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Brazilian all stars play jobim – Chega de saudade

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Chega de Saudade, ovvero “basta con la nostalgia!”

Era il 1958 quando Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes pubblicarono il loro primo disco, intitolato Cançao do amor demais per la famosa cantante di samba Elizete Cardoso, disco in cui era contenuto il brano simbolo della bossa nova: Chega de saudade.
Fu subito chiaro che stava nascendo qualcosa che musicalmente aveva tutte le caratteristiche di una rivoluzione: il samba e la musica tradizionale brasiliana incontravano nuove soluzioni ritimico-armoniche, uno stile originalissimo, che con l’intervento del chitarrista Joao Gilberto e la sua batida, avrebbe presto ricevuto il nome di bossa nova. La consacrazione definitiva avvenne però nel 1962, quando la bossa nova sbarca negli Stati Uniti grazie a Stan Getz e al chitarrista Charlie Bird. È l’anno dell’album Jazz Samba, dell’incontro tra il jazz e questa musica venuta dal Brasile.
Ma cos’è la bossa nova? Qualcuno la definisce un genere, qualcuno un’attitudine umanistica, certo risulta difficile trovare un contenitore in cui inserire un’espressione musicale così poliedrica e sfuggente. La bossa è nostalgia e allegria al tempo stesso, è rimpianto della perdita ed euforia della speranza, è la saudade in tutte le sue sfumature.
Ma la nostalgia è il sentimento del perduto e non possiamo provarne per la musica di Jobim, che a dispetto di quanto avviene per molti capolavori, dimostra di essere ancora ben viva e in grado di riservare piacevoli sorprese.
I Brazilian All Stars, che hanno aperto a Siena in Piazza del Campo i Seminari estivi della Fondazione Siena Jazz e Siena Città Aromatica, il 24 luglio scorso, hanno portato sul palco tutta la forza e lo struggente sentimento della bossa nova.
Maucha Adnet, voce della band di Jobim “Banda Nova” dal 1984 al 1994, Duduka da Fonseca alla direzione musicale e alla batteria, Toninho Horta alla chitarra, Helio Alves al pianoforte, Dick Oatts al sax e il leggendario Eddie Gomez al contrabbasso, hanno reso il loro tributo ad Antonio Carlos Jobim riproponendone alcuni successi come Chega de saudade, Dindi, Água de Março. Garota de Ipanema, Sabiá, con fedeltà mai didascalica, piuttosto con la libertà del profondo conoscitore-amante che spontaneamente non devia dalla sua fonte di ispirazione, non la snatura perché ne riconosce la perfezione.
E allora, citando il poeta Vinicius de Moraes: “Chega de saudade”, cioè “basta con la nostalgia!”, perché la bossa nova con la sua malinconia e la sua speranza è ancora fra noi.

E infine… per chiudere il video dello storico duetto di Joao Gilberto e Antonio Jobim

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04:41

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