Carioca Style – Stefano Bollani

Beh, secondo me Stefano Bollani è un gran giocatore di piano. Sta seduto lì, sul suo sgabello, suona con la banda Osiris e imita Branduardi. Tanto che poi è una strana sensazione  ascoltarlo per bene e rendersi conto che è pure bravo. Mi è capitato di sentire l’altro giorno un pezzo dell’album Bollani Carioca. Ed era il tico tico! Presente? Il tico tico e tico tico tico tà… Bollani è riuscito a far suonare il tico tico a gente come il chitarrista Marco Pereira, il batterista Jurim Moreira, il contrabbassista Jorge Helder, il grande delle percussioni Armando Marçal, o “Marçalinho”, e il sassofonista Zé Nogueira. Un po’ come se Pavarotti avesse cantato, non so, “Un mazzolin di fiori..”. Ma si sa, il ragazzo sa giocarsi le sue carte. Così, Bollani ha proposto ai virtuosi di alzare di mezzo tono ogni giro di Tico Tico, e loro non hanno saputo resistere alla sfida. Ma questa non è l’unica chicca del disco,  Bollani Carioca è l’album delle scoperte (e non solo musicalmente parlando). Per esempio, leggendo il making of, si scopre che il choro è la musica tipica di Rio, e che, senza saperne il nome, l’avevamo già sentito. Choro è infatti il famoso “Tico Tico No Fubà”, come pure la canzone “Falando de Amor” di Jobim. Naturalmente, per chi ne avesse l’occasione, sarebbe meglio sentirlo giocare con i suoni dal vivo. Purtroppo, il prossimo concerto di Stefano Bollani è davvero molto prossimo: stasera a Parma. Però, per chi fosse fortunato e si trovasse in Grecia, domani suonerà anche ad Atene. Per tutti gli altri, le date si trovano sul sito ufficiale: www.stefanobollani.com. In ogni caso, anche l’album non è male…