho chiuso la mia attività pochi mesi fa – finalmente ho il mio tempo libero per dedicarmi a cio’ che ho sempre desiderato fare
    Ho sempre desiderato imparare a suonare, anche solo brani molto semplici, su una tastiera.-
    Ho acquistato un pianoforte elettr. YAMAHA CLAVINOVA CLP120
    Premetto che sto partendo da zero, se non da sotto….la volontà pero’ non mi manca.-
    da alcuni giorni sto seguendo le Sue video lezioni, che trovo molto intuitive ed accurate.-
    Spero di riuscire a combinare qualcosa di buono, Le faro’ sapere piu’ avanti
    Grazie per il suo impegno

  21. Ciao Christian, conosci Piano, di Bebu Silvetti e Corazon de niño di Di Blasio? Sarebbe bello se potessi suonarle per noi

  22. Ti ringrazio tantissimo per i tuoi video che sono molto chiari per me che sto cercando di suonare la pianola, volevo chiedere se le indicazioni di dinamica valgono anche per la pianola o solo per il pianoforte che ha i pedali.

    • Le indicazioni di dinamica possono essere eseguite soltanto da strumenti che possono realizzarle, quindi nel nostro caso o pianoforti acustici o pianoforti digitali con tasti semi-pesati o pesati.

  23. Complimenti vivissimi per la chiarezza dei concetti e soprattutto per la generosità nel condividere il tuo sapere . Utilissimo, grazie infinite 🙂

    Vanessa.

  24. Buon giorno Christian sono un sessantottenne, amo la musica ed ora avendo un poco di tempo da dedicare a me desidererei imparare a suonare il pianoforte: sarà un poco dura considerando che ritornare a studiare non si ha più la elasticità mentale di un giovane , ma spero di riuscirci.
    Voglio complimentarmi per la lezione di introduzione : molto semplice.
    Vorrei un consiglio: ho un pianoforte verticale , antico di radica modello tedesco comperato almeno 45 anni fa per arredare un ambiente della mia casa . Pianoforte che ha 2 tasti che non producono suono : dovrei farlo accordare o cosa mi consigli di fare?.
    Ti ringrazio se vorrai darmi una risposta tramite la mia mail e, ti auguro buona giornata.
    Roberto

    • Carissimo Roberto,

      grazie intanto di tutto. Per quanto riguarda la risposta alla sua domanda… Beh, dipende dal valore che da a quel pianoforte e in che stato è 🙂 . Se i tasti non producono suono non è colpa dell’accordatura ma significa che a livello di meccanica è successo qualcosa e quindi un tecnico esperto deve vedere l’interno del pianoforte per capire cosa è successo.
      In ogni modo un’accordatura una volta l’anno direi che è quasi d’obbligo 🙂

  25. Sono un settantenne ho sempre desiderato imparare la musica poi suonarla con uno strumento ,devo complimentarmi per la semplicità’ e la chiarezza con cui descrivi le note musicali ,quale strumento mi consiglieresti per incominciare a suonare? Saluti e grazie

  26. Ciao Francesco, grazie per i complimenti.
    Cerchiamo sempre di realizzare contenuti di facile comprensione e di estrema chiarezza. Questo articolo su come leggere la musica sul pentagramma è davvero molto completo. Se avete bisogno di altre delucidazioni noi rimaniamo a vostra disposizione.

  27. Ho 12 anni e grazie te Cristian mi sono appassionato alla musica ed ora ho anche una YAMAHA F50.Tutorial ben fatti e molto semplici.Grazie!

  28. Ho deciso di iniziare a suonare il pinoforte ed ho 50 anni. Le tue lezioni sono formidabili per chiarezza e non scoraggiano. Grazie per l’accuratezza delle tue lezioni che aiutano passo per passo.
    Saluti Rosario.

  29. Bravo anzi bravissimo,, sono un quasi ottantenne, amo la musica e seguendoti stò imparando tantissime utilissime cose, grazie mille e un abbraccio
    luciano

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