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Cesi – Marciano n.9 – Scozzese – Johann Nepomuk Hummel

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Cesi - Marciano n.9 - Scozzese - Johann Nepomuk Hummel, 5.0 out of 5 based on 285 ratings

Analisi del Brano ‘Cesi-Marciano n.9 – Scozzese’ di Johann Nepomuk Hummel

Benvenuti all’analisi dettagliata di questo affascinante brano di Hummel, scritto nella luminosa tonalità di Do maggiore. Questa scelta tonale implica che ci concentreremo esclusivamente sui tasti bianchi del pianoforte, un aspetto fondamentale per chi inizia a suonarlo.

Esploriamo il ritmo del pezzo, impostato in 2/4. Questo implica che ogni battuta contiene due quarti. Mentre pratichi, conta mentalmente “1-2” per ogni battuta, aiutandoti a mantenere un ritmo costante, essenziale in quanto la metrica del brano rimane invariata.

Ora, focalizziamoci sulla posizione delle mani. Entrambe le mani si collocano nell’ambito Do-Re-Mi-Fa-Sol, con la destra che si estende da Do5 a Sol5 e la sinistra posizionata un’ottava sotto. Noterai che la mano sinistra suona alcune note in coppia, come Do4 e Mi4. Questo richiede l’uso del pollice e del medio. La posizione rimane stabile per gran parte del brano, sebbene ci siano movimenti di arpeggio nelle battute due e sei.

Particolarmente importante è l’uso dei legati e staccati. La mano sinistra gioca un ruolo cruciale nel bilanciare questi due stili, creando un effetto né troppo legato né troppo staccato, ma piuttosto un delicato equilibrio tra i due.

Presta attenzione anche alle sezioni polifoniche della mano sinistra. È fondamentale tenere le note basse per tutta la loro durata, come nel caso del Do nella battuta n.9.

Un momento chiave è la battuta n.13, dove la mano destra affronta una sfida: eseguire una semiminima legata a una croma staccata. Questo richiede che le note siano collegate, ma l’ultima deve essere suonata con una durata ridotta.

Da non trascurare sono i segni di dinamica. Seguili attentamente per dare al pezzo la giusta espressività.

Buona pratica! Ricorda che esplorare la singolarità di ogni composizione è una delle gioie del suonare il pianoforte.

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