Un pianista e il suo pianoforte, un rapporto stretto, confidenziale, intimo, talvolta di amore, talvolta anche di odio, due entità legate da un’intima necessità che si completano a vicenda e non possono fare a meno l’una dell’altra. Chiedete a un pianista cosa rappresenti per lui il suo pianoforte e scoprirete una relazione esclusiva, simbiotica.
Il pianista Sandro Ivo Bartoli definisce il pianoforte come “una spada di Damocle” e afferma che “quando si trova un pianoforte con cui si va d’accordo è un po’ come una storia d’amore: questo rapporto non si può mai interrompere”. Sandro Ivo Bartoli parla del suo amato Steinway B-211, uno strumento del 1959, che il Maestro ha sottoposto a lavoro “straordinario” quando, durante la pandemia, ha intrapreso un’importante attività di divulgazione musicale registrando l’integrale delle sonate di Domenico Scarlatti in dei video che potete vedere sul canale YouTube dell’artista.
Un’impresa titanica che ha avuto il pregio di portare la musica di Scarlatti nelle case di migliaia di persone, ampliando la platea di appassionati di musica, mostrando l’accessibilità della cosiddetta “classica” a scardinare il pregiudizio di una sua presunta difficoltà di fruizione.
Leggiamo sul sito di Sandro Ivo Bartoli: “Registrare tutte le Sonate di Scarlatti mi ha insegnato molte cose, ma la più grande di tutte è stata la consapevolezza di quanto le nostre società abbiano bisogno di una divulgazione musicale seria, divertente e accessibile. Come musicista, ho sempre considerato parte della mia missione rendere questa meravigliosa forma d’arte accessibile a un vasto pubblico, e soprattutto a coloro che non sono abituati alla musica classica. Sapevo di avere un pubblico di appassionati che seguiva con entusiasmo i miei concerti, ma con internet è stato possibile raggiungere un pubblico molto più vasto. È stato molto emozionante vedere quante persone si sono appassionate alla musica classica attraverso i miei piccoli film.”
Il pianista ha accolto con entusiasmo le richieste di molti che, a seguito di queste registrazioni, hanno chiesto di continuare e ha già in cantiere altri progetti analoghi da affiancare alla sua attività concertistica.
Il restauro di PianoTeam Italia
Per attuare questi progetti occorre operare un accurato restauro dello strumento soggetto a usura. Nasce così il progetto “Bring a Piano Back to Life”, curato da “PianoTeam Italia”, un’equipe specializzata nel restauro di pianoforti Steinway & Sons, formata da Strinasacchi snc, ovvero Giovanni Doria in qualità di Team Coordinator e Claudia Bonitz come Team Consultant (entrambi diplomati Steinway University) e dai tecnici Lorenzo Cerneaz e Andrea De Biasi, entrambi diplomati Steinway Academy. Questi esperti riporteranno il pianoforte del Maestro al suo splendore timbrico con una serie di interventi mirati. In particolare il restauro prevede: il rifacimento integrale del piano armonico inserendo il pianoforte in ambiente clima stabilizzato per ripristinare l’equilibrio dell’assetto della tavola armonica, il restauro completo della tastiera, la sostituzione completa di tutte le componenti meccaniche (cavalletti, aste e martelli) e revisione del castello, la revisione del telaio in ghisa con lavorazione al nuovo e sostituzione completa di corde e caviglie, la sostituzione degli attacchi gambe, una nuova pedaliera completa, il restauro di tutte le parti danneggiate del mobile e una nuova laccatura della superficie esterna.
I video del restauro
Il bello è che potremo assistere alle fasi del restauro, perché queste saranno documentate da una serie di video di ottima qualità realizzati da videomaker professionisti, Emanuele Zampieri e Luca Damiani, che seguiranno ogni fase del processo di restauro, a cominciare dal lungo viaggio che lo strumento dovrà compiere dalla sua casa in Toscana al laboratorio di Piano Team a Verona. Al termine del restauro, tutti i film verranno riuniti in un documentario che, per la prima volta, svelerà i segreti che si celano all’interno di un pianoforte: la magica assonanza delle varie parti, che insieme creano un suono unico.
La campagna
Tutti possiamo partecipare a quest’avventura ed essere parte attiva del progetto grazie alla campagna di crowfunding lanciata sulla piattaforma Rete del dono.
Sostenendo il progetto sosterrete in realtà non solo l’operazione di restauro, ma qualcosa di più grande: la divulgazione musicale ovunque ci sia una connessione internet!
Intanto guardiamoci le prime due puntate di questo affascinante viaggio nella vita di Sandro Ivo Bartoli e del suo Steinway B-211!
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