Home Intermedio Come accompagnare un brano di musica leggera

Come accompagnare un brano di musica leggera

16
Come accompagnare un brano di musica leggera, 5.0 out of 5 based on 287 ratings

A grande richiesta, oggi presenterò questa guida dove poter imparare i principali metodi per poter accompagnare un brano del repertori leggero. Sono in molti coloro che si vogliono avvicinare a questo tipo di musica, anche per semplice diletto, giusto per svagarsi un po’ dagli studi classici, ed ecco che quindi in questo articolo potrai imparare molte cose interessanti.

Partiamo sempre dal presupposto che, in uno spartito di musica leggera abbiamo sempre uno spartito a 1 voce, ovvero lo spartito con scritta solo la melodia (mano destra), dopodichè la mano sinistra dispone solo degli accordi scritti sotto forma di Sigla (Rem, Sibm, Do7+ ecc.. ). Insomma, per capirci si tratta di uno spartito come questo:

 

Come puoi vedere dalla figura sopra, abbiamo gli accordi che sono posizionati sotto le note – e che vanno suonati con la mano sinistra – e poi abbiamo le note scritte sul pentagramma che vanno suonate con la mano destra.

Il problema quindi si pone sulla mano sinistra. La mano destra è guidata, abbiamo tutto ciò che ci serve per poter suonare la melodia, ma gli accordi della sinistra lasciano un po’ a desiderare, e danno a noi l’ampia scelta, ma soprattutto ci stimolano la creatività per poter improvvisare al momento un accompagnamento.

Primo di poter andare ad analizzare dei brani, andiamo a vedere quali sono i principali metodi di accompagnamento di un accordo, solo con la mano sinistra.

Metodo n.1

Suonare l’accordo stesso, su un’ottava non troppo grave, ribattendo l’accordo in base alla ritmo della melodia.


Perché ho detto che l’accordo non deve essere eseguito su di un’ottava troppo grave? Altrimenti si avrebbe questo tipo di suono piuttosto sgradevole:


Questa è una regola generale del pianoforte: andando verso sinistra, bisogna aumentare gli intervalli tra le note; andando verso destra, bisogna diminuire gli intervalli tra le note.

Ecco perché un accordo di Do maggiore suonato con le note Do2-Mi2-Sol2 (il “2” sta a significare l’ottava in cui vengono eseguite le note. L’ottava centrale, quella del Do centrale, la denominiamo “quarta ottava”. Quindi per andare ad indicare il Do centrale useremo “Do4”), suona molto peggio rispetto allo stesso accordo suonato con Do2-Sol2-Mi3. Le note sono sempre le stesse, solo che questa volta sono stati ampliati gli intervalli, dato che ci trovavamo verso la sinistra del pianoforte (registro dei gravi).

Metodo n. 2

Suonare la nota fondamentale nei registri dei gravi ed infine suonare l’accordo in stato fondamentale o rivoltato 1 o 2 ottave sopra.

Come hai potuto sentire nel file audio di sopra,  viene suonato il basso fondamentale nei registri dei gravi, e poi viene ripetuto l’accordo qualche ottava più sopra. Per esempio, l’accordo di Do maggiore, può essere riprodotto in questo modo:

In questo modo gli armonici del basso creano più pienezza all’accompagnamento.

Metodo n.3

Suonare l’accordo sotto forma di arpeggio.

Questo terzo metodo è soprattutto utilizzato per accompagnare le introduzioni e le strofe. Quasi mai viene utilizzato per i ritornelli, dato che questi hanno una grande sonorità, e un’accompagnamento con gli arpeggi risulterebbe molto povero.

Questo piccolo grande Amore

Adesso andiamo a prendere in considerazione questo famosissimo spartito e cerchiamo di capire in che modo questo può essere accompagnato, e quali vari stili di accompagnamento, tra quelli visti, possiamo adottare.

Innanzi tutto scarica lo spartito.

Il brano è in Lab, di conseguenza abbiamo in chiave il Sib-Mib-Lab-Reb.

