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B.Bartók, Mikrokosmos – Vol. II, nn. 47-48

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B.Bartók, Mikrokosmos – Vol. II, Studi 47-48

Nel n. 47, la “Fiera paesana” viene evocata in tre quadri brevi e ben differenziati: nel primo, il fragore della kermesse è rappresentato attraverso l’uso di un ostinato alla mano sinistra, del pedale di risonanza (da cambiare ogni battuta) e dall’intervento di brevi incisi motivici appena differenziati rispetto allo sfondo.

La parte centrale, che non prevede l’uso del pedale, è invece incentrata su frammenti ritmico-melodici per gradi congiunti imperniati sul suono fa diesis, suono che nessun utilizzo aveva avuto nella sezione iniziale.

Il terzo quadro riprende, variandolo, il primo, ora adattato ad una trama imitativa la cui intelligibilità richiede il cambio di pedale ogni mezza battuta. Si noti l’indicazione grafica con la quale Bartok richiede un suono particolarmente squillante nella seconda e terza parte del brano. Un esercizio preparatorio finalizzato all’approccio alla tecnica di pedalizzazione è previsto dall’autore nell’appendice posta in conclusione di questo secondo volume.

Il n. 48, “Nel modo Misolidio”, adotta un nuovo impianto metrico, il 5/4, evidenziato dalla ostinata formula d’accompagnamento sulla quale si dispiega, libera e quasi estemporanea, la melodia modale, che è opportuno timbrare adeguatamente. Nella parte centrale, la conduzione melodica è affidata alla mano sinistra, anche se la parte superiore abbandona ben presto il ruolo di semplice accompagnamento a favore di un atteggiamento maggiormente dialogante. Nella ripresa, di grande interesse è il rallentato “misurato” che Bartok ottiene con una sapiente distribuzione dei valori ritmici.

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