Brad Mehldau Trio, Blues and ballads (2016 Nonesuch Records)
Brad Mehldau ha sempre posseduto quella particolare abilità di infondere nuova vita a materiale musicale composto da altri e già ampiamente esplorato. La nuova spinta vitale che il pianista genera è sempre originale, inattesa, perfettamente consonante con lo stile peculiare che ha saputo forgiare nel tempo e sostenuta da una forza creativa che sembra non possedere limiti.
“Blues and ballads” è l’ennesima conferma di questa capacità rigeneratrice di Brad Mehldau, che, con l’inossidabile trio costituito da Larry Granadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, ci mette in mano le chiavi per aprire ancora le porte alla sua musica con rinnovato interesse.
I sette brani contenuti in “Blues and ballads” sono frutto di una selezione sicuramente non casuale e soprattutto non scontata. Il titolo non deve trarre in inganno, questo cd non ripropone formulari abusati, piuttosto rielabora creativamente tracce date praticando la difficile arte, non ignota al pianista, della variazione. Mehldau ha saputo svincolarsi dalla rigida definizione di pianista esclusivamente jazz, pur adottando questo linguaggio come lingua madre, in virtù della sua frequentazione di ambiti più ampi che lo hanno reso noto a un pubblico eterogeneo, non composto esclusivamente da amanti del jazz. Ben tre dei brani contenuti in questa registrazione non appartengono a quell’area: “Little person”, di Jon Brion, che è parte della colonna sonora del film “Synecdoche, New York”, “And I Love Her” di John Lennon e Paul McCartney e ancora “My Valentine” di Paul McCartney.
Anche gli altri brani esulano dal repertorio abusato, basti pensare a “Cheryl” di Charlie Parker, e quando questo repertorio esplora brani più noti lo fa con soluzioni inedite. In “I Concentrate on You” il trio non perde mai di vista la bellissima melodia di Cole Porter, ma la incastona in una ritmica dal sapore latino, una sorta di bossa nova leggera in cui i consueti elementi chiaroscurali di Brad Mehldau si esprimono con naturalezza. Il blues di “Since I Fell for You” è una sorta di mini suite in cui il tema principale è lo start point per una elaborata sequenza di invenzioni impreviste che seguiamo fino alla fine con sospeso stupore. Sulla scrittura originale si inserisce l’improvvisazione fertile di idee che prolunga il discorso musicale in uno sviluppo che suona naturale.
Sette brani in cui il trio reinventa e crea, sfruttando a pieno le possibilità del materiale musicale originario con un sapiente dosaggio delle parti, come in ogni compagine ben collaudata, in un gioco di innumerevoli e cangianti dinamiche confermando la sua capacità di raccontare cose nuove.
Tracklist: 1. Since I Fell For You; 2. I Concentrate On You; 3. Little Person; 4. Cheryl; 5. These Foolish Things; 6. And I Love Her; 7. My Valentine