Il brano inizia subito con l’introduzione strumentale che noi tutti conosciamo:

Essendo l’introduzione molto tranquilla, io direi di metterci gli accordi solo laddove sono segnati. Incominciare a prendere il ritmo con un accordo ogni quarto è ancora troppo presto. Quel tipo di accompagnamento (n.2) lo riserviamo per la prima strofa:

video
00:30

Ora vediamo come accompagnare la strofa. Il trucco, se così possiamo definirlo, è quello di cercare di imitare il più possibile il pezzo originale. Perciò inseriamoci l’accompagnamento n.1, tenendo in considerazione che se troviamo delle notine scritte in piccolo all’interno dello spartito, si tratta delle così dette note strumentali. Molte volte queste sono superflue, ma molte altre volte ancora sono essenziali come in battuta n.12

Ottenendo così quest’esecuzione:

video
01:04

Ora passiamo al pezzo prima del ritornello. Per questo pezzo utilizzo una variante ritmica sincopata, che secondo me ci sta molto bene. Anzichè far cadere gli accordi in maniera regolare, il secondo accordo cade in maniera leggermente anticipata:

Ottenendo così questo effetto:

video
00:25

Infine vi è un attimo di sospensione prima del ritornello, che direi di poter sia accompagnarlo col metodo n.1 oppure col metodo n.3:

video
00:35

e per concludere abbiamo il ritornello, che deve essere la parte più esplosiva dell’intero brano. A questo punto utilizzerei il metodo n.2, utilizzando però il raddoppio sul basso fondamentale attraverso l’utilizzo dell’ottava in modo tale da creare maggior impatto…

video
00:46

Non posso che augurarvi un buono studio allora! 😉

Pianosolo consiglia

Articolo precedenteNico Pistolesi al Crossroad Music Campus – “Blues on piano”
Articolo successivoIntervista a Ramin Bahrami
Sono un pianista a tempo pieno, laureato a pieni voti all'ISSM "G.Puccini" di Gallarate. Adoro condividere le mie esperienze musicali sul web con articoli e video. Insegno pianoforte a coloro che intendono cominciare questa fantastica avventura.

16 COMMENTI

  1. Ciao Christian, prima di tutto vorrei ringraziarti perché da quando seguo le tue lezioni, e anche quelle dei tuoi colleghi, mi si è aperto un mondo! Non so se questo è lo spazio giusto, ma non so dove altro fare la mia richiesta…Adoro la versione eseguita da Johhny Cash di Personal Jesus e mi piacerebbe suonare la parte del pianoforte, ma non riesco a estrapolarla… Mi potresti aiutare? Questo è il link:

    video

    03:30

    .
    Ti ringrazio anticipatamente e ancora tantissimi complimenti per la tua chiarezza e la tua dedizione. Katia

  2. mi potresti suonare "all of me" melodia e poi svisato jazz .,possibile con lo spartito dello svisato? grazie! ciao

  3. Porca miseriaccia…ad avercelo avuto un insegnante così quando ho incominciato io… Dopo Bach e Czerny, m'è toccato inventarmi tutto da solo… con risultati da dimenticare… 🙂
    Vabbhè, ti prenoto per la prossima vita, ok? 🙂
    Grazie mille come sempre!!

  4. Quando hai un attimo di tempo potresti indicare la diteggiatura della prima e della terza battuta, non vorrei viziare la mano sbagliando subito la posizione.
    Grazie.

  5. grazie cristian mi 6 stato utilissimo ……….. potresti pero mettere il tutorial e lo spartito di "notte prima degli esami " grz kmq ……ciao

  6. Grazie Christian, questo sistema aiuta molto tutti coloro che alle prime armi vogliono ottenere risultati ascoltabili in tempi brevi. Ne faccio tesoro anch'io!. Una cosa che poi credo sia molto utile è la realizzazione di una tabella delle diciture degli accordi più complessi che si trovano su questo genere di spartiti, poiché spesso lo stesso accordo viene indicato in maniera completamente diversa e spiazzante. I maggiori, minori e parecchie settime sono semplici, quando si comincia con le none, gli undicesimi e le tredicesime, magari con l'indicazione del basso le cose si complicano ed alcune volte non ci si capisce più niente. Ho cercato di avere un quadro completo, ma non ci sono ancora riuscito, potremmo aprire una sezione a parte?. Buon Lavoro!! 🙂

    • E come no! Anzi, mi hai dato veramente un bellissimo spunto per un nuovo articolo, per incominciare a capire come funzionano questi "accordi complicati", in modo tale da trovarli ragionando e non conoscendoli a memoria! 😉 Grazie Sergio!!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here