Recensione a cura di Davide Porro
Siamo a Parigi, esattamente al numero dodici di Place Vendôme. Sono passate circa due ore dalla mezzanotte. Alcune persone avvicinano un Pianoforte accanto al capezzale di un letto. Con le porte completamente aperte, la Contessa Solange Sand-Clésinger inizia a cantare accompagnandosi da sola con il cuore spezzato e la voce di lacrime. Era il 17 ottobre 1849. Questi gli ultimi momenti dell’immortale cantore della Polonia, il compositore pianistico per eccellenza, perchè la sua musica è nata per il Pianoforte e nessun altro strumento potrebbe riprodurla. Autore degli studi e dei preludi, dei notturni e delle ballate una risonanza dell’anima del Pianoforte di nome Frédéric Chopin.
Chopin fu accompagnato nei suoi ultimi momenti da poche persone, fra quelle a lui più devote la sorella Ludwika, Adolf Gutmann, Delfina Potocka Marcellina Czartoryska, e Eugène Delacroix.
Ed è grazie ad essi, essendo alcuni dei suoi allievi, presenti in questi suoi ultimi momenti, inclusi altri, ricchi, dame aristocratiche, e studenti di grande talento, hanno, per fortuna, trascritto molte delle cose che Chopin ha detto durante le lezioni e conservati in vari diari, note, lettere e infine minuziosamente sono state elaborate nel libro di Jean-Jacques Eigeldinger dal titolo Chopin visto dai suoi allievi.
Chopin è famoso per la sua musica per pianoforte. Tuttavia, ai suoi giorni egli era anche un celebre insegnante di pianoforte con alcune idee rivoluzionarie (almeno per il suo tempo) riguardo la tecnica pianistica.
Questo libro dà una chiara idea della filosofia di Chopin e della pratica del pianoforte, riccamente annotato è una lettura sorprendentemente innovativa del compositore polacco, e sicuramente un grande punto di riferimento per tutti i pianisti, studenti o solo ascoltatori delle sue opere!
Chiunque provi a suonare Chopin o ambisce a farlo, dovrebbe leggere questo libro. Va dritto al cuore della sua filosofia, filosofia di vita incentrata tutta sulla musica, e dà non solo comprensione dello stesso artista a livello pianistico, ma anche sul suo temperamento, le sue esigenze di stile, il suo modo d’insegnare, risultando un testo di riferimento per un solido approccio e consiglio sulla pratica del suono, e sulla tecnica d’interpretazione delle composizioni.
Inoltre, Chopin scrisse un metodo per Pianoforte (ma che purtroppo non riuscì a completare), e alcune parti di questo metodo sono incluse in questo libro. Una risorsa preziosissima. Cosa c’è di meglio che prendere lezioni da Chopin?
Un esempio pratico dell’utilità di questo libro è nel conoscere come voleva che venissero suonate le sue opere. Per esempio, probabilmente uno dei pezzi più difficili da suonare è la Ballata n. 4, Op.52, e qui Chopin offre alcune informazioni incredibili. Come sapete, la notazione musicale nella “limitatezza” dell’endecalineo non può coprire tutte le intenzioni e le sfumature sonore/espressive che il compositore aveva in mente, proprio come la scrittura non può catturare tutti gli aspetti semantici di un racconto, invece la maggior parte vengono integrate nel libro aiutando l’esecutore alla comprensione della sua musica in sfaccettature impensabili con una esecuzione a prima vista.
In queste quattrocentocinquanta pagine Eigeldinger, ha racchiuso informazioni altamente informative ma sopratutto formative per coloro che sapranno fare tesoro delle rivelazioni tramandateci dagli allievi del poeta più ammirevole del Romanticismo musicale.
Condivido tutti….e TUTTO SUL DETTO DEI SUOI CARI ED AFFEZZIONATI ALLIEVI, rammentando, che Chopin veniva da una Scuola che conosceva sia Bach J:S: che il Grande Mozart I MODERNI di allora , che provenivano dal Canto Grergoriano con tulle le sue Modalità ambigue e misteriose e che considerava IL BASSO di armonia la chiave di tutta la musica……Gli Organisti sono molto vicini alla Musica di Federico Chopin e alle Sue intenzioni artistiche…..accentus-concentus-cantis firmus……rielaborate da Lorenzo Perosi, il GRANDE SCONOSCIUTO MOZART DI OGGI….Auguri a tutti gli Artisti,oggi si tengano pure i loro lavori nel cassetto ….nessuno ci fara caso